Sbarca a Milano il Plug and Play grazie alla collaborazione con Esselunga, Lavazza e Tetrapack per dar vita anche in Italia all’acceleratore di startup per food & beverage
È ufficiale: Plug and Play (PnP) è presente anche in Italia e ha sede a Milano;
Il progetto, affidato al managing partner Andrea Zorzetto, vanta la collaborazione con tre aziende di comprovata esperienza e diversi primati qualitativi come Esselunga, Lavazza e Tetrapack.
Unicredit invece farà da partner che mira al lato fintech, dal momento che ha già avuto modo di collaborare con questo importante acceleratore di startup a Francoforte.
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Nel giro di un trentennio, Plug and Play è partito dalla Silicon Valley per appoggiare idee geniali successivamente diventate dei colossi globali da Google a Paypal o Dropbox, espandendosi poi con oltre trenta filiali tra Europa in paesi come Francia, Germania, Olanda, oltre all’Asia come in Giappone, Cina, Singapore.
Adesso è la volta dell’Italia con un focus improntato su settore food & beverage.
Milano Plug and Play, in cosa consiste?
Andrea Zorzetto ha dichiarato sull’attività che intende svolgere Milano Plug and Play, l’acceleratore di startup più grande al mondo:
«Faremo due batch di accelerazione all’anno, ognuno dei quali avrà almeno inizialmente una decina di startup alle quali non chiederemo né fee né equity perché, benché Plug and Play è anche un investitore, questi programmi sono pensati soprattutto per supportare la relazione tra le startup e le corporate nostre partner, sono quindi due aspetti diversi del nostro business».
Il direttore globale del settore marketing di Tetrapack, Alexandre Carvalho, ha evidenziato in che modo l’azienda per cui lavora, che ha origine in Svezia, collabori con Plug and Play della Silicon Valley in modo fruttuoso da due anni:
«Abbiamo già progetti con startup in Usa e ora vogliamo fare lo stesso in Europa e in Italia, Plug and Play ci aiuta a fare accelerazione e a trovare tecnologie per rispondere alle richieste dei nostri clienti, grazie a questo programma possiamo vedere cose alle quale noi non avevamo pensato».
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Per quanto riguarda Esselunga, il Chief Customer Officer Roberto Selva ha illustrato in che modo l’azienda di cui si è fatto portavoce intende entrare in sinergia con Plug and Play:
«È la giusta sfida per la nostra organizzazione, siamo con altri partner che rappresentano la filiera del food, noi siamo non solo retail ma anche food company. Rappresentiamo l’ultimo miglio e la catena del valore è completa grazie agli altri nostri partner in questo progetto, insieme possiamo creare valore. Plug and Play ha un track record ottimo. Ci daranno una mano per guardare out of the box, impareremo certamente molto da questa esperienza».
Per quanto riguarda Lavazza, il Chief Marketing Officer Sergio Cravero ha evidenziato quanto questo brand abbia contribuito in termini di innovazione e creatività:
«Abbiamo inventato le miscele di caffè, il pacchetto sottovuoto, la prima macchina per il caffè che è andata nello spazio, per noi quindi innovazione è importante, dobbiamo essere agili e quindi lavorare con startup ci permette di conoscere la cultura con la quale esse si muovono per fonderla con la nostra e raggiungere certamente benefici».
I nostri founding partner di Milano Plug and Play sono elementi della filiera e quindi anche le sinergie tra le tre realtà che lavorano assieme porta ulteriori vantaggi.
Plug and Play, il percorso fino a Milano e i nuovi obiettivi
Plug and Play vanta la partnership con oltre 300 aziende da Carrefour a The Coca Cola Company e PepsiCo, passando per Samsung e Mercedes;
Solo nella Silicon Valley l’acceleratore vanta la presenza di 562 startup, riuscendo ad aver raccolto in quasi trent'anni oltre sette miliardi di dollari in venture capital, annualmente chiude più di 150 investimenti e dalla sede milanese l’obiettivo è di arrivare al primo batch di Milano Plug and Play con la selezione, l’accelerazione e lo sviluppo di una serie di startup già tra aprile e settembre 2019.
Il futuro corre ancora una volta veloce.

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