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Tassazione più leggera dell’80% per i pensionati che scelgono la Tunisia

Ogni cittadino italiano lo sa. La nota dolente del Belpaese è il livello di tassazione. Pesante, e a tratti invasivo. Comprensibile, quindi, che molti, appena possono, scappano via. Così, alla fuga dei cervelli fa da contraltare l’esodo dei pensionati verso quelli che ormai da molti sono stati definiti “paradisi”. Bulgaria, Canarie, e Tunisia. Ma cosa rende questi luoghi così dannatamente appetibili? 
 
Sicuramente, l’aumento della pensione netta, conseguenza diretta delle agevolazioni fiscali previste per legge. Nel caso del Paese nordafricano, è la n. 85 del 2006. Questa garantisce un abbattimento dell’80% dell’imponibile sul reddito proveniente da nazioni quali l’Italia, in virtù di una convenzione denominata non doppia imposizione. Condizione necessaria a usufruirne, disporre del permesso di soggiorno, che si ottiene dopo sei mesi e un giorno di permanenza effettiva (anche non continuativi).
 
Tuttavia, come sottolinea chi ha già fatto “il grande salto”, il cambio non è solo rose e fiori. Le spine ci sono … e risultano chiaramente visibili. Prima tra tutte, la scarsa qualità della sanità pubblica, a cui è consigliabile affiancare un’assicurazione complementare. Ultimo, ma non da ultimo, le differenze culturali che, pur trattandosi comunque di un Paese mediterraneo, esistono. 

Pensione all’estero: come sfatare i luoghi comuni e capire se ti conviene davvero

 
 

 

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Cerchi finanziatori per la tua startup? Punta su questo…

Uno, nessuno, centomila. Le vite – e le metamorfosi – attraversate da un imprenditore sono svariate. Emblematica, in tal senso, la storia di Gianluca Dettori, musicista, surfista … e venture capital (l’investitore che finanzia l’avvio di un’attività con elevato margine di crescita).
 
Dopo un periodo ai vertici di Italia Online (Olivetti) e Lycos Bertelsmann, nel 1999 fonda Vitaminic, piattaforma di musica digitale, quotata nel Nuovo Mercato di Borsa Italiana. Dieci anni fa dà vita a dPixel, fondo d’investimento dedicato alle startup operanti in Internet, ricoprendone il ruolo di presidente. Contestualmente, è board member di Sardex, il circuito di moneta virtuale nato nell’isola. 
Ecco la sua testimonianza

 

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Tasse: a Zurigo lo Stato “istiga” i cittadini alla lentezza

La Svizzera, famosa per la puntualità quasi militare che la caratterizza, ha deciso di sfatare un mito. Così, le autorità del cantone di Zug, vicino a Zurigo, hanno chiesto ai contribuenti di ritardare il più possibile i pagamenti. Qual è il motivo della bizzarra scelta? Proviamo a spiegarlo. 
 
 
 
 
Le banche elvetiche hanno fissato tassi d’interesse negativi, così, maggiore è il bilancio del cantone, più alto è il prezzo da pagare. Questa sorta di giro di vite deciso dall’Autorità Creditizia è finalizzato a ridurre la supremazia del franco, che rischia di pregiudicare le esportazioni. Infatti il commercio dei beni di lusso interessa principalmente gli altri Paesi europei. 
 
 
 
A seguito di tale misura le banche commerciali hanno deciso di “condividere” le ripercussioni con i clienti più ricchi, il che significa che questi ultimi devono pagare per poter chiedere agli istituti di credito di raccogliere ulteriore moneta nei propri conti. 
Dunque, da oggi gli svizzeri di Zug non sono tenuti a essere zelanti, in quanto le autorità non concederanno più sconti su tasse e bollette pagate in anticipo. 
 
 
 
 

 

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