Ancora un brillante cervello in fuga

Fa un colloquio su Skype e gli viene offerto un dottorato a Londra

Inventa un dispositivo che attiva lo smartphone con un battito di ciglia ed a Londra si fanno subito avanti per finanziarlo.

Immaginiamo un futuro, non tanto lontano, come nei film di fantascienza, in cui possiamo comandare il nostro smartphone situato in tasca, rispondendo ad una telefonata oppure cambiando canzone con un solo colpo d’occhio.

Ebbene questa non è fantascienza, è realtà!

Si chiama Davide Valeriani, ha 28 anni è laureato in ingegneria informatica presso l’Università di Parma, è di Reggio Emilia e ha in mente un progetto ultratecnologico: un dispositivo che, grazie ai suoi sensori, consente di attivare lo smartphone e le sue funzioni con un semplice battito di ciglia.

Davide è certamente una mente brillante italiana che però tre anni fa è volata a Londra dove gli hanno offerto, per portare avanti il suo progetto, una borsa di studio per un dottorato al dipartimento di Informatica e ingegneria elettronica dell’Università di Essex. 

Egli stesso afferma che:” Ho trovato un sostegno che in Italia non avrei avuto, perché qua conta davvero quello che sai fare” con ciò evidenziando come il sistema in Italia no riesca trattenere il suoi talenti che sono così costretti ad andare altrove per trovare la propria strada.

Nel caso di Davide è stata una questione di tempi, difatti l’Università inglese si è fatta immediatamente avanti rispetto a quella italiana i cui tempi,come sappiamo, sono soggetti alla burocrazia.

Ci colpisce il modo in cui si è svolto il tutto

”Nel 2013, mentre cercavo un posto per un dottorato in Italia, mi è arrivata la proposta dal Regno Unito" - afferma Davide.
"Ho fatto tutto in pochi giorni, via Skype, e nel giro di una settimana sono partito. Una situazione impossibile persino da immaginare in Italia. Per non parlare del sostegno che l’università inglese sta dando al mio progetto, non solo in termini economici ma anche di promozione. Nel mio Paese difficilmente avrei trovato le stesse opportunità. L’università italiana è molto importante nel momento della formazione, ma dopo non ti dà possibilità di carriera, di mettere in pratica quello che hai studiato. Per questo non può competere”.

Il dispositivo 

Si chiama EyeWink, diventa di grande utilità anche per le persone disabili:” “Con EyeWink le persone con gravi disabilità motorie possono controllare lo smartphone senza mani o voce, e interagire così con il telefono che, altrimenti, non sarebbero in grado di utilizzare”.

Simona

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