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Feedback, non chiamateli rifiuti

L'ennesimo esperimento riuscito contro lo spreco alimentare.
                
 
La Grande Mela, con il festival Feedback-feeding the 5000 NYC, ha ottenuto un successo straordinario. Migliaia di persone hanno mangiato gratis con cibo che altrimenti sarebbe finito nella spazzatura. Altri 5000 pasti sono poi stati destinati nelle mense per aiutare i bisognosi.
 
             
 
Il festival si è svolto all'insegna della sensibilizzazione al tema dello spreco di cibo, con un fitto programma di eventi. Obiettivo? Far comprendere che, con tutto ciò che finisce nel cestino, potrebbero essere sfamate un gran numero di persone. Gli ingredienti utilizzati corrispondevano infatti al surplus della grande distribuzione; ad esempio, sono stati offerti biscotti preparati con farina di mandorle come prodotto di scarto della produzione; un gruppo di chef ha organizzato dimostrazioni per recuperare cibo che rischiava di essere gettato dai supermercati.
 
Altre manifestazioni di questo tipo stanno prendendo piede in tutto il  mondo. Alcuni sono già stati organizzati con successo a Parigi ed Amsterdam. Pare che il mondo stia diventando sempre più sensibile a determinati argomenti, prova ne siano iniziative come i frigoriferi  solidali o le tante app contro lo spreco di cibo. Spesso sarebbe sufficiente essere informati per capire che certi ingredienti possono tranquillamente essere riutilizzati, nelle insalate, nelle minestre, per aromatizzare altri cibi.
 
La speranza è che soprattutto le grandi catene creino contatti proficui e filiere solidali per evitare questo schiaffo alla povertà.
 
 
 
 
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La carne rossa? Cuocila in lavastoviglie

Se ne sta lì, zitta e buona ad assolvere il suo compito: lavare i piatti.

barattoli-lavastoviglieMa avete mai pensato a dare alla vostra lavastoviglie un compito diverso? Ad esempio... cuocere la carne?

Abbiamo scoperto che per cucinare un filetto a regola d'arte non sempre è necessario passare da forno o padella. Provare per credere!

La cottura in lavastoglie non è altro che una preparazione a bassa temperatura, spesso utilizzata dagli chef. Non solo è anti-spreco, perchè ottimizza consumi di acqua ed energia elettrica, ma è anche una tecnica  che consente risultati succulenti, se non migliori, rispetto a quelli tradizionali. L'accortezza da prendere è una sola: usare contenitori a chiusura ermetica, o, in alternativa, vasetti di vetro per conserve.

Cinque buoni motivi per cuocere la carne in lavastoviglie

Ormai è risaputo che la carne rossa andrebbe mangiata il meno possibile a causa del suo alto impatto ambientale. Tuttavia una volta a settimana è consentita e usare il metodo lavastoviglie renderà la concessione ancora più godereccia!

Avete dubbi? Usate gli amici come cavie e rivelate solo alla fine l'originale cottura. Ecco a voi cinque motivi per cui dovreste sperimentare:

1) Le carni rosse, cotte a bassa temperatura, sono molto tenere e non perdono gusto e aroma.

2) Rispetto ad altre tecniche ( cottura in padella o al forno) c'è una formazione minore di composti tossici.

3) Cuocere mentre si lavano i piatti  ottimizza i consumi di acqua ed energia elettrica. Inoltre il metodo lavastoviglie  “allunga” la vita delle carni, aumentandone la conservabilità.

4) Questa tecnica consente di cuocere i cibi in anticipo, facendo due cose contemporaneamente. Se si imposta la lavastoviglie  prima di uscire, una volta rientrati avrete  la cena pronta! Guadagnerete così due ore al giorno da dedicare alle vostre passioni.

5) Facilità:  il metodo a prova di tutti e i risultati  farebbero impallidire Carlo Cracco.

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Volete provare? Ecco cosa vi serve!
  • Un sacchetto per la cottura sottovuoto
  • 1 spicchio d'aglio
  • un rametto di rosmarino
  • olio
  • sale e pepe

1.  Sbucciate l’aglio e strofinateci la carne, spennellatela con un filo d’olio e salate leggermente

2. Mettete carne, aglio e rosmarino nel sacchetto sottovuoto

3. Disponete in lavastoviglie in mezzo ai piatti sporchi sfruttando angoli e spazi liberi

4. Inserite il detersivo e avviate il lavaggio ECO (50-55° per 3 ore)

5. Se gustate  la carne immediatamente, toglietela dal sacchetto e fate caramellare la superficie per pochi istanti su una piastra rovente leggermente unta. Quando sarà dorata in modo omogeneo, affettate e servite. Se non la mangiate subito, conservatela in frigo. 

6. Per servire potete anche raccogliere il liquido di cottura che si sarà raccolto nel sacchetto e servirlo come salsa di accompagnamento .

E la vostra lavastoviglie non morirà di noia.

Irene Caltabiano

 
 

 

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Messina: perchè una funivia e non un ponte sullo Stretto

Sospesi a 70 metri dal mare, con un panorama mozzafiato.
È stata definita una metropolitana leggera ma in realtà  è una funivia, che partirebbe dalla stazione marittima di Messina per arrivare all’aeroporto di Reggio Calabria. Tempo? 15 minuti. 
 
Il ponte sullo Stretto sembra già un’idea superata. Gli ingegneri Achille Baratta e Massimo Majowiecki, professionisti con alle spalle dieci anni di carriera, hanno presentato il progetto il 10 maggio a Milano. I due hanno già firmato importanti opere come la copertura dello stadio Olimpico di Roma, lo Juventus Stadium , il Decumano Cardo dell’Expo 2015
 
La funivia sfrutterebbe i due enormi piloni dell’elettrodotto dell’Enel, ad oggi abbandonati e inutilizzati, a parte qualche visita turistica per osservare il panorama. Dalla stazione di Messina, otto tratti interessano direttamente il mare, altri costeggiano la riviera  utilizzando percorsi stradali.  Lato Calabria, dopo un primo tratto di raccordo, tutto si svolgerà utilizzando le aree dell’autostrada fino all’aeroporto di Reggio. Un totale di 37, 6 km di percorso: 13, 5 km in Sicilia, 3,5 sul mare e 19,6 in Calabria.  Quaranta fermate per collegare Messina, Reggio e Villa San Giovanni. 
 
Perché la funivia e non il ponte
I COSTI
 
La funivia costerebbe il 10% in meno rispetto al ponte ( 850 milioni contro più di un miliardo di euro). Gli stessi progettisti ammettono che l’opera potrebbe servire più come richiamo per i visitatori  che come vero e proprio sistema di trasporto tra due sponde. Ma volete mettere l’attrattiva turistica e l'incremento dell'economia locale? 
 
LA LOTTA ALLA CRIMINALITÁ ORGANIZZATA
 
Il progetto permetterebbe di mettere sotto scacco gli interessi di mafia e 'ndrangheta. L’obiettivo è approfittare di pieghe e possibilità che offre il nuovo Codice degli Appalti, consentendo la realizzazione di opere in lotti funzionali. Ciò permette  a piccole imprese  e professionisti locali di dirigere i lavori in modo coordinato. 
 
I VINCOLI PAESAGGISTICI
 
La fattibilità e i guadagni legati al ponte sono nulla se messi a confronto con lo straordinario valore paesaggistico dell'area, ampiamente vincolata e severamente tutelata dall’Unione Europea. Il ponte sarebbe ricaduto interamente nell’area di due ZPS – Zone di Protezione Speciale (“Costa Viola”, in Calabria e dei “Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennammare e Area marina dello Stretto”, in Sicilia) e avrebbe interferito in entrambe le regioni con undici siti di interesse comunitario. La funivia sarebbe un’opera unica al mondo, una struttura senza precedenti progettuali. 
 
IL RISPARMIO DI TEMPO
 
Sicuramente essere collegati grazie ad un ponte consentirebbe di arrivare in Calabria in pochi minuti, ma non con la stessa sicurezza tecnica. Ricordiamo che Messina si trova in una delle aree a più alto rischio di terremoti del Mediterraneo. E costruire un ponte più lungo di quello di Brooklyn  in zona sismica non  è un'impresa facile. 
 
 
 
 
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