Diventa socio di una birrificio Punk

La storia di due ragazzi che hanno creato uno dei birrifici più discussi d’Europa

C’è un’azienda che produce birra in maniera totalmente anticonvenzionale e che sta riscuotendo un notevole successo. 

Parliamo della BrewDog

birrificio brewdogUna birra con un tasso alcolico altissimo (55%) dal look particolarmente originale ed aggressivo.

Questo birrificio sta impazzando sul web e sulle tavole degli amanti della birra e nasce nell’aprile del 2007 dall’idea di una coppia di giovani appassionati: James Watt e Martin Dickie a Fraserburg nell’Aberdeenshire (Scozia). 

Irriverenti, innovativi, “strani”, presuntuosi, provocatori, questi ragazzi, stanchi delle solite birre industriali, insapori e senza alcuna personalità, decidono di produrre birre che rispettino i loro gusti personali.

Il loro marchio ha raccolto una schiera di fans in tutta Europa tanto da farlo diventare un caso nazionale nel Regno Unito. 

Usano il marketing delle grandi industrie per vendere e sono molto attenti all’immagine e alle tendenze del mercato, giocando sulle mode del momento. Producono però una birra di ottima qualità e buonissima.

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La storia di BrewDog

fondatori brewdog birra

James e Martin, ancora ventiquattrenni nel 2007, sono due amici che, stanchi delle solite birre industriali, iniziano a produrre birra artigianale in un garage per soddisfare i loro gusti raffinati. 

I loro amici apprezzano molto la loro birra, tanto che i due decidono di iniziare a venderla trasportandola in un furgoncino. La domanda continua a crescere e i due soci decidono di dedicarsi a tempo pieno alla birrificazione artigianale, aprendo il primo birrificio. 

Successivamente i due amici dimostrano a tutti per la prima volta il loro carattere spavaldo e impavido, mettendo sul mercato la birra Tokyo, definendola la birra più forte mai prodotta.

Sviluppa, infatti, un “modello di business anti-business” (come è stato definito dai due fondatori), che possa non solo diffondere l’apprezzamento per la birra artigianale di qualità prodotta dal birrificio, ma che preveda anche un modello di crowdsourcing, dove gli stessi appassionati detengono una quota dell’azienda, in cambio di sconti e promozioni nei bar e nei locali del birrificio.

 

La follia di BrewDog

Prosegue con la  Sink the Bismark, una birra con il 42% ABV, che reclama il titolo di birra più forte del mondo. 

Il 2010 è forse l’anno più pazzo per Brewdog. 

Non accontentandosi del successo della Sink the Bismark, i due soci danno vita a “The End of History”, una birra con il 55% di alcol, in edizione limitata da 12 bottiglie. 

Le bottiglie di questa limited edition super esclusiva, in pieno stile Brewdog, sono state inserite in piccoli animali imbalsamati, scatenando critiche da parte delle associazioni animaliste. 

Va precisato che gli animali in questione sono tutti morti per cause naturali, come anche gli stessi fondatori hanno affermato.

Ma il prodotto di punta è la PunkIPA

birra punkStando alle parole di uno dei due fondatori, è una birra ribelle, che può sfidare lo status quo delle birre britanniche. 

La Punk IPA rappresenta l’eccellenza delle IPA e omaggia il movimento punk. In puro stile Brewdog è caratterizzata da una combinazione di aromi e sapori insolita ed intrigante, tanto da divenire in breve tempo una birra di fama mondiale.

Qualche altra trovata pazza? 

Una birra fatta per il matrimonio di Willy (Principe William) con viagra, peperoncino e una particolare erba di campo stimolante.

Vuoi diventare socio del birrificio?

Semplice,  acquistando anche un solo pacchetto di quote (circa 400 €) si può avere diritto “a vita” ad un forte sconto sulla birra nei locali BrewDog, (purtroppo per ora presenti solo in Scozia e in Inghilterra).

Simona
blogger birrata

 

 

 
 

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