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Francesco, socchiudi quella porta

Colpa del ponte di quattro giorni o di terrorismo dilagante? Difficile dirlo. 
 
Numeri e immagini però parlano chiaro. I pellegrini accorsi ieri per l’apertura del Giubileo sono poco più di 50.000 e negli spazi vuoti di Piazza San Pietro aleggia il fantasma della paura di attacchi, che solo i fedeli più coraggiosi hanno affrontato. Mani di poliziotti tastano tasche di cappotti, scrutano all’interno di borse, al massimo sequestrano un  paio di borracce. Le operazioni si svolgono fortunatamente con tranquillità e efficienza, qualità rare per la Capitale. I pellegrini hanno avuto la santa pazienza ( è proprio il caso di dirlo)  di sottoporsi a controlli che richiedevano anche più di un’ora di accertamenti.
 
È il primo Giubileo di Papa Francesco, che, con l’invito a superare  timore e diffidenza, sperava forse in maggiore partecipazione. Il prefetto Franco Gabrielli non crede al  flop, definizione con la quale molte testate hanno definito l’apertura dell’Anno Santo. «  Erano numeri che ci aspettavamo. Ci rifaremo a Pasqua ». Nessuna criticità per il momento, a parte il pittoresco aneddoto di tre rumeni che si fingono poliziotti per derubare pellegrini. L’allerta però rimane alta. Si dà il via al Giubileo tematico: la  misericordia sarà infatti argomento principale, come ha più volte tenuto a sottolineare Bergoglio. L’obiettivo è richiamare la Chiesa alla sua missione pastorale, e, oggi più che mai, superare attriti con altre religioni come ebraismo e Islam.
 
Strategia mediatica sbagliata, influenza di recenti fatti parigini o  semplicemente maggiore interesse a sentirsi pieni di cibo piuttosto che di spirito nel weekend iniziale dell’Anno Santo? La gente non ha più voglia di credere al Dio del massacro, che abbandona bambini a morire su spiagge lontane o che lascia che ragazzi uccidano centinaia di loro simili? Se il Signore permette tali crudeltà, che me ne faccio del perdono di peccatucci quotidiani? 
 
 È difficile essere testimoni di cristianità in un mondo come il nostro in cui accoglienza e ascolto sembrano passati fuori moda. Un pianeta in cui c’è poco ”giubilo”  e si è cattolici a seconda di come tira il vento. Credere significa nascondersi dietro un dito e indorare la realtà con la pillola di buoni sentimenti? O avere il coraggio di affidarsi a dogmi vecchi come Abramo e lontani dalla complessità della nostra società?
 
Credo sia l’insieme di suddetti  elementi a determinare poca affluenza all’ avvio dell’Anno della Misericordia . Tuttavia c’è ancora tempo per dimostrare che il Giubileo sia straordinario come l’ha pensato il nostro Pontefice, tornando al suo significato più antico: appianare le disuguaglianze. E per farlo ogni Chiesa deve diventare veicolo di misericordia, anche quella della periferia più recondita del mondo.  
 
Caro Francesco, dacci tempo per riflettere e capire da che parte stare. Forse non è troppo tardi per infilare un piede nella Porta Santa.
 
 
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Sedurre ai tempi di Whatsapp

Un apostrofo blu fra le parole off e online

Dimenticatevi i fiori, le ore attaccate al cellulare a torturarsi nel dilemma del chiama non chiama, le cene fuori e le città al tramonto. A meno che non siano foto su Instagram.

Oggi ci sono le cinquanta sfumature di grigio, di verde e blu, e l’amore è una questione di connessioni…internet.  Storie che hanno come colonna sonora il suono di ricezione di un nuovo messaggio, il brivido della notifica e il bip dell’aggiornamento.
 
Stiamo parlando dell’amore ai tempi di Whatsapp . Chi pensava di fare il figo con Facebook  postando come proprie le frasi di Jim Morrison, è già un passo indietro. Le nuove generazioni perdono ancora meno tempo per capire se una ragazza/ragazzo è papabile o meno. 
 
Lungi da me fare un’analisi sociologica sul perché le nuove generazioni “ whatsappino” e “tinderino” ( termini realmente ascoltati, con grande gioia dell’Accademia della Crusca), è un dato di fatto che la seduzione , negli ultimi cinque anni, sia passata velocemente da smartphone a smartphone.
 
Non è azzardato dire che esiste un folto sottobosco popolato da guru della seduzione che dispensano i loro fondamentali consigli perché la tipa/il  tipo di turno cadano stregati ai vostri piedi. Ecco allora una raccolta dei suggerimenti più esilaranti raccolti da autorità come Rimorchiadonne.it o Ioconquisto. Chissà perché quasi sempre rivolti al sesso maschile. Si apra dunque la stagione della caccia.
 
Non ti aspettare che lei risponda subito
Per non far la figura del  gatto che attende il croccantino, distraiti. Mangia un panino o sparati l’ultima puntata di Breaking bad. Medita, leggi la Bibbia. Al termine di tutto questo potrebbero arrivare le tante agognate spunte blu.
 
 
Non tuffarti a scrivere subito dopo una sua risposta
Spacciarsi per un uomo impegnato. Sempre e comunque. L’approccio vincente potrebbe essere il rispondere un’oretta dopo con uno  “scusa stavo portando fuori il mio cagnolino” o “stavo facendo il babysitter a mia nipote”. La ragazza potrebbe rimanere impressionata di fronte a tale istinto di paternità. Mentre in realtà hai già finito la puntata successiva di Breaking bad.
 
Non chiedere di uscire al primo messaggio
Nella mente della ragazza di turno potrebbero passare immagini che variano da Brad Pitt a Jack lo squartatore. Cerca di conquistare la sua fiducia, altrimenti al 90% sarà un’uscita a tre (tu, lei e l’amica che si è portata per evitare di essere sgozzata).
 
Scrivi qualcosa di carino ogni tanto
Una cosa che sia possibilmente esclusiva della vostra relazione. Mai incorrere nelle gravissime trappole dei banali “sei stupenda” o “il cielo stanotte piange perché ha perso la sua stella più luminosa”. Quello che otterrete sarà al massimo una stella..cadente.
 
Usare ogni tanto anche la voce
Se decide, tra una lezione di pilates, il lavoro, il corso di teatro e i massaggi shiatsu, di trovare un po’ di tempo anche per te e mostrarti maggiore interesse  di quello che riserva a un tagliaunghie, potresti anche provare a chiamarla per un’uscita a tête-à-tête (tanto tutti i piani tariffari ormai hanno i minuti gratis).
 
Fare i simpatici, flirtare
Questo riguarda una fase successiva al primo corteggiamento, cioè la conversazione Whatsapp post primo incontro. Puntare sulle cose che ci si è detti o che sono successe durante la vostra uscita. Come quel pezzo di prezzemolo fra i denti o la leggerezza del kebab che hai scelto di mangiare giusto a fine serata (chiediti perché, una volta davanti all’uscio, lei sia scappata di fronte all’imminente pericolo di un tuo bacio).
Si consiglia di farcire i messaggi con qualche emoticon con le scocchette rosse e qualche bacetto ben dosato.
 
Evitare di fare gli Sherlock Holmes del digitale
 
Cioè non entrare in crisi e cominciare a valutare tutte le possibili ipotesi di reato nel caso lei risulti online e non legga le vostre avances. Keep calm.  Se invece dopo un giorno è già entrata e uscita cento volte dalla chat come lo fa dalla porta della sua stanza, è un segnale implicito del “gentil rifiuto.” Elementare Watson.
 
Parlare di te
Niente scioglie una donna più del fatto che il maschio alfa si confidi con lei e sveli il suo lato sensibile. L’importante è non sciorinare, soprattutto su Whatsapp,  la lista dei tuoi traumi. Il sogno svanirebbe nell’arco di tempo di una spunta grigia mai evolutasi in blu cobalto.
 
In conclusione: sarà vero che adottare queste tecniche serva nella conquista dell’esemplare femmina? O bastano ancora una serenata e una scatola di cioccolatini? Io nel dubbio proverei. Forse non siamo  poi ancora così digitalmente evolute.
 
 
 
 
Ed ora..i drammi di Whatsapp visti da Enrico Brignano!

 
 
 
 
 
 
 
 

 
 

 

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VIP solidali e social network: re e regine dell'anno 2015

Fine anno, tempo di bilanci.
 
 Non siamo solo noi  a tirar le somme di elementi positivi e negativi, anche  le very important person non sono esenti da valutazioni  e simili.  Blogmeter, compagnia specializzata nel monitoraggio di nuovi media, ha stilato una classifica delle celebrities nostrane più influenti sui social, basandosi in particolare sul binomio tra star e campagne sociali.
 
La  prima analisi è su Anna Tatangelo, testimonial di LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori) per la campagna Nastro Rosa, iniziativa contro il cancro al seno. La scelta della procace cantante si è rivelata fallimentare, con giudizio negativo del 53% . Motivazione? C’è chi la ritiene troppo sexy  per una tematica del genere.
 
 
Resoconto positivo invece per Alessandro Del Piero e Claudio Marchisio, che sono scesi in campo per la ricerca con l’AIRC ( Associazione Italiana Ricerca Cancro) .  Il binomio fra calcio e solidarietà è risultato vincente. I loro post su Facebook e Instragram sono i più condivisi di sempre. 
 
Last but not least, Chef Rubio, che ha ormai conquistato cuore e stomaco di numerosissime fan. Il cuoco ex-rugbista  ha messo all’asta per Terre des hommes, organizzazione per la difesa dei diritti di bambini, una cena in sua compagnia

L’obiettivo è raccogliere fondi contro il maltrattamento infantile.

Le star più popolari  di terreni meno nobili sono invece i soliti noti: Mika, Fedez, Laura Pausini. La 
regina indiscussa di Instagram è invece Belen Rodriguez . Nel mondo dello sport invece ritroviamo l’immancabile Valentino Rossi.
 
Niente di nuovo sul fronte occidentale insomma.  Mai una volta che si trovi sul podio un Alberto Angela o una Regina Elisabetta.
 
 
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