Lavorare 2.0

Andare in Canada. Ecco i lavori più richiesti

toronto-canadaDa un recente sondaggio della Manpower Canada presso i principali datori di lavoro, emerge che le professioni specializzate tipo falegname e idraulico oltre ai responsabili delle vendite, ingegneri e commercialisti sono i ruoli che i datori di lavoro hanno difficoltà a trovare candidati.
 

Sei Italiano è vuoi andare in Canada?

Sembra che ci sia richiesta per alcune professioni per le quali non si riescono a trovare candidati adatti.
In questo frangente le possibilità per gli Italiani da sempre esperti ed apprezzati per queste qualifiche nel mondo potrebbero approfittarne. 
 
Dal momento in cui in Canada gli stipendi sono più alti, la qualità della vita è nettamente migliore della nostra e le politiche del welfare sono tra le più apprezzate al mondo.
 
Come emigrare in Canada?
bandiera-canada

Esistono 2 modi

  • Visto Turistico 

Per entrare in Canada come ben sapete noi Italiani, non abbiam bisogno di Visto, quello di cui necessitiamo è solamente un Passaporto che abbia validità di almeno sei mesi. Il soggiorno è consentito per un massimo di 3 mesi ed è rinnovabile per altri tre mesi.

Per ottenere l'estensione o dovete lasciare il Canada e rientrare, oppure fare una domanda alle autorità competenti.

 
  • Visto per Lavoro
canada-quebecSe volete lavorare in Canada, non vi conviene farlo da clandestini visto che potrete essere beccati e rispediti a casa con l'obbligo di non mettere più piede in questa nazione
Quello che dovete fare è trovare un datore di lavoro che garantisca per voi, vi sponsorizzi e si faccia carico della trafila burocratica per poter regolarizzare la vostra posizione lavorativa. 
Non è un procedimento molto semplice, per questo bisogna trovare lavoro già prima di arrivare in Canada in modo tale che un datore di lavoro canadese possa prendervi sotto la propria "responsabilità".
 
Al momento dell'inoltro della richiesta di Visto, lo Human Resources and Skills Development Canada determinerà la legittimità della vostra offerta di lavoro, e se è in qualche modo conveniente, per il mercato lavorativo canadese, che veniate assunti.
 
 
Le 10 professioni più richieste in Canada

secondo il sondaggio della Manpower Canada

  1. Falegnami e idraulici
  2. Responsabili vendite
  3. Ingegneri
  4. Odontotecnici
  5. Segretarie
  6. Insegnanti, in particolare per le superiori
  7. Autisti
  8. Commercialisti
  9. Lavoro manuale
  10. Infermiere

allora? non resta che preparare i bagagli e tentare la vita nel meraviglioso Canada

Simona

Come fare un colloquio e (non) farsi assumere

 

 

 
 
 
 
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Gianluigi Parrotto: per conquistare l’America la laurea non serve…

Entusiasmo e coraggio sono la benzina dell’innovazione. 
Un combustibile tanto potente quanto pulito, che fa camminare le idee alla velocità della luce. Brillante esempio – nel senso letterale del termine – è la storia di Gianluigi Parrotto, imprenditore 21enne salentino fondatore della startup GP Renewable, recentemente rilevata dagli americani per 5,5 milioni.
A dispetto della giovane età, lui ha già le idee chiare. Il suo sogno? Portare l’energia eolica in tutte le case. «La turbina diventerà come la lavatrice, un elettrodomestico alla portata di tutti», spiega Parrotto.
 
Il percorso professionale dell’imprenditore salentino 
Iniziato in salita, si è contraddistinto da subito per tenacia e determinazione. Parrotto, infatti, non è un “figlio d’arte” e ha dovuto guadagnare sul campo la fiducia degli addetti ai lavori. «Quando ho fondato la società, mio padre era appena rimasto senza lavoro. Ma aveva ancora la busta paga da dipendente. Con quella ho chiesto il fido da 1500 euro per pagare il notaio e costituire l’azienda». Successivamente, l’uomo è diventato dipendente e socio al 10%.  
 
Nel destino del ragazzo sembrano esserci gli aerei
È su un volo Brindisi – Roma, infatti, che conosce un imprenditore bresciano operante nel fotovoltaico.  «Proprio quel giorno a Casarano avevano iniziato l’installazione di pannelli che non mi piacevano affatto. “Possibile fare di meglio?”, gli chiedo. Una mini turbina eolica, niente di davvero speciale in fondo. Avevo davanti due strade: o diventavo un venditore di turbine o me ne inventavo una mia. Ho scelto la seconda».
 
Dopo qualche mese, nel 2012, Parrotto inoltra domanda di brevetto, e l’anno seguente nasce la GP Renewable. A dicembre, l’installazione del primo impianto in Puglia, venduto sottocosto per 13.000 euro. Poi, il secondo, cruciale, incontro, su un volo Brindisi –Milano, con il direttore di un’importante banca. Conquistato dalla bontà del progetto, decide di finanziarlo.
 
Ne è passata di acqua sotto i ponti, da quando il 16enne Parrotto, decideva di andar via di casa e trasferirsi a Brindisi per frequentare l’avveniristico istituto Majorana…
 
Franziska
 
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Lavoro: prossima fermata Barcellona

Gli italiani, la comunità più grande di stranieri a Barcellona

C’è un paese che ce l’ha fatta a superare la crisi: la Spagna

Per chi avesse intenzione di rifarsi una vita professionale vi indichiamo i 5 motivi, secondo la rivista Milionair, per cui vale la pena di trasferirsi in una città come Barcellona o comunque in Spagna:

  1. È tra gli Stati in Europa che cresce di più
    Lasciatosi alle spalle il baratro della crisi del 2008, in cui il numero di disoccupati era pari a quello di Italia e Francia insieme e i prezzi erano crollati del 45%, oggi il regno di Filippo VI è tra gli Stati di Eurolandia che crescono di più. Il premier Rajoy lo scorso luglio ha previsto per l’anno in corso un aumento del 3,3% del Pil (rispetto allo 0,6 dell’Italia).
  2. Gli italiani, la comunità più grande di stranieri a Barcellona
    La comunità di stranieri più grande a Barcellona (la 10ª città più visitata al mondo) è composta dagli italiani. 25mila nostri connazionali vivono e lavorano qui.
    Hanno tra i 25 e i 45 anni. Lavorano nel settore turistico, in quello della ristorazione e in ambito marketing-commerciale. Secondo una ricerca, se ne sono andati dall’Italia per la mancanza di meritocrazia e perché in cerca di nuove opportunità. Il 75% di chi ha scelto Barcellona lo ha fatto per il clima, il 56% per lo stile di vita, il 31% per la vicinanza con l’Italia.
  3. Riforme e pressione fiscale più leggera su imprese
    Rajoy, al governo dal 2011, da subito ha attuato una serie di riforme che si sono dimostrate miratissime per far ripartire l’economia locale. Prima fra tutte quella sui contratti di impiego, che ha facilitato i licenziamenti e consentito alle imprese di abbassare le retribuzioni senza bisogno di contrattazioni. All’iniziativa privata poi è stato dato ossigeno, sbloccando i pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione.
    È stata inoltre alleggerita la pressione fiscale sulle imprese (l’obiettivo è passare dal 30 al 28% nel 2015, per scendere poi ancora al 25% nel 2016) così come quella sui privati. Da sottolineare anche il blocco degli stipendi statali e delle pensioni, che ha consentito di limitare la spesa pubblica e dare respiro al bilancio.
    Tutti cambiamenti che hanno avuto un altro importantissimo riflesso: «L’innalzamento della fiducia dei consumatori, ha subito coinciso con un aumento dei consumi interni. Altro fattore di ripresa è stato poi l’aumento dell’export nell’agroalimentare e nel settore auto».
  4. Il turismo cresce: 60 milioni di turisti nello scorso anno«I problemi attuali di alcuni Paesi del Nordafrica, ora meno sicuri per chi viaggia, hanno favorito la Spagna e le strutture iberiche».
    Spiagge e risorse culturali hanno attirato lo scorso anno oltre 60 milioni di turisti e registrato una crescita del 3,4%: un risultato che, secondo le analisi del World Economic Forum, potrebbe arrivare al 5,2% nel prossimo futuro.
    A detta della Banca centrale europea, si è trattato di un trend con effetti benefici anche sulla disoccupazione.
  5. Così fai business e ottieni la residenza
    Si può risiedere in Spagna anche per periodi superiori a tre mesi. Necessario però ottenere il NIE (Numero de identificaciòn de extranjero),corrispondente al Codice fiscale italiano, che consente di fare richiesta avvio attività, aprire un conto un banca e presentare dichiarazione dei redditi.
Tanti i settori in cui fare business: dall’immobiliare alla tecnologia

Lo scorso febbraio i mutui concessi hanno segnato +29% rispetto allo scorso anno: ancora una volta il mattone si dimostra un’ottima fonte di affari. «Negli ultimi due anni iniziative internazionali hanno fatto grandi acquisti in blocco nell’immobiliare, contribuendo così alla ripresa e al clima di fiducia».

A braccetto con l’immobiliare va l’edilizia, con il rilancio di cantieri di costruzione. «Le aree di intervento più vivaci al momento sono la ristrutturazione e la vendita. Anche se il turismo è sempre un ottimo business». 

C’è poi il comparto tecnologico: oltre a ospitare la fiera mondiale più importante sulla telefonia mobile (www.mobileworldcongress.com), la Spagna si sta attrezzando con strutture avanzatissime, che mettono alla pari Barcellona con Londra e New York. 

Per aiutare le startup sono stati creati diversi parchi tecnologici, a Madrid e in Catalogna, ma anche in Galizia e Aragona. 

C’è spazio per attività tradizionali come le pizzerie? 

Sì. Però la concorrenza è altissima. Per entrare nel mercato, presidiato da lobby e reti di lunga data, può valere la pena mettersi in affari con un socio locale: ma è difficilissimo trovarne. Il vero vantaggio è la burocrazia, più snella della nostra.

Simona
Blogger ispanica (olè)

 

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