Avreste mai pensato che i formaggi fossero un potente antidoto alla criminalità?
Nel centro storico di Roma, tra Prati e i Parioli, la camorra si combatte così. Ebbene sì, le mani sporche della mafia arraffano anche il cibo. Secondo la Coldiretti, in particolare analizzando i dati dell’Osservatorio contro la malavita organizzata in agricoltura, solo a Roma il mercato agroalimentare vale sei miliardi l’anno.
La filiera agroalimentare vale più del traffico di droga. Le mafie impongono il controllo su produzione e distribuzione, in larga parte affidati ad un unico ente; latte, zucchero, farina, ma soprattutto frutta e verdura. Per avere pieno consenso, i clan ricorrono a tutte le tipologie di reato, dall’usura al racket estorsivo quando va bene. Se l’agricoltore non si piega alla loro logica, si passa al furto delle attrezzature fino alla distruzione delle colture.
Si può dire no alle prepotenze della malavita. Il Giusto e il Pulito, mercato della Terra organizzato da Slow Food Roma,
abbraccia la filiera corta che consente di tracciare con trasparenza la provenienza dei prodotti. I cibi arrivano direttamente dal produttore al cittadino, senza passare da mani sbagliate. L’appuntamento è questa domenica alle 10 presso la Casa delle donne, via della Lungara 19. Saranno presenti il presidio Caciofiore e il formaggio preparato con caglio vegetale estratto dal cardo selvatico, l’Azienda Adua con le sue verdure, i legumi del Presidio Potentino, il pane di Veroli di Franco Sanità, l’olio della Sabina, i salumi di Olevano e per finire le ciambelle “ a cancello” di Mentana.
abbraccia la filiera corta che consente di tracciare con trasparenza la provenienza dei prodotti. I cibi arrivano direttamente dal produttore al cittadino, senza passare da mani sbagliate. L’appuntamento è questa domenica alle 10 presso la Casa delle donne, via della Lungara 19. Saranno presenti il presidio Caciofiore e il formaggio preparato con caglio vegetale estratto dal cardo selvatico, l’Azienda Adua con le sue verdure, i legumi del Presidio Potentino, il pane di Veroli di Franco Sanità, l’olio della Sabina, i salumi di Olevano e per finire le ciambelle “ a cancello” di Mentana.
Il gusto di fare il giusto.
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Anche i nostri amici pelosi possono essere green al 100%, se scegliamo di utilizzare wc di origine vegetale. Su un campione di otto milioni di gatti, oltre un milione e mezzo ha bisogno di 220 kg di sabbietta l’anno. Solo in Italia 350mila tonnellate di lettiere raggiungono ogni anno gli impianti per il trattamento dei rifiuti, provocando seri problemi di smaltimento e trasporto ai centri di distribuzione. Questo perché il 95% ha origine minerale: le aziende scavano montagne solo per produrre materiale che andrà, dopo poco, nuovamente gettato nella spazzatura, con impiego massiccio di mezzi pesanti. Per avere un’idea ancora maggiore, ogni anno dalla Spagna giungono 12mila Tir che in un solo viaggio producono 14.837 tonnellate di CO2.
nell’umido o utilizzarla come fertilizzante su orto e giardino. Le qualità agglomeranti della lettiera permettono inoltre di eliminare le palline che si formano. Grazie a un brevetto sul trattamento delle molecole di ammoniaca, elimina anche gli odori sgradevoli. L’acquisto può essere fatto online, sul sito www.greencat.it, con consegna comodamente a domicilio. Cinque confezioni da 6lt costano 45 euro, ma si può richiedere un preventivo per mail o chiamando il numero verde.
Dopo la proposta di diventare sponsor di una squadra di calcio, la più celebre piattaforma di contenuti hard, ha pensato di unire l’utile al dilettevole lanciando una curiosa iniziativa. Ogni duemila visualizzazioni il portale donerà un centesimo di dollaro all’associazione Moclips Cetological Society, impegnata nella tutela delle balene. A prima vista la cifra potrebbe risultare esigua, ma nel 2015 il sito ha toccato quasi 240 milioni di visite quotidiane, corrispondenti a una donazione di 1200 dollari al giorno.