Allena il pensiero strategico ☝

Fail fast: accettare il fallimento è il più grande successo

«Se vuoi avere successo devi proiettare costantemente un’immagine di successo».
Dopo la ripetuta visione di American beauty, uno dei miei film preferiti, la battuta ha continuato a girarmi in testa. Ho sempre riflettuto su quest' affermazione, chiedendomi se non fosse nient'altro la verità. 
 
Stamattina Johannes Haushofers, professore di psicologia a Princeton, mi ha dato la risposta. Un po’ per gioco, un po’ per testare le reazioni di colleghi e studenti, ha scritto un curriculum dei propri fallimenti. Corsi ai quali non ha partecipato, cattedre che non ha ottenuto, premi che non ha vinto. Scrivere un resoconto della nostra formazione scolastica e professionale vuol dire mettere in evidenza esperienze significative, pregi, posizioni prestigiose occupate. Mai a mostrare una défaillance: potrebbe costarci caro. 
 
Una stupidaggine quella di Haushofers, direte voi. Invece sembra che il pensiero che sta dietro all’azione vada al di là della semplice goliardia. La filosofia del fail fast infatti  è la chiave del successo di molti big della  Silicon valley. Il fallimento è una costante della vita, l’importante è non farsi abbattere e ripartire subito. 
 
Walt Disney? Fu licenziato da un giornale per “ mancanza di immaginazione e buone idee”. J.K. Rowling? Prima di diventare la scrittrice più ricca del mondo era divorziata, disoccupata e con una figlia a carico. Lincoln? Perse le elezioni ben otto volte prima di diventare presidente degli Stati Uniti. 
 
Le persone sono convinte che i fallimenti siano sinonimo di mancanze individuali e perciò si addossano la colpa, provando vergogna e disprezzo di sé. Il mondo si basa sulle probabilità ed è scientificamente provato che gli errori superano di gran lunga i successi. Anzi , sbagliare è necessario perchè aiuta ad apprendere più in fretta.
 
D’altronde, anche Il viaggio dell’eroe di Cristoper Vaugler,  bibbia di psicologi, sceneggiatori e scrittori, prevede una serie di fasi pericolose per giungere alla realizzazione dell’io. È proprio la discesa negli inferi che svela il percorso verso il tesoro. 
 
Tutti noi siamo sempre stati affascinati dal pathos, da chi, dopo tante difficoltà, giunge al traguardo. Haushofers lo dimostra: «Questa versione del curriculum, piena di fallimenti, ha ricevuto molta più attenzione del mio lavoro accademico di una vita».
 
 
Ti è piaciuto quest'articolo? Potresti leggere anche:
 
Iscriviti al canale YouTube >>>
 
 
Continua...

Come si combatte l’ansia? Esiste un metodo scientifico

Trasformare l’ansia per qualcosa in entusiasmo funziona!

A chiunque capita di affrontare una situazione che ci rende ansiosi e ci agita. In questi casi si scatena l’ansia da prestazione che può costituire un vero problema nel caso in cui non si riesce a controllarla. 

Ma come si può combattere?

Semplice trasformando l’angoscia in entusiasmo.

Ad esempio ripetendo a se stessi frasi del tipo 

Sono così entusiasta di dare gli esami di maturità quest'anno...Non vedo l'ora di illustare la relazione alla riunione...Ho un listone di cose da fare, non vedo l'ora....

Si tratta di una tecnica per tenere a bada quel tipo di ansia nota come rivalutazione cognitiva (anxiety reappraisal), descritta in un articolo pubblicato su The Atlantic.

Questa tecnica (ci spiega la rivista “Focus”) consiste nel placare insonnia e patemi che anticipano una situazione stressante autoconvincendosi di essere eccitati, entusiasti, impazienti di iniziare, anziché angosciati, per quell'evento.

Il consiglio che ci viene sempre dato e cioè quella di stare calmi e rilassati, infatti, potrebbe essere sbagliato!

In corrispondenza di situazioni stressanti il nostro corpo si trova, come nel caso dell’eccitazione, in una situazione di arousal, ossia di attivazione dell'organismo in risposta a uno stimolo. Il cuore batte più forte, il livello di cortisolo (l'ormone dello stress) sale, il corpo si prepara ad agire. Con la differenza che l’eccitazione è uno stato positivo.

In buona sostanza per il nostro organismo è più facile convincere il cervello a passare da una situazione di eccitazione negativa (l'ansia) a una di eccitazione positiva, piuttosto che ad uno stato di calma che è, invece priva dell’arousal.

Tuttavia, per poter passare all’eccitazione sarebbe necessario “crederci veramente” utilizzando un approccio estremamente positivo.

Simona

approfondisci con

Continua...

E chi l’ha detto che non si devono dire le parolacce?

Una ricerca ha dimostrato che chi dice le parolacce ha un vocabolario più ricco

Quante volte ci sono scappate e quante volte ci è stato detto di non dire le parolacce perché si è volgari e poi è indice di incapacità ad esprimersi bene, ma non è così!

Ebbene si! pare che dire le parolacce ed imprecare non solo faccia bene alla salute ma è indice di un vocabolario più ricco della media.

La ricerca condotta da due psicologi del Marist College, nello Stato di New York, le cui conclusioni sono state pubblicate su Language Sciences si basa su due esperimenti.

Il primo esperimento

Ai partecipanti è stato chiesto di snocciolare a ruota libera volgarità e parole tabù nell'arco di 60 secondi, e poi di pronunciare in 1 minuto il maggior numero possibile di nomi di animali, per fornire una prima indicazione sulla ricchezza del proprio vocabolario. 

Per fare una più completa valutazione delle competenze linguistiche, i soggetti sono stati infine sottoposti a un test di fluenza verbale (FAS).

Secondo esperimento

Un campione di persone, ha eseguito un compito simile a quello del primo gruppo, scrivendo però su carta ingiurie e nomi di animali che iniziassero solo con la lettera A. 

Anche in questo caso gli esaminatori hanno assegnato dei punteggi mediante un test FAS.

Le conclusioni

Le persone con la parolaccia sempre a portata di mano hanno più probabilità di avere un'elevata padronanza di linguaggio.

Un arsenale voluminoso di parole sconce, può essere considerato un indice positivo delle capacità verbali, più che un sintomo di povertà lessicale.

Simona

Guarda il video

 

 

 

 

 

Continua...

 

FB  youtubeinstagram

✉ Iscriviti alla newsletter


☝ Privacy policy    ✍ Lavora con noi

Contattaci