Carnevale vecchio e pazzo...
É in arrivo la più colorata delle feste, gioia dei più piccoli e..stress per i grandi! I bambini fanno a gara a chi si accaparra il costume dell’ idolo del momento, costringendo i poveri genitori a trovare l'agognato oggetto del desiderio ai quattro angoli della città. Tuttavia, chi ci vieta di riciclare stracci e vecchi scampoli che fanno la muffa da mesi in sgabuzzini e armadi? Perciò armatevi di entusiasmo e fantasia e personalizzate i costumi dei bimbi...e perchè no, anche i vostri!
Bottiglie di plastica, cartoni del latte e sacchetti della spazzatura non sono solo scomodi rifiuti, ma il punto di partenza per il vostro Carnevale green. Ecco a voi alcune idee semplici e carine con cui stupire i vostri amici.
Piovra
Molto semplice da realizzare. Bastano otto calzini, una cuffia , bottoni , cintura con grossi buchi e ritagli di altra stoffa bianca o nera. Cucite i bottoni, (preferibilmente grandi e tondi) lungo un lato del calzino come fossero ventose, riempiteli con scampoli e attaccateli alla cintura, così da realizzare i tentacoli. Ritagliate poi due pezzi tondi di stoffa bianca e nera e cuciteli sul cappellino per realizzare gli occhi. E il vostro piccolo sarà un’adorabile baby polipo.
Mini-i-pod
Avete dei bimbi super tecnologici? Allora potranno diventare simpaticissimi i-pod. È sufficiente uno
scatolone, vernice rossa, carta e un pennarello grigio. Avvolgete quindi il vostro pargolo con il cartone, dopo aver pitturato lo scatolo di un rosso sgargiante. Successivamente disegnate logo e tasti dell’I-pod su carta e attaccatelo con colla vinilica alla vostra base.

Mummia
Vecchie strisce di stoffa, garza, o pezzi di vecchie t-shirt è tutto ciò che vi serve. Avvolgete il corpo con gli scampoli e di tanto in tanto cucite la stoffa agi indumenti, ripetendo più volte l’operazione. È meglio coprire occhi naso e bocca con carta igienica ( ovviamente eco) per evitare di soffocare. Un po’ di trucco cianotico, ombretto scuro, camminata zoppicante e il museo egizio vi farà un baffo.
Fantasma
Troppo abusato? Ebbene , il simpatico ectoplasma è il salvagente per le feste dell’ultimo minuto. Un lenzuolo bianco con due buchi all’altezza degli occhi e una palla di carta attaccata al piede e siete pronti per il party.
Cespuglio
Il vostro balcone pullula di foglie secche e rametti portati dal vento? Allora i vostri bimbi potranno diventare dei perfetti cespugli. Ciò che serve è un abito marrone o verde scuro a cui applicare il materiale raccolto e il pargolo potrà mimetizzarsi tranquillamente con il sottobosco. Per un tocco ancora più originale ci si può sbizzarrire con applicazioni di fiori o scoiattoli e uccellini, costruiti con lana o cartone.
Lumaca
Anche per quest’originale costume ciò che serve è della semplice carta da pacchi. Basta arrotolare i fogli a spirale, a formare un guscio a chiocciola. Successivamente, con la colla a caldo, si attaccano bretelle per mettere il guscio sulle spalle. Anche le antenne sono semplicissime da realizzare.É sufficiente arrotolare la stessa carta attorno del fil di ferro e attaccare le antenne a un cerchietto. Potete completare l’opera ponendo sulla sommità delle cornina due palline di polistirolo.
Arlecchino
La maschera più famosa del Carnevale italiano è il simbolo del riciclo creativo. Facile da realizzare, soprattutto se si hanno
molti vecchi tessuti o vestiti da gettare via. Basterà indossare una calzamaglia bianca su cui cucire tanti rombi di stoffa ricavata da indumenti consumati, tovaglie o altro. In alternativa si potranno dipingere tombi colorati direttamente sulla stoffa. Una mascherina e un paio di mocassini neri e il costume sarà perfetto!
molti vecchi tessuti o vestiti da gettare via. Basterà indossare una calzamaglia bianca su cui cucire tanti rombi di stoffa ricavata da indumenti consumati, tovaglie o altro. In alternativa si potranno dipingere tombi colorati direttamente sulla stoffa. Una mascherina e un paio di mocassini neri e il costume sarà perfetto!
Questi sono solo alcuni spunti, ma se scatenate la fantasia si possono realizzare davvero tantissimi costumi. Adesso tocca a voi!
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El Hierro: l’isola spagnola (Canarie), per la produzione di energia, usufruisce di un sistema di impianti idroelettrici e eolici con cinque turbine. Il risultato è una riduzione di gas climalteranti pari a 18.700 tonnellate.
sta investendo sui biocarburanti, frutto della coltivazione di alghe nelle saline dell’isola, business su cui al momento ha il monopolio.
Aruba, mar dei Caraibi, ha un’estensione di 193 km². Conta dieci turbine all’attivo, ma entro fine 2016 arriveranno macchine motrici di ultima generazione per lo sviluppo di un secondo parco eolico. I settanta abitanti dell’isola scozzese di Muck invece, grazie a sei turbine eoliche da 5 kW e 30 kW di pannelli solari , sono indipendenti dalla centrale diesel che da oltre 40 anni forniva energia elettrica all’isola.