Minigonna, leggings o tuta fa lo stesso…

Non sono sicuramente serviti i fatti di Colonia a far scaturire discussioni riguardo l’abbigliamento adeguato della donna fuori casa, diciamo che è un argomento che bene o male ha sempre fatto discutere donne con uomini e genitori con figlie.
 
Christen Brandt
Americana e non russa di Mosca, Pennsylvania,  ormai residente a NYC, non è stato l’abito a provocare i complimenti insistenti di un passante nella metropolitana della Trentaquattresima Strada.
 
La Storia
Questa mattina ero vestita come in foto. Camminavo tranquilla nella metropolita della Trentaquattresima Strada, quando ad un tratto un uomo è passato dicendo “Cavolo, che gambe che hai!”. 
Io ovviamente l’ho ignorato proseguendo per la mia strada, mentre lui ha iniziato a seguirmi avvicinandosi sempre di più, nonostante io cercavo di accelerare il passo per pedinarlo. 
Mi ascolti dolcezza? Ti ho detto che hai delle belle gambe e ti ringrazio per questo!
 
È stato il “Ti ringrazio” che mi ha lasciata stupefatta, non tanto il complimento in sé. 
Nonostante il fatto che i miei 5 cm di gambe fossero coperte da un paio di leggings, quell’uomo era convinto che le mie gambe fossero lì  in esclusiva per lui, impacchettate dentro a dei collant marroni, che le mie gambe esistessero nel mondo solo ed esclusivamente per essere apprezzate da lui. 
 
Ricordatevi questa foto
La prossima volta che vi chiedete se la vostra gonna possa o meno essere troppo corta, o la prossima volta che intimate a vostra figlia di cambiarsi d’abito, ricordatevi questa foto!
Sono vestita con un fottuto Parka e degli stivali, ma questo sembra non importare.
 
Questa foto postata su Facebook ha fatto il giro del mondo provocando moltissimi dibattiti. 
Sicuramente non è da giustificare un abito volgare che metta a nudo le proprie forme, ma non è nemmeno giustificabile un commento del genere. Io personalmente non ne voglio fare una questione femminista, per quanto mi riguarda è semplicemente un discorso di ritorno ad uno stato primitivo che colpisce indistintamente uomini e donne…ultimamente soprattutto le donne! 
 
Istinto primitivo
Emma Goldman, negli anni ’40, nell’ultimo capitolo di un saggio intitolato “Femminismo & Anarchia” parlava della vittoria delle donne per la loro emancipazione, ma sosteneva anche che nel futuro (nostro presente) le donne sarebbero arrivate a guidare grandi automobili con superbia e sentimento di superiorità rispetto all’uomo. Detto fatto. 
 
Ciò dimostra che la causa di un commento sgradevole ad una donna è la stessa identica causa di un insulto di una donna al semaforo alla guida del SUV del marito: l’istinto primitivo, la prepotenza.
 
(Youtuber per caso)
 
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