Happiness on the road
Si può mettere il buonumore su due ruote e condividerlo nel modo più rapido possibile, di città in città, di km in km? Secondo Marco Sacchelli, creatore di Happiness on the road, assolutamente sì.
Classe '93, laureato in scienze psicologiche e con un Master sulla diffusione del pensiero positivo, il giovane fortemarmino ha creato una libreria itinerante che viaggia per l’Italia.
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Fin qui niente di particolarmente nuovo. Ma ciò che spesso fa breccia è saper mettere in un progetto il proprio vissuto, quel tocco personale che rende un’idea vincente e consente di trasmetterla agli altri con naturalezza ed entusiasmo.
Ogni cosa parte...dal capitolo zero
La creazione di Happiness on the road è frutto di riflessioni, chiacchierate in libertà, birre e...viaggi. Percorsi alla scoperta di sé stessi, tra la misteriosa Granada, la luminosa Lisbona, i pub di Dublino e i colori di Laos e Thailandia. Marco infatti, dopo la laurea percorre il mondo in lungo e in largo, in attesa di scoprire la sua vera vocazione.
«Sentivo la necessità di iniziare un percorso mio che meglio potesse rappresentarmi. Sono un lettore, sogno di scrivere e ho sempre codificato il mondo attraverso le parole. Volevo portare le storie in modo diverso, parlando del potere che hanno».
Così inizialmente nasce Chapter Zero, blog sul benessere personale e la felicità. Ma non bastava. Marco voleva un contatto più diretto, qualcosa che trascendesse dal virtuale diventando reale e tangibile. Perciò ecco la scintilla per la creazione di Happiness on the road, l’ape car più felice che ci sia.
Qui ed ora
«Ho iniziato andando nelle piazze, agli eventi di paese, nei parchi giochi portando i libri e organizzando laboratori di felicità. Condividevo tecniche ed esercizi studiati a proposito della Gentilezza, Gratitudine, Meditazione o Emozioni».
La risposta è stata immediata e numerosa. Chi interessato ai libri, chi alle conferenze, chi ai workshops, la felicità è un argomento che stimola i pensieri e le rivelazioni più profonde delle persone.
«Non ho la pretesa di insegnare nulla, solo di condividere un messaggio. Che la felicità è possibile e appartiene solo a noi, che è necessario smettere di cercarla, ma riaprirsi ad essa esplorando la bellezza del presente».
Due mondi che si incontrano

I libri si fanno dunque veicolo e strumento di comprensione. Molto prima dei film e delle serie tv, quell'insieme di paginerilegate erano la via di accesso privilegiata ad altri mondi, punti di vista differenti, strumento di immedesimazione, evasione, empatia.
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I romanzi, i saggi, i racconti ci aiutano dai tempi dell’invenzione della carta stampata a sentirci meno soli e vivere numerose esistenze, rimanendo la forma più privata di esplorazione di sé stessi e condivisione di sentimenti universali.
Felicità nelle scuole
Da Happiness on the road sono nati progetti paralleli quali L’elettrocardiogramma della felicità, dedicato esclusivamente ai bambini: esercizi sulle emozioni, la consapevolezza e la capacità di restare calmi, vivere il presente ed essere grati.
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«Sono andato già in diverse scuole d’Italia e ho avuto la possibilità di portare quello in cui credo nelle classi, condividere pensieri sulla felicità con insegnanti e bambini che, se solo gli dai un po’ di fiducia, ti ripagano con parole di meraviglia».
Un'idea semplice ma potente. Sono le persone che hanno la forza di credere nei propri sogni che alla fine creano le grandi rivoluzioni. In primis quelle che regalano nuovi occhi e sguardi sulle cose.

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Vi è mai capitato di pensare “oggi non ho voglia di stare in ufficio oppure costretto tra le quattro mura dell'appartamento”? O magari volete studiare in gruppo o organizzare un meeting professionale e non disponete di uno spazio dove poter discutere in tranquillità.
A quanto pare avere pochi spazi di co-working a disposizione è un problema non solo nostrano. A parte negli Stati Uniti, dove in catene come Starbucks è un'abitudine piuttosto diffusa, in Europa esistono davvero pochi locali dove si possa lavorare senza l'ansia di dover per forza consumare a ruota.
In patria natìa l’iniziativa ha ottenuto molto successo e la cosa sembra piacere molto anche ai londinesi. Dentro questa sorta di caffè-ufficio a tempo si convive come se si fosse in presenza di coinquilini. Finora è andato tutto a meraviglia; anzi, a volte la gente si sente così tanto a suo agio che lava persino i piatti senza che nessuno glielo chieda.
E con lei essenzialmente tre cose: il risveglio dei sensi, l'allergia ai polllini e ( udite, udite) l'
Tranquilli, non mi sono reincarnata nella bionda Jill Cooper, somma esponente del nazi fitness. Era un preambolo per dire che a volte, anche con tutta la buona volontà, è davvero difficile riuscire a gestire quell'equilibrio di grammi, calorie e cucchiaini di olio e di zucchero. Soprattutto se svolgi un tipo di vita per cui pensare al cucchiaino di zucchero è l'ultima delle tue preoccupazioni.
Una piattaforma dove è possibile prenotare e farsi consegnare piatti dietetici a domicilio. La fondatrice, Anna Zocco, insieme al socio Alessandro Costa, hanno letteralmente rivoluzionato il settore del food a domicilio, con la proposta di menu personalizzati e ricette calibrate per rispondere alle diverse esigenze alimentari (comprese quelle di
«I nostri piatti sono ipocalorici, bilanciati e appetibili: volevamo una dieta senza troppi sacrifici. Tre semplici opzioni: menu mediterraneo, vegetariano o detox, oppure si può optare per un menu personalizzato; in questo caso l’utente viene contattato da un nutrizionista».
Dopo aver compilato un piccolo modulo si sceglie un piano giornaliero o settimanale e si decide orario e luogo di consegna. Ogni giorno il cliente riceverà dunque una borsa termica con colazione, pranzo, spuntino e cena, con piatti quotidianamente freschi.
metodo di cucina per ottenere piatti ipocalorici ma anche gustosi, un centro cucina che fosse disponibile a preparare i menu, un programmatore per costruire il sito e tutto il sistema informatico».