L’importanza dell’ambiente di lavoro.
A prescindere dal tipo di azienda e dalle attività svolte quotidianamente dai dipendenti, siano esse manuali o di concetto, è fondamentale creare un ambiente di lavoro adeguato. Se si vogliono raggiungere livelli di produttività ottimali, infatti, l’ufficio non deve essere una fonte di stress ma d’ispirazione.
Questo concetto era già chiaro agli imprenditori di fine Ottocento, che impiegavano nelle loro fabbriche i “lettori di libri” per rendere il lavoro degli operai meno monotono e noioso. Abili oratori, spesso ingaggiati nei teatri, intrattenevano ed erudivano uomini e donne impegnati nelle loro mansioni, attenuando il senso di fatica.
Oggi i tempi sono cambiati, e con essi le condizioni lavorative, tuttavia la questione di fondo rimane: il personale ha bisogno di sentirsi felice e a proprio agio per rendere al meglio. A tal fine, negli Stati Uniti e via via nel resto dell’Occidente, si è cominciato a introdurre in azienda le cosiddette zone relax e la cucina, così da stimolare la creatività e favorire la collaborazione tra colleghi nei momenti di pausa.
Ciò ha reso necessario modificare il design degli interni, consentendo non di rado notevoli risparmi in termini economici e di spazi. Come nel caso del sistema hot-desking, che ha permesso alle aziende di stabilirsi in locali di dimensioni ridotte e abbattere i costi di gestione.
Prendete appunti.
Ecco allora la top five delle idee che ogni imprenditore moderno dovrebbe adottare nella propria azienda.
1 - Trasformare la zona pranzo in un luogo accogliente. Poiché un impiegato trascorre mediamente nove ore al giorno in ufficio, è bene creare un’area ristoro dal sapore casalingo, così da favorire un’interazione di tipo informale tra colleghi. Un arredamento confortevole impreziosito da accessori dai colori vivaci renderà l’ambiente ancor più invitante.
2 - Aggiungere un tocco di verde. Per rivitalizzare uno spazio è impensabile non coinvolgere le piante. Studi e ricerche dimostrano che quest’ultime hanno il potere di aumentare la produttività degli impiegati e il loro benessere del 47% e del 15% il loro livello di creatività.
3 - Utilizzare una grande lavagna. Il brainstorming è una tecnica creativa di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema. Farlo nell’ambito di una noiosa riunione aziendale è senz’altro poco stimolante, per cui sarebbe meglio installare una grande lavagna su una parete e permettere a ogni partecipante di lasciare il proprio contributo.
4 - Giocare o cantare durante la pausa pranzo. A prima vista potrebbe sembrare controproducente, ma consentire ai propri dipendenti di fare una partita a ping-pong, biliardo o calcio balilla favorisce il pensiero strategico e aumenta la produttività. Questo perché tali giochi aiutano a migliorare la concentrazione. Da non sottovalutare, poi, l’impiego del karaoke per diminuire lo stress e stimolare la socializzazione.
5 - Far percepire ai dipendenti che sono parte di qualcosa. La differenza sostanziale tra un comune impiegato e uno startupper è che quest’ultimo dedica anima e corpo al suo progetto, poiché dai risultati che ottiene dipendono il proprio futuro e sostentamento.
Troppo spesso la certezza di percepire uno stipendio a fine mese si traduce in inefficienza e perdita di motivazioni. Imprimere lo spirito dello startupper nella mente di ogni lavoratore, facendogli toccare con mano che dai risultati che ottiene dipendono il suo futuro e quello dell’azienda, è di fondamentale importanza.
Rompere gli schemi.
Le idee appena descritte, oltre a essere propositive, evidenziano i problemi principali della vita aziendale al giorno d’oggi. Il malcontento che ne deriva è la causa di tutti i mali, che rincorrendosi l’un l’altro e ingigantendosi si traducono il più delle volte in licenziamenti.
Sostanzialmente si tratta di ridurre ai minimi termini il distacco tra l’ambiente familiare (casalingo) e quello lavorativo, agli occhi del dipendente. Se quest’ultimo è messo nelle condizioni di uscire dallo schema “lavoro = sofferenza”, produrrà risultati sorprendenti.
Non prendere atto di tutto questo e non adeguarsi significa condannare il proprio business all’insuccesso. A volte diamo per scontato che dietro al fallimento ci sia una risposta negativa del mercato, ma ignoriamo che forse il problema era a monte.
![]()
autore del romanzo "Veronica Fuori Tempo"

Questa, in breve, è Orvieto, cittadina della provincia di Terni che dista circa 45 km da Viterbo. Qui ha sede Vetrya SpA, un’azienda speciale e visionaria che, insieme a Pegaso Srl, ha vinto il premio Woman Value Company, categoria speciale “Mela d’oro” premio Marisa Belisario, organizzato da Intesa San Paolo.
L’azienda, nata nel 2010, ha oggi circa 90 dipendenti ed è leader mondiale nella produzione di piattaforme multi screen, media asset management, mobile entertainment, mobile commerce, internet tv e servizi broadband. Vetrya sviluppa servizi e applicazioni per digital media connessi a livello internazionale.
L’attuale tv on demand era ancora inimmaginabile, quando Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom Italia, affidò al fondatore di Vetrya l’incarico di responsabile per l’innovazione, chiedendogli di ideare un progetto che puntasse sullo sviluppo della rete mobile. Così, nel 2003 nacque la prima tv fruibile attraverso camera phone, anello di congiunzione tra i vecchi cellulari e gli attuali smartphone, cui seguì, nel 2007, Cubovision (oggi Timvision), servizio video on demand di Tim.
La start up è oggi il fiore all’occhiello dei fondatori. E come una pianta innaffiata e curata con dedizione e costanza, ha ben presto dato frutti. Infatti, l’azienda è stata scelta come secondo greatest place to work in Italia: davanti a questa c’è solo Cisco System, e alle spalle colossi come Volkswagen Financial, Mercedes-Benz Financial e Mars-Royal Canin.
“Mi trovavo in Silicon Valley con mia moglie. Dopo una visita a Mountain View ci cambiò il mondo. Era sera, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso che era il momento di fare il grande salto”. Sceglie queste parole Luca Tomassini per spiegare com’è nata l’idea di attrezzare l’azienda rendendola al tempo stesso tecnologicamente all’avanguardia e confortevole per i dipendenti.
C’è un solo neo, nel presente di Vetrya: si tratta delle difficoltà strutturali connesse all’inserimento nel mercato del lavoro dei giovani laureati italiani. Il passaggio dalla fase di formazione a quella professionale è infatti sicuramente più agevole e rapido per chi studia, ad esempio, negli Usa. Per accelerare il transito tra i due “mondi” è stato quindi istituito un corso di marketing internazionale in collaborazione con l’università della Tuscia.

Nell’articolo “Sei sicuro di sapere come si costruisce un sito internet?” (chi non l’ha ancora fatto può leggerlo
Un buon nome di dominio deve essere facile da pronunciare e da memorizzare. La regola non scritta? Se si riesce a comunicarlo a voce, al telefono, senza che il nostro interlocutore abbia difficoltà a recepirlo, vuol dire che si è fatto centro.
Scegliere il nome del dominio su cui caricare un nuovo sito è un passaggio fondamentale, per non dire cruciale, poiché contribuisce al successo di un business in modo non meno importante dei prodotti o servizi offerti.