Ritorno al futuro
Cambiare vita per molti significa fare ritorno alle origini, in un processo inverso che sta prendendo sempre più piede.
E, come tanti, anche Arianna Occhipinti, giovane siciliana, ha scelto di fare dietrofront da Milano per lavorare nella sua Vittoria, in provincia di Ragusa.
Nonostante sia un processo ormai frequente, non è mai scontato, dal momento che spesso si tratta di scontrarsi con una mentalità retrograda e poco incline al cambiamento.
Ma, a parte le difficoltà oggettive, è esattamente dal suo paese di origine che Arianna è riuscita a ripartire per produrre un vino di qualità.
Una passione familiare
L’incontro con il vino avviene per caso. Lo zio lavorava già nel mondo dell’enologia e le fa assaporare questo mondo fin da piccola. «Mi ha sempre sorpreso la gioia nel vedere le persone che ruotano attorno al mondo del vino. Facevano affari ridendo, intorno a un bicchiere».
Quando decide di partire per Milano, non è ancora cosciente delle potenzialità di quei territori ma avverte solo il desiderio di allontanarsi.
A poco a poco, proseguendo gli studi, si risveglia in lei il desiderio di tornare. Così nel 2004 affitta una vigna nella contrada di Fossa di lupo e da allora non si è più fermata.
Negli anni ha messo in piedi circa 32 ettari di vigneto, con alberi da frutto, olive, grano tumminia e un orto che ha permesso di instaurare una collaborazione anche con la ristorazione locale.
All’inizio non è stato semplice, essere giovane e donna (ahimè) non le ha permesso di avere uno scambio immediato con le realtà locali.
Produrre nel rispetto della natura
Arianna ha comunque cercato di unire nel tempo tradizione einnovazione, evitando alcuni dei processi della modernizzazione agricola e nello stesso tempo recuperando pratiche antiche.
«Il mio è stato un percorso individuale, oggi rifarei tutto, ma ho impiegato dieci anni prima di farmi riconoscere insieme a tanta passione e caparbietà .Il lavoro dell’agricoltore non è togliere, ma restituire qualcosa alla terra, quell’equilibrio che si crea spontaneamente. Lo studio all’università non bastava per abbracciare questo approccio, così mi sono avvicinata all’agricoltura biodinamica e naturale. Il mio vino racconta di questi territori, delle caratteristiche climatiche, pedologiche e umane, di questo calcare, delle sabbie rosse e dei venti di scirocco e provenzale che spesso soffiano da queste parti» ha dichiarato Arianna durante un'intervista a l'Italia che cambia.
Nella sua azienda agricola infatti non utilizza un sistema di irrigazione. Sono le radici stesse delle colture che vanno in profondità e assorbono tutto ciò di cui hanno bisogno, nel pieno rispetto del terreno e del suolo.
Tra le varietà autoctone spicca il Nero d’Avola e il Frappato tra i rossi, lo Zibibbo, l’Albanello, il Grillo, se si vuole un gusto più austero, tra i bianchi.
Oggi l’azienda conta ben 25 collaboratori. «È un luogo bello e sano, dove oltre ai vini buoni riusciamo a vivere bene. È stata la parte più difficile, ma anche la più bella. Il rapporto con gli altri è sempre un’opportunità di scambio. Qui ho accolto ragazzi meravigliosi che vengono per stage, altri che passano per imparare e iniziare un percorso simile. Spero che questo luogo abbia un futuro anche dopo di me, o perché ci saranno i miei figli o perché qualcuno se ne prenderà cura. La forza di una squadra è anche questo».

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Parmigiana, polpette, pasta al forno della nonna. A portare in giro per il Nord America i piatti della cucina siciliana ci ha pensato
L’azienda porta il nome della mamma e l’idea decisiva arriva proprio durante la prima ondata di Covid-19. Fortunatamente in Florida c’erano sì limitazioni ma, dopo un primo periodo, non erano estremamente restrittive, soprattutto se ci si riuniva all’esterno, con un massimo di sei persone alla volta.
Peraltro, in America tantissime persone hanno origini italiane e ricercano sapori che li riportino alle radici. Radici che Roberta, dal canto suo, non ha mai abbandonato, anche professionalmente. «Abbiamo creato un’identità aziendale partendo da zero e lo abbiamo fatto con il supporto di professionisti messinesi. Dal logo al posizionamento ai social, è tutto made in Messina. Lo studio SUM communication&marketing ci ha seguito sin dall’inizio, ed è così ancora oggi» ha rivelato Roberta a Tempo Stretto, giornale locale messinese. 
Nella filosofia del mollo tutto, non c’è solo chi cambia vita per trasferirsi in un appartamento o una casa dall’altra parte del mondo.
Daniela, che non è mai stata un tipo da crogiolarsi con le mani in mano e, individuata tale forte esigenza, lascia il lavoro e sale a bordo del suo camper con Spritz, il fedele cagnolino, con l’intenzione di non tornare indietro.
Una delle osservazioni che vengono fatte più spesso è come guadagnare se si sceglie di vivere in movimento. Chiaramente il costo più alto riguarda la benzina.