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Plastica in cambio di coupon? Ci pensa Garby

Il riciclo non è un’attività fine a sé stessa, anzi.

GarbyRappresenta un modello economico, necessario e redditizio. Non solo recuperando i rifiuti possiamo dare il nostro contributo al miglioramento delle condizioni ambientali, ma tecnologie e strategie innovative favoriscono progresso e creazione di nuovi posti di lavoro.
Garby rappresenta una delle principali realtà italiane ed europee nel mercato della raccolta differenziata . Il suo successo nasce dall’efficienza del sistema a filiera, modello operativo che ha dato vita a un vasto network, basato su concessionari ed eco-compattatori.
 

Cosa sono? 

Contenitori per la raccolta differenziata capaci di compattare plastica, bottiglie in Pet e alluminio, riducendone il volume dell’80%.  Gli eco-compattatori sono stati installati presso aree pubbliche, scuole, musei, teatri e aziende private. All’interno del contenitore è stata predisposta un’area apposita per i tappi di plastica, che vengono riutilizzati soprattutto per gli oggetti di uso comune. 

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Come funzionano

ecocompattatore

Gli eco-compattatori stanno riscontrando grosso successo grazie al rilascio di eco-punti. Una volta inserito il materiale di riciclo all’interno del marchingegno, quest’ultimo rilascia, in base alla quantità di plastica inserita, coupon spendibili in tutti gli esercizi commerciali che aderiscono al circuito di eco-marketing
 
Ultimamente sono stati installati eco-compattatori  in due supermercati di Roma e provincia. Il primo è il Todis di via Conte di Carmagnola 55 e il secondo si trova in via Palombarese di Sant’Angelo Romano. La promozione prevede la conversione di ciascuna bottiglia o flacone in 5 centesimi di euro. Gli sconti sono cumulabili e non hanno limiti massimi ma solo minimi ( ad esempio per 20 bottiglie si ottiene un euro di sconto spendibile su un minimo di 20 euro di spesa).
 
Non solo Todis, ma anche Sisa, Conad,  PrestoFresco, San Benedetto, Simply, Despar e Decò e Q8 stanno aderendo al progetto eco-point, nonché  numerosi comuni italiani. Addirittura il tour operator Viva Vacanze trasforma i vostri punti in pacchetti viaggio
 
filiera_garbyL’accumulo di eco-point può essere facilitato attraverso la Garbycard. Le aziende private possono scegliere di creare offerte particolari da spendere presso i punti aderenti, mentre le amministrazioni pubbliche prevedono sconti sulla tassa rifiuti in funzione dei punti accumulati. La lista delle attività dove si possono sfruttare gli eco-point si trova sul sito www.Garby.it ed è costantemente aggiornata. È presente inoltre un’area dedicata ai possessori della tessera, dove si può verificare in ogni momento la quantità di punti accumulati. 
 
Ogni associato all’eco-network è libero di assegnare alla propria promozione il valore commerciale più opportuno, modificando l’offerta quando lo ritiene utile. L’eco-marketing aiuta a dare una buona immagine dell’azienda e fidelizzare il cliente.
 

Disattiva per: inglese

Garby funziona!
In qualsiasi punto Garby siano stati installati gli eco-compattatori,  gli effetti sono stati positivi al 100%. La dott.ssa Francesca Pacilli, titolare del supermercato Todis di Roma, afferma: «Grazie agli incentivi siamo convinti di stimolare questa speciale raccolta  differenziata, una pratica poco comune tra i cittadini di  Roma. Il problema dei rifiuti della nostra capitale è grave, e solo attraverso iniziative come queste  si può iniziare a risolverlo». 
 
Irene
 
 
 

 

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Caffè equo-solidale, perchè dovremmo comprarlo

Il caffè è il motore delle nostre giornate. 
Tutti ci svegliamo con il pensiero alla magica bevanda. Quotidianamente in tutto il mondo se ne bevono quattro miliardi di tazzine. Pochi però si chiedono cosa ci sia davvero dietro quei chicchi. 
 
Le piantagioni e i pesticidi
Una ricerca fatta dai giornalisti indipendenti del Danwatch ha messo in luce come in realtà esista un forte uso di pesticidi tossici che mette a rischio consumatori e lavoratori. L’uso smodato di sostanze nocive sta decimando i lavoratori nelle piantagioni di caffè. Il principale responsabile di questa morìa è il terbufos, insetticida vietato in Europa ma non in Brasile. Questo prodotto può uccidere anche solo attraverso un minimo contatto con la pelle. Se viene inalato si possono manifestare disordini visivi,  vertigini, vomito, difficoltà di respirazione e perdita di coscienza. 
 
I caporali non si curano affatto di fornire ai propri dipendenti adeguate protezioni. «Non mi hanno mai insegnato come fare, il padrone mi ha detto “Qui c’è lo spray e qui c’è il prodotto, vai e spruzzalo”» racconta Ronaldo Vicente Antonio. L’uomo indossava vestiti normali, a volte anche gli stessi per tre giorni di fila, una mascherina di carta e guanti di gomma come quelli per lavare i piatti; a volte se li toglieva per pulire la pompa e tutto il pesticida gli finiva sulle mani. Oggi ha difficoltà a camminare ed eseguire i più piccoli gesti. 
 
Se questo è lavoro
Dire che le condizioni igieniche sono carenti è sicuramente un eufemismo. Ma la sanità non è certo l’unico elemento a mancare. I lavoratori dell’industria del caffè sono privi di contratto e non hanno alcun diritto. 
«Il problema più grande è che quasi la metà dei braccianti nelle piantagioni di caffè non essendo regolarizzata perde i benefici sociali» spiega Jorge Ferreira dos Santos Filho, coordinatore del movimento sociale Adere (Articulação dos Empregados Rurais de Minas Gerais). Malattia e ferie retribuite, pensione e sussidio di disoccupazione sono un sogno per chi lavora nelle piantagioni brasiliane. Purtroppo però faticare senza contratto è molto più appetibile dal punto di vista economico. I padroni delle piantagioni offrono un salario più alto rispetto ad altre attività e i lavoratori, magari costretti da debiti, accettano senza rendersi conto di quanto si rendano vulnerabili.
 
Dal momento che il Brasile è il primo produttore mondiale di caffè, è molto probabile che la polvere che mettiamo nella moka ogni mattina sia frutto di crudeltà e schiavismo. Le grandi industrie (fra cui la Nestlè) possiedono il 40% del mercato globale del caffè con marchi noti come Nescafè, Nespresso e Dolce Gusto
 
Lavorare 14 ore al giorno, ingaggiati a giorno, senza paga fissa ma stabilita base a quanti sacchi si riescono a riempire (3/5 dollari per circa 60 litri). Il prezzo del caffè sale successivamente attraverso i vari intermediari ( esportatori, importatori e grandi industrie)  fino ad arrivare a quello che troviamo sugli scaffali dei supermercati. Meno del 2% del prezzo al consumatore va a chi ha raccolto i chicchi. Peraltro, le condizioni abitative sono altrettanto precarie: nessun accesso all’acqua corrente. Così spesso i lavoratori costretti a bere dalla stessa fonte delle mucche.
 
Comprare caffè equosolidale
I modi per combattere tali ingiustizie ci sono. Numerosi i presidi slow food dedicati al caffè (São Tomé, Príncipe, Luwero), che viene importato in Italia grazie al lavoro dell’impresa sociale Equoqui. Altre marche comunque sfruttano la filiera equo-solidale: Alce Nero, Haiti, Chicco d’oro, Ciellini, nonché le linee bio di molti supermercati. Basta fare attenzione alla dicitura fair trade.
 
E il caffè avrà un altro gusto. 
 
(Grazie a Slow food per i dati)
 
 
 
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Anche a tavola, ditelo con i fiori

Rose, margherite e gerani non sono soltanto splendidi ornamenti per i nostri balconi.
Oltre a profumare e ravvivare i giardini, sono ottimi ingredienti per menu succulenti e originali. Spesso ci scervelliamo per creare ricette diverse. Risultato? Sempre la solita insalata di pomodori!
 
 I fiori invece sono inusuali e, nella maggioranza dei casi...a costo zero! Ecco a voi un menu completo di pietanze per stupire amici e parenti o per un’occasione speciale con il vostro partner. Prima di cominciare una premessa importante: i fiori sono assimilabili ai funghi. Esistono molte varietà commestibili ma altrettante velenose e tossiche. Quindi sempre meglio raccoglierli in luoghi lontani da fonti di inquinamento, assicurandosi che non siano trattati con pesticidi.È consigliabile lavarli bene prima di cominciare a cucinare.
 
FRITTELLE DI ROSE
 
La rosa, oltre a essere il fiore degli innamorati, è un ottimo digestivo e ha proprietà lenitive. Perché allora non sperimentare queste fantastiche frittelle?
 
Mettere quattro cucchiai di petali di rose in un bicchiere di birra chiara per circa venti minuti. Nel frattempo preparare una pastella con mezzo bicchiere di birra, 100grammi di farina e 30 gr di mandorle polverizzate, un pizzico di sale , uno di pepe, uno di paprika e un pizzico di lievito per pizza. Fare poi riposare il composto in un luogo tiepido e ben chiuso per circa mezz’ora. Riscaldare abbondante olio di semi in padella e scolare i petali di rosa dalla birra, tuffandoli nella pastella precedentemente preparata. Buttare poi un po’ di composto in padella e aspettare che diventi dorato su tutti i lati. Servire calde!
 
RAVIOLI AL FORMAGGIO E GERANIO BIANCO
 
Un piatto delicato ed elegante. Il geranio è noto per le sue proprietà curative ed è anche un ottimo riequilibrante per il sistema nervoso. Ecco a voi un originale primo piatto per le serate estive.
 
Spezzettare i fiori di geranio, sciogliere il burro in una pentola con la salvia, aggiungere i fiori e dopo un minuto due cucchiai di panna. Cucinare i ravioli al formaggio, scolarli e saltarli con il condimento precedentemente preparato. Usare un paio di petali per decorare. 
 
POLLO DORATO CON PRUGNE E FIORI DI ACACIA
 
L’acacia è un ottimo anti-infiammatorio e antisettico. Provate quest’interessante associazione con il pollo. Fare rinvenire le prugne in acqua tiepida e farle cuocere insieme a cannella miele e un grappolo di fiori d’acacia. Rosolare poi la cipolla con l’olio in un tegame , unire le cosce di pollo e farle dorare. Aggiungere sale, pepe, zafferano e coprire d’acqua a metà. Una volta cotto, versare sopra la salsa di prugne e guarnire ogni coscia con un grappolo di fiori d’acacia. 
 
INSALATA DI MARGHERITE
 
Facilissima da preparare. La margherita è uno dei fiori più comuni; lo possiamo trovare ovunque durante una bella passeggiata in campagna. Ben pochi sanno però che ha ottime proprietà disinfettanti e lassative. 
 
Per questa ricetta occorrono 300 grammi di rughetta e due abbondanti manciate di petali di margherita, una scatoletta di mais e una fetta di pane casereccio. Lavare la rughetta e ravvivare i petali di margherita in una ciotolina di acqua fresca, poi scolare e lasciare asciugare. Tagliare a dadini la fetta di pane casereccio, mettere l’olio di oliva a scaldare in una padella e buttarvi i pezzetti di pane fin quando non diventano dorati. 
 
Prendere poi un’insalatiera e versare rughetta, mais, dadini di pane fritto e petali di margherita e condire tutto con olio extra vergine di oliva, sale e un filo di aceto balsamico. 
 
TORTA CON INFUSO AI FIORI DI TIGLIO
 
Il tiglio è considerato un simbolo di femminilità e ha molte proprietà antiossidanti, emollienti e rilassanti. Per preparare questo dolce particolare bastano 50 grammi di fiori secchi in una ciotola con acqua calda lasciati riposare per dieci minuti. Filtrare poi l’acqua con un colino e lasciarla raffreddare.
 
Mettere in ammollo mirtilli, farina di manitoba, farina di grano saraceno, farina di mandorle e zucchero in una ciotola capiente. Aggiungere la tisana di tiglio a poco a poco fino ad ottenere un composto omogeneo. Incorporare il miele di tiglio nel composto  mescolandolo con una frusta. Unire l’olio di mais e continuare a mescolare aggiungendo due terzi di mirtilli lasciati in ammollo. Versare poi il composto in una tortiera precedentemente oliata e infarinata . Guarnire con i mirtilli restanti e infornare a 180 gradi per 20/25 minuti. Togliere dalla tortiera e cospargerla con zucchero a velo.
 
Questo è solo un esempio di menu, ma c'è davvero da sbizzarrirsi a trovare ricette in giro per il web. E voi? Avete suggerimenti? Scrivetecelo nei commenti!
 
Buon appetito!
 
 Irene Caltabiano
 
 
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