Lavorare 2.0

Zappare la terra? Si grazie

Laureati ed in giacca e cravatta e fanno agricoltori

 Una volta zappare la terra era sinonimo di ignoranza ed incapacità di far lavorare il cervello. Oggi tutto questo è cambiato. 

Zappare_la _terraPerché? La risposta è semplice: l’economia italiana registra una crescita del settore agricolo rispetto agli altri settori. Questa crescita ha portato un aumento del Pil e un conseguente aumento di assunzioni e dunque creazione di nuovi posti di lavoro nel settore agricolo.

Ma la novità sta nella nuova identità degli imprenditori agricoli: giovani sotto i 35 anni in possesso di una laurea o di una licenza superiore.

Il motivo?

Risiede nel fatto che i giovani si sono resi conto che quelle professioni per il quale hanno studiato non esistono o meglio esistono ma a causa della forte disoccupazione è come se non esistessero. 

Dunque la scelta per loro è: essere disoccupati o precari, oppure lanciarsi in una sfida nel mondo dell’agricoltura diventando imprenditori.

Direi che , dal momento che la terra ha bisogno di lavoratori e nuovi imprenditori la seconda ipotesi resta la più plausibile.

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Stile di vita nuovo

Decidendo di abbandonare le scrivanie ed i computer, la vita frenetica e troppo costosa della città per ritornare ai tempi dei nostri nonni, con la differenza che oggi l’agricoltura non è più considerata degradante come in passato ma rappresenta un muro contro le convenzioni e il “voler apparire” che caratterizzano la nostra società.

Parliamo, dunque, di green economy basata, come sappiamo, sul concetto di vita più sano ed a contatto con la natura.

Ma questi nuovi imprenditori non sono mica sprovveduti! 

Il guadagno c’è basta pensare all’aumento del prezzo di molti prodotti agricoli che ci porta alla conclusione che fare l’imprenditore agricolo è più che conveniente. 
Non ci resta, dunque, che rimboccarci realmente le maniche, come facevano i nostri nonni e studiare una strategia, utilizzando il nostro cervello, ed il gioco è fatto.

Buon lavoro!

Simona

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Ancora un brillante cervello in fuga

Fa un colloquio su Skype e gli viene offerto un dottorato a Londra

Inventa un dispositivo che attiva lo smartphone con un battito di ciglia ed a Londra si fanno subito avanti per finanziarlo.

Immaginiamo un futuro, non tanto lontano, come nei film di fantascienza, in cui possiamo comandare il nostro smartphone situato in tasca, rispondendo ad una telefonata oppure cambiando canzone con un solo colpo d’occhio.

Ebbene questa non è fantascienza, è realtà!

Si chiama Davide Valeriani, ha 28 anni è laureato in ingegneria informatica presso l’Università di Parma, è di Reggio Emilia e ha in mente un progetto ultratecnologico: un dispositivo che, grazie ai suoi sensori, consente di attivare lo smartphone e le sue funzioni con un semplice battito di ciglia.

Davide è certamente una mente brillante italiana che però tre anni fa è volata a Londra dove gli hanno offerto, per portare avanti il suo progetto, una borsa di studio per un dottorato al dipartimento di Informatica e ingegneria elettronica dell’Università di Essex. 

Egli stesso afferma che:” Ho trovato un sostegno che in Italia non avrei avuto, perché qua conta davvero quello che sai fare” con ciò evidenziando come il sistema in Italia no riesca trattenere il suoi talenti che sono così costretti ad andare altrove per trovare la propria strada.

Nel caso di Davide è stata una questione di tempi, difatti l’Università inglese si è fatta immediatamente avanti rispetto a quella italiana i cui tempi,come sappiamo, sono soggetti alla burocrazia.

Ci colpisce il modo in cui si è svolto il tutto

”Nel 2013, mentre cercavo un posto per un dottorato in Italia, mi è arrivata la proposta dal Regno Unito" - afferma Davide.
"Ho fatto tutto in pochi giorni, via Skype, e nel giro di una settimana sono partito. Una situazione impossibile persino da immaginare in Italia. Per non parlare del sostegno che l’università inglese sta dando al mio progetto, non solo in termini economici ma anche di promozione. Nel mio Paese difficilmente avrei trovato le stesse opportunità. L’università italiana è molto importante nel momento della formazione, ma dopo non ti dà possibilità di carriera, di mettere in pratica quello che hai studiato. Per questo non può competere”.

Il dispositivo 

Si chiama EyeWink, diventa di grande utilità anche per le persone disabili:” “Con EyeWink le persone con gravi disabilità motorie possono controllare lo smartphone senza mani o voce, e interagire così con il telefono che, altrimenti, non sarebbero in grado di utilizzare”.

Simona

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Sei un giovane laureato senza esperienza?Ecco come fare per entrare nel mondo del lavoro

Ti sei appena laureato, sei  fiero di te stesso per aver conseguito la laurea in tempi brevi e magari a pieni voti, e adesso? 

Come fai ad entrare nel mondo del lavoro?

Ricordiamoci sempre che se da un lato la nostra mancanza di esperienza è un problema per chi ci deve assumere, dall’altro ci sono aziende che preferiscono assumere giovani senza di questa per poterli plasmare ed istruire sulla filosofia adottata dall’azienda e sul proprio modus operandi.

Ad ogni modo, per voi freschi laureati, ecco dispensati alcuni consigli da uno dei siti più accreditati di ricerca del personale Talent manager:

  1. Abbraccia gli stage
    Fare uno stage, anche mentre sei ancora all’università, è sicuramente la mossa più intelligente per avere un trampolino di lancio verso l’inserimento in azienda. Lavorare all’interno di una società affermata porta a vivere in prima persona il mondo del lavoro: capire come funziona un’azienda, e provare a lavorare seriamente sono fattori che aumentano l’esperienza e che vanno ad arricchire il proprio curriculum. Dopo un paio di stage svolti, nessuno potrà sostenere  che non hai esperienza. Accetta qualunque tipo di tirocinio durante il periodo degli studi, anche quelli gratuiti, perché l’importante e maturare esperienza, mostrare determinazione e voglia di fare.
  2. Parti dalle fondamenta
    Forse il tuo sogno è quello di diventare l’Amministratore Delegato della tua azienda preferita, ma entrare dalla porta principale non è così facile, soprattutto per un neolaureato. Tuttavia, il modo per lavorare nella società che tanto desideri è a portata di mano, anche se probabilmente, per i primi mesi non svolgerai la mansione per la quale hai ardentemente studiato. Non sentirti sminuito nello svolgere un lavoro apparentemente più “umile”, tu che ti sei laureato col massimo dei voti, ma guarda questa situazione da un’altra prospettiva: questo potrebbe rappresentare un’ottima opportunità per il tuo futuro professionale, e ti aiuterà a maturare quell’esperienza che ti manca.
  3. Fai pubbliche relazioni
    Se ti è capitato di conoscere persone che lavorano nel settore di tuo interesse scrivi loro, chiedendo informazioni sul lavoro che svolgono. Innanzitutto, rimarranno lusingati dal tuo interessamento, magari ti daranno consigli preziosi e nella migliore delle ipotesi si informeranno su possibili posizioni aperte all’interno della loro azienda. Una raccomandazione personale da un impiegato che già lavora per quella stessa azienda spesso può superare l’ostacolo della mancanza di esperienza.

Ricorda, inoltre, di usare la tua immaginazione, senza farti scoraggiare se tra gli annunci di lavoro non trovi subito ciò che desideri. Quando dovrai parlare di te in un colloquio non venderti mai in modo breve, qualunque tua esperienza passata aggiunge qualcosa al tuo curriculum e al tuo bagaglio personale.

Simona

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