«Come ho inventato il business dell'avocado siciliano»

Italia: pizza, spaghetti…e avocado

andrea-passanisi-avocadoPortare avanti la tradizione è importante. Ma, al giorno d’oggi la vera marcia in più è la capacità di innovare, reinventarsi e carpire le richieste di mercato. Trasformandole in boom di vendite.

Nonostante il made in Italy sia legato a pizza, tortellini, amatriciane e chi più ne ha più ne metta, a breve il Bel Paese potrebbe  essere associato… alla frutta esotica.

Il tropico del Mezzogiorno

Avocado, mango, papaya, guava, passion fruit. Dalle lande sudamericane ai piedi dell’Etna, tali prodotti tipicamente d’oltreoceano vengono adesso piantati, cresciuti e venduti sul suolo nostrano (e non solo). I numeri sono ancora piccoli ma il business è destinato a crescere in maniera esponenziale.

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Lo sa bene Andrea Passanisi, imprenditore 34enne siciliano, che ha deciso di recuperare terreni incolti (rubando magari qualche ettaro agli agrumeti di famiglia) per avventurarsi nel mondo delle coltivazioni esotiche, fondando  il brand “Avocado siciliano”.

Marchio che, peraltro, è diventato anche consorzio. Dodici produttori che fanno squadra, collaborando per coltivare meglio, di più e trovando nuovi terreni economicamente fertili. 

Avocado, un mercato concorrenziale

avocadoLa scintilla è nata in Brasile, dove il giovane imprenditore di Giarre si è innamorato del frutto verde. Poi sono arrivati gli studi e le ricerche per capire quali fossero i terreni più adatti, passando dall’analisi pedoclimatica, al piano di concimazione, irrigazione e tempistiche.

 «All’avocado serve un clima senza sbalzi, un terreno più sciolto rispetto a quello dell’arancia. Sono buoni infatti i terreni vulcanici, in Sicilia e Calabria meridionale. Dopo l’impianto servono quattro anni per avere i primi frutti. Al momento coltiviamo 100 ettari e produciamo circa 300-400mila kg di frutta».

 

Clienti? Svizzera, Polonia ma soprattutto la Francia, Paese in cui il consumo consapevole è più alto. È lì che il nostro prodotto diventa più concorrenziale rispetto a quello sudamericano: certificato, biologico e made in Italy, che già di per sé è una garanzia.

Il vantaggio, oltretutto, è l’arrivo dal campo al supermercato in 24 ore, battendo di gran lunga i quattro giorni di faticoso viaggio in aereo.

Leggi anche: Quattro buoni motivi per consumare l'avocado

In Italia invece si punta al Nord, tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Lazio. «Abbiamo creato una piattaforma di e-commerce dove privati o gruppi di acquisto possono comprare senza tramiti». Sicilia Avocado, negli ultimi anni, ha raggiunto traguardi importanti, come entrare a far parte della famiglia di Zolle, piattaforma di recapito di verdure e ortaggi freschi a domicilio. 

Il momento, per Passanisi, è propizio. «L’avocado non è una moda: sarà consumato come l’arancia. Inoltre già aspetti neutraceutici importanti. Noi li spieghiamo con il nostro packaging. Raccontiamo il prodotto e gli diamo valore».

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di Irene Caltabiano

 

 

 

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