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"Stanziarsi" a Milano: vademecum per l'alloggio perfetto

M’hann faa sù!

Così recita il milanese a cui l’han fatta sotto il naso. Per quanto riguarda gli affitti, purtroppo la bela Madunina è la più cara d’Italia e non sempre è facile muoversi, se si cerca una stanza.

 È necessario, quindi, informarsi preventivamente sul tipo di appartamento desiderato (logistica, utenze…) per evitare di fare la figura del pirla. Milano è sterminata, così come il popolo dei fuorisede. Bisogna perciò individuare la zona più adatta alle proprie esigenze. Vediamo cosa riserva la capitale del glamour fra una sfilata di moda e un party esclusivo.
 
 
  1. Isola: situata nell’area nord di Milano, nonché sede di cinque facoltà scientifiche, è diventata negli ultimi anni uno dei quartieri più in voga fra artisti e studenti. Ideale per chi desidera abitare in un quartiere vivace e respirare “ l’aria del creativo”; i  prezzi oscillano tra 200 e 700 euro per singola (nel primo caso, però, preparatevi a un tugurio). Appartamenti, palazzi liberty e Unicredit Tower (il grattacielo più alto d’Italia) convivono pacificamente in una zona che si muove fra storia e modernismo. 
  2. Duomo e Brera: centro lavorativo, religioso e culturale del capoluogo, vanta  attrazioni come la Galleria Vittorio Emanuele, Palazzo Reale, il Teatro della Scala, il Castello Sforzesco, la Pinacoteca di Brera nonchè la sede dell’Accademia di Belle Arti. Très chic si, ma praticamente off limits per chi ha un budget mensile inferiore al migliaio di euro. Il costo di una singola, infatti va da un minimo di 300 a un massimo di 900 euro.
  3. Zona Tortona: una vecchia area industriale trasformata in uno dei quartieri più frequentati della città, soprattutto dagli aspiranti designer. Situata nella parte sud-ovest di Milano, compresa tra il Naviglio e via Solari e racchiusa tra Sant’Agostino e l’inizio di Porta Genova, è location del Fuori Salone. È la soluzione ideale per chi vuole vivere vicino al centro, ma senza essere vittima del via vai continuo. Anche qui i prezzi non sono certo abbordabili (minimo 350 euro).
  4. Via Padova: il cuore della Milano multietnica. Qui, una persona su dieci è straniera, in barba a tutti i Salvini. Sconsigliata alle famiglie, pullula invece di giovani alla ricerca di un posto che non li costringa a pane e sogni per il resto del mese. Muovendosi per tempo si possono trovare singole a partire da 250 euro al mese.
  5. Bovisa: quartiere popolare di stampo operaio, negli ultimi anni ha registrato un forte sviluppo residenziale, forse anche grazie alla sede distaccata del Politecnico. Questo ospita infatti le Scuole di Architettura e di Design, i corsi della Scuola di Ingegneria Industriale e dell’Informazione e, dal 2006, anche la Triennale Bovisa. La zona sta subendo un progressivo incremento degli affitti, che comunque rimangono relativamente bassi (450 euro tutto incluso per una singola).
  6. Washington San Siro: se siete inguaribili trend-setter o tifosi sfegatati, questo è il vostro habitat. Il quartiere è il punto focale dello shopping cittadino, situato fra Via Magenta, corso Vercelli e via Belfiore. Sede di uno degli stadi più grandi d’Italia, i prezzi degli affitti sono molto alti e il gioco non vale la candela, anche in relazione alla copertura della metropolitana. Le sole fermate disponibili sono  Pagano  e Wagner … una singola però arriva a costare 600 euro
  7. Porta Romana: invasa dai “bocconiani” in quanto sede dell’illustre università, è popolata da studenti, come pure ristoranti e attrattive varie. Forse anche per il target a cui è indirizzata, le stanze sono lussuose e costose, soprattutto intorno via Montenero. Il prezzo minimo di una stanza si aggira intorno ai 500 euro.
Hai trovato utili le nostre informazioni? Il prossimo martedì ti spiegheremo come affrontare – con successo – il mondo dei contratti!
 
 
Vi auguro di non trovare coinquilini così... guarda il video!
 

Guarda anche i nostri consigli sugli affitti a Roma:
 
 
 
 
 
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Calo vaccini: gli italiani analfabeti scientifici

Il morbillo e non più la peste alle vostre famiglie? Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un consistente calo dei vaccini, causato da una serie di fattori concomitanti. Tra questi, credenze negative basate sui falsi miti, come quello che portino all’autismo o alla sterilità,  la sfiducia nel sistema sanitario e i costi.
 
Secondo i dati sono scese al di sotto del 95% le vaccinazioni per epatite B, poliomielite, tetano, difterite, accompagnate dalle vaccinazioni contro il morbillo, la parotite e la rosolia che raggiunge una copertura dell’86%, in calo di oltre il 4% in appena un anno. 

Il calo delle vaccinazioni non riguarda però solo i bambini, ma anche gli adulti. Si registra infatti un’immunizzazione contro l’influenza al 13, 6% , che, nel caso degli anziani, tocca addirittura il 50%.

Oggi siamo sottoposti a un vero e proprio bombardamento di informazioni, soprattutto in rete, dove è facile imbattersi in personaggi che si ergono a dottori, se non addirittura detentori della scienza universale. Questi inducono gli utenti più ingenui e suggestionabili a cure fai da te, il più delle volte completamente prive di fondamento, o alla  diagnostica di patologie mortali anche per una semplice influenza.
 
Tuttavia, è necessario fare i conti con la realtà: l’assenza di determinate vaccinazioni sta determinando la ricomparsa di  malattie da tempo dimenticate. Difterite, poliomelite e addirittura il morbillo tornano a uccidere, come nel caso della bimba deceduta a Roma lo scorso anno per sopravvenute complicazioni.
 
L’allarme è stato lanciato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), e confermato dall’Aifa (Associazione italiana del farmaco). È necessario rilanciare campagne di sensibilizzazione, ma soprattutto che le Regioni approvino il piano Nazionale Vaccini. Contestualmente, bisogna lavorare sull’ oggettività e trasparenza nelle procedure, prevedendo sanzioni per gli operatori che sconsigliano i vaccini in età pediatrica. 
 
Uno degli obiettivi del nuovo Piano nazionale, precisa il dott. Ricciardi (presidente ISS) è, appunto, «sostenere, a tutti i livelli, il senso di responsabilità degli operatori sanitari, dipendenti e convenzionati con il Ssn, e la piena adesione alle finalità di tutela della salute collettiva, che si realizzano attraverso i programmi vaccinali, prevedendo adeguati interventi sanzionatori qualora sia identificato un comportamento di inadempienza». Nonostante le credenze popolari infatti, i vaccini hanno salvato circa 2 milioni e mezzo di vite l’anno.
 
 

Il problema principale è quindi la mancanza di una corretta comunicazione. È stato quindi  predisposto un Call Center Nazionale Vaccini e Vaccinazioni ( il numero è 800 56 18 56, disponibile il lunedì dalle 10 alle 18), promosso dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie del Ministero della salute. Il servizio si avvale della collaborazione di esperti in grado di rispondere a qualsiasi dubbio e curiosità. La conoscenza è, già da sola, una delle chiavi più importanti, per allontanare  paure e preoccupazioni.

 
 
Le visite mediche possono anche essere divertenti..Guarda il video:

 
 
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21 grammi by Fedez

Il rapper milanese Fedez ha pubblicato il suo nuovo video! nei negozi dal 9 ottobre

Il rapper “pazzo” Fedez, ha pubblicato il video di 21 grammi, primo singolo, girato interamente a Roma, estratto dal repack di Pop-Hoolista CosoDipinto Edition, nei negozi il 9 ottobre.
 
Amatissimo dai giovani, il rapper l’anno scorso fu accusato di vilipendio e in un’intervista a Chi  afferma che : "La mia musica è analisi e satira sociale. Mi ispira il buon senso. Mi hanno attaccato persino in Parlamento perché ho scritto l’inno del Movimento 5 Stelle. Ma io non faccio scelte ‘furbe." 
 
Se mi fossi schierato con Renzi, ammette, non si sarebbe alzato questo polverone.
Nessuno ha detto niente a Jovanotti quando lo ha fatto, ma se io mi espongo per il Movimento vengo accusato di vilipendio. Renzi sembra rappresentare il nuovo, ma in realtà, rappresenta l’ideologia democristiana che di nuovo non ha nulla.
 
Questo brano  racconta la realtà dei fine settimana dei giovani di oggi esprimendo“trasgressione delle regole e abolizione dei pregiudizi. Egli lo definisce "uno dei più intimi e personali della sua discografia. Ho scritto questo pezzo, un pezzo di me. Il cuore e il fegato per la precisione".
 
I 21 grammi
Sono un omaggio al film-capolavoro di Alejandro González Inárritu e indicano il peso dell’anima che si perde dopo la morte.
 
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