DoLine, il Babbo Natale dei farmaci

Condividere anche le medicine? Nell’era digitale tutto è possibile. D’ora in poi potremo usufruire della prima applicazione che consente di donare compresse e bustine direttamente dai propri dispositivi mobili. Le pillole verranno regalate, tramite carta di credito, a chi non può comprarle. Un’idea solidale per contribuire alla lotta contro la povertà sanitaria: in Italia infatti ogni anno servono circa 3.300.000 confezioni di farmaci per persone in stato di necessità.
 
La piattaforma è stata presentata pochi giorni fa a Milano, da Paolo Gradnik ( Presidente Fondazione  Banco Farmaceutico), Marcella Logli ( Direttore  Generale Fondazione Telecom Italia) Maurizio Nichetti (Direttore Artistico Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Lombardia) e Flavio Oreglio (attore di Zelig).  Il progetto è uno dei vincitori della prima edizione di Fondazione #ITALIAX10, iniziativa della Telecom per dare spazio ai talenti nazionali emergenti.
 
L’interfaccia dell’app è intuitiva: sono sufficienti pochi, semplici, passaggi per individuare il medicinale da donare e l’ente a cui destinarlo. Il Banco Farmaceutico provvederà successivamente a indirizzarlo a chi ne farà richiesta, coinvolgendo le strutture aderenti al sistema. La piattaforma gestionale dell’ente sanitario raccoglie infatti  oltre cinquemila organismi assistenziali convenzionati. Peraltro, l’ idea rappresenta un importante strumento per  rispondere alle emergenze nazionali e internazionali, come guerre o calamità naturali.
 
DoLine è scaricabile dall’ App Store  del proprio smartphone nelle versione Google Android, e a breve lo sarà anche per Apple e Microsoft. La diffusione avverrà anche in rete, sui siti di Banco Farmaceutico e Fondazione Telecom Italia.
 
Soluzioni alternative per far fronte alle criticità del settore medico dunque. Emilia Grazia De Biasi, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, sottolinea la situazione preoccupante: «rischiamo di avere farmaci all’avanguardia, ma a costi  impossibili da sostenere, sia dal sistema, che dai cittadini. Inoltre non c’è trasparenza sulla definizione del prezzo e sulla capacità delle regioni di erogarli».
 
È stato stimato che DoLine raggiungerà circa 33 mila nuovi donatori che potranno offrire 50 mila confezioni. La prima campagna è destinata ai profughi accolti negli ultimi mesi nei centri di smistamento. L’intenzione è però incrementare progressivamente il numero dei destinatari.
 
L’importante è la salute, come ci insegna la saggezza popolare. Cerchiamo di evitare che sia solo un privilegio di pochi.
 
 
Una semplice spiegazione di come funzione DoLine..guarda il video!
 

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