L’onda verde delle ciclovie non si arresta.
Dopo il progetto Bike to coast, pista ciclabile che correrà lungo i binari morti della line Pescara-Penne, è il momento di collegare Venezia e Torino, passando per la Valle del Po. VenTo, percorso lungo circa 679 km complessivi, è un incentivo alla mobilità dolce, ancora così poco diffusa in Italia. Il progetto dovrebbe contare sul patrocinio di ben quattro regioni: Veneto, Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna. Il percorso
L’iniziativa è utile anche in termini di rivalutazione dei piccoli centri. Dai Navigli di Milano, passando per la Pianura padana , l'itinerario si articola attraverso paesini, gioielli di enogastronomia e artigianato, snodandosi per circa 264 aree naturali protette. VenTo sorgerebbe inoltre al centro di una grande rete di trasporto pubblico: in meno di sei chilometri si possono raggiungere oltre 115 stazioni ferroviarie, dando possibilità di gestire al meglio il viaggio. Numerosi attracchi anche lungo il Po, così da portare le bici anche sulle imbarcazioni. Se invece siete puristi della bicicletta, la pista è collegata ad altre importanti ciclovie come la Torino-Nizza ( Brennero-Verona) e le piste che costeggiano i grandi fiumi ( Ticino, Adda, Mincio).
Chi sostiene il progetto
Quasi trecento associazioni, enti ,istituzioni e più di 4700 cittadini a sostegno del progetto. La spesa da affrontare prevede 80
milioni di euro: questa la cifra calcolata dal politecnico di Milano, che ha progettato l’intera struttura. La somma a prima occhiata potrebbe sembrare alta, ma la spesa, se suddivisa tra regioni e province, diventerebbe irrisoria.
milioni di euro: questa la cifra calcolata dal politecnico di Milano, che ha progettato l’intera struttura. La somma a prima occhiata potrebbe sembrare alta, ma la spesa, se suddivisa tra regioni e province, diventerebbe irrisoria.I vantaggi
La pista non solo favorirebbe le economie locali ma garantirebbe nuovi posti di lavoro. VenTo potrebbe anche diventare un nuovo orgoglio italiano, rientrando a pieno titolo fra le ciclovie più lunghe d’Europa. Il progetto piace così tanto che è già stato girato un documentario sull’area in cui sorgerà la ferrovia.
Il DDL stabilità
Una parte di VenTo è già pedalabile (circa 100 km). Ma c’è un’ulteriore buona notizia. Un decreto legge prevede lo stanziamento di 94 milioni di euro per potenziare e realizzare piste ciclabili urbane e turistiche. La priorità è stata data ai percorsi Verona-Firenze, Venezia-Tornino e il Grab (Grande raccordo anulare delle biciclette).
La strada è ancora lunga, ma finora ci sono molti punti a favore della ciclovia. Un incentivo in più a un turismo alternativo, salutare e poco inquinante.
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Sì, lo stesso in cui andate a cercare refrigerio dall’arsura nei giorni di Agosto e quello che agognate durante le lunghe ore in ufficio. Forse mi siete affezionati, ma non mi amate davvero. Non solo avete lasciato che mi si bucasse ancora una volta per estrarre il petrolio, lo avete riversato nelle acque di Genova, ma adesso anche il corallo no.
Conseguenza? Il corallo è letteralmente "sbiancato dalla paura". Per non parlare della strage di specie in via d’estinzione, come delfini, tartarughe marine e orche. Se continua così mi ritroverò solo in mezzo a trivelle, piattaforme e navi da crociera.
Si chiama green coffee e altro non è che il chicco di caffè non ancora tostato. Ultimamente se ne sente parlare parecchio come il nuovo miracolo in campo diete e dimagrimenti. La bufala però è sempre dietro l'angolo. Quali sono i veri benefici di questa sostanza?
Agriculture and Food Chemistry sostiene che non sia tanto utile come bruciagrassi quanto per le proprietà antidiabete. Il caffè verde infatti diminuisce il rilascio di glucosio, riducendo l’assorbimento di zuccheri nel corpo. Se si vuole comunque sfruttare per le sue proprietà dietetiche, al pari dei suoi colleghi deve essere usato con attenzione e moderazione e accompagnato da corretta attività fisica e consigli del nutrizionista.