La Start Up

Ellcie healthy Smart, gli occhiali salvavita contro i colpi di sonno

So cosa state pensando.

ellcie-healthy-smartSe li avessero inventati prima si sarebbero potute evitare tragedie o eventi spiacevoli. Tuttavia, meglio tardi che mai.

Chi percorre grandi distanze per lavoro sa cosa possa voler dire combattere per non cadere nelle braccia di Morfeo. E a volte caffeina e musica a palla in autoradio potrebbero non bastare.

Per questo la tecnologia ci viene ancora una volta incontro.

Si chiamano Ellcie Healthy Smart della Nizza Ellcie Healty gli occhiali intelligenti per prevenire i colpi di sonno alla guida.

Come funzionano Ellcie Healthy Smart

ellcie-healthy-smartA prima occhiata sembrano normali occhiali da vista che, tuttavia, inforcati, attivano circa 15 sensori capaci di collezionare dati fisici, fisiologici e ambientali, inviati allo smartphone grazie alla connessione Bluetooth. I segnali attivano sveglie e allarmi.

Esight, gli occhiali che ridanno la vista ai ciechi

L’elaborazione mediante algoritmi consente di stabilire eventuali rischi per la salute e la sicurezza di chi li indossa. I sensori infatti rilevano movimenti quali cenni della testa, battiti di ciglia e sbadigli.

Quando i sensori captano uno dei segnali che abitualmente precedono un calo di sonno, il sistema di cui è dotata l’innovazione tecnologica, allertato, risponde prontamente allo stimolo calibrando la reazione a seconda della distanza percorsa dal conducente.

Gli occhiali di Ellcie sono in grado, per esempio, di riprodurre sul lato degli occhi un’immagine che ricorda un insieme di lampi o di simulare un ronzio.

 La montatura? Pesa meno di 30 grammi e garantisce l’autonomia di un giorno. Il prezzo è 249 euro, che salgono a 289 con il caricatore. Si possono scegliere sia lenti neutre che graduate.

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Un'invenzione salvavita

Al momento Ellcie Healthy Smart sono disponibili solo in Francia, ma il produttore li ha portati al CES 2019 in corso a Las Vegas con l’intenzione di espanderne la vendita ad altri mercati.

Un’invezione utilissima, dal momento che il 22% degli incidenti, quindi uno su cinque, sono legati alla perdita di controllo riguardante un colpo di sonno.

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di Irene Caltabiano

 

 

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Homebrew, fare la birra in casa con le capsule

Al momento è una macchina per intenditori.

Ma, come è stato per il caffè, col tempo potrebbe trasformarsi in oggetto di uso comune.

Un mini robot che consentirà di produrre birra in casa, come appena spillata, senza nemmeno bisogno di scendere al pub più vicino.

Come funziona

Lg homebrewSi chiama LG Homebrew. Si inserisce la capsula nell'apposito scomparto, si preme il pulsante e il gioco è fatto, esattamente come faresti per un espresso.

Le dosi sono monouso e conterranno malto, lievito, olio di luppolo e aromi. La macchina sarà in grado di unire le sostanze e regolare il processo di fermentazione per ottenere il prodotto finito. Alla fine dell'attesa si otterranno circa 5 litri di birra.

Vuoi diventare socio di un birrificio punk?

Le varietà al momento sono cinque: IPA americana, Pale Ale americana, Stout inglese, Witbier belga e Pilsner ceca.

La produzione sarà controllabile grazie all'app specifica sviluppata sia per IOS che per Android.

 

 Unico (comprensibile) punto debole?

lg homebrew2La cotta ovviamente richiede più tempo rispetto a molti birrifici artigianali (che si sono diffusi anche in Italia negli ultimi vent’anni).

La fermentazione dura circa due settimane, che è comunque un tempo inferiore rispetto al normale.

Qual è allora il vantaggio di usare la macchinetta invece dei tradizionali metodi di produzione? Prima di tutto non si avverte il forte odore di fermentazione.

In secondo luogo, il servizio di Homebrew è completo perché comprende la comoda funzione autopulente tra un utilizzo e l’altro.

Erano stati fatti già alcuni esperimenti da aziende minori, ma questo è il primo tentativo di commercializzazione messo in atto da una grande azienda come la LG Eletronics. Sapremo qualcosa in più sulla innovativa Homebrew presso il CES 2019 di Las Vegas.

Beer yoga, la nuova frontiera del relax

Il prezzo? Ancora non è dato saperlo.

Certo, probabilmente dopo un po’ solamente cinque miscele potrebbero venire a noia, scatenando nei consumatori la voglia di provare cose nuove e cercare sapori inediti. Ma per cominciare ad autoprodurre è ottima.

Dunque, amanti del luppolo, fatevi sotto!

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di Irene Caltabiano

 

 
 

 

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Prometheus: la startup che riproduce tessuti organici in 3D per salvare gli animali

Curare gli animali feriti

animali-feritiPrometheus è la startup che intende rivoluzionare l’approccio alle cure degli animali feriti: nata dal precedente Progetto Golgi, questo format innovativo è in grado di produrre tessuti organici attraverso delle stampanti 3D e dare un reale contributo al mondo della ricerca scientifica e, in particolare, al mondo della rigenerazione medica.

Per un volta, gli animali non sono oggetto di esperimenti, bensì i beneficiari di questo trattamento all’avanguardia, nella speranza che le procedure attuali possano essere ben presto estese alle persone.

Cos’è Prometheus?

prometheusLa startup Prometheus, creata dai giovani Riccardo Della Ragione, Valentina Menozzi, Alice Michelangeli e Daniele Ferrari, è nata dopo la vittoria alla Start Cup 2017 sotto il nome di Progetto Golgi.

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Il progetto ha portato la promettente azienda nella Silicon Valley americana grazie al Mindset Program per poi essere inserita nell’incubatore di accelerazione Mass Challenge di Losanna, per un finanziamento che si aggira intorno ai 3 milioni di Euro.

Rivoluzionare le cure per rigenerare e guarire gli animali

ematik16Alla base della procedura di Prometheus c’è una macchina davvero sorprendente che riesce a costruire letteralmente dall’interno del soggetto ospitante tessuti lavorando le cellule dell’organismo senza che il processo possa deperirle e quindi mantenendo vitale il tessuto generato.

Potrebbe sembrare quasi fantascienza, ma sta di fatto che grazie a questi passaggi è stato creato il sistema Ematik, un procedimento che utilizza il sangue dell’animale ferito e in soli 40 minuti genera un tessuto epidermico che aiuta il corpo a guarire nel minor tempo possibile e con una notevole riduzione del dolore (e delle relative cure antidolorifiche quindi), senza lasciare segni o cicatrici.

Fino al gennaio 2019, la startup seleziona i migliori centri veterinari su territorio nazionale compreso nella Regione Emilia Romagna per incontri e dimostrazioni sul campo di quanto questa tecnologia potrà cambiare il futuro delle cure mediche, animali e si spera umane.

Per quanto riguarda il mercato, Ematik sarà lanciato in commercio da febbraio 2019, con la possibilità di effettuare già un pre-ordine da parte dei veterinari più lungimiranti e visionari.

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di Felice Catozzi

 

 

 

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