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Vi è mai capitato di sentire una presenza?

Non vi è mai capitato di sentire una "presenza" vicino?

spirito_stanzaA volte accade!

Non so se è suggestione, ma spesso senti come se avessi a fianco qualcuno. 

A molte persone è successa una cosa strana. 

Hanno avuto l'impressione di aver visto una sagoma, di aver sentito un odore, un ombra ma, quando si sono girati, immediatamente è scomparsa. 

Voi credete agli angeli? 

Io sono sempre stata molto razionale, ma ora vi spiego quali sono i segnali che ci indicano la presenza di un defunto caro vicino a noi.

spirito_presenze

»Svegliarsi presto al mattino e sentirci come se qualcuno ci avesse toccato

»Uccelli che si avvicinano e fanno cose strane

»Sentire chiamare il vostro nome

»Sentire un odore o un profumo all'improvviso che poi svanisce

»Sentire uno spiffero freddo

»Oggetti che scompaiono

»Sentire un rumore forte nell'altra stanza anche se non c'è nessuno

E a voi? 

Quali di questi segnali è capitato nell'ultimo mese?

 

di Loredana
Blogger medium

 
 
 
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Amore: sano o tossico?

“La vita di due innamorati è spettacolo per gli Dei” recitava Goethe.

amore-tossicoChissà se il filosofo intendeva anche quando la coppia è in conflitto. In tutti i tipi di rapporto, anche nei più longevi, si son dovuti prima o poi affrontare litigi e situazioni difficili. Ma quando le sfuriate e le tensioni diventano un rito quasi quotidiano, siamo davvero sicuri di vivere una relazione sana? La psicologia contraddistingue l’amore in due categorie: sano e tossico.

Sano. Vivere una relazione corretta significa lasciarsi condurre da un rapporto appagante, terapeutico, ci si sente sereni e più sicuri di sé. Si ha più energia nell’affrontare il proprio lavoro e le faccende di tutti i giorni. Quando si fa fronte ad una discussione o un problema si trova sempre risposta e soluzione. L’amore in una relazione sana è del tutto creativo e avvolgente. Infatti, i partner hanno diversi ruoli a seconda della situazione: amici, amanti e capaci di prendersi cura in qualsiasi momento dell’altro. C’è un continuo scambio di forte energia e amore.amore-tossico-2

Tossico. È difficile rendersi conto se si sta vivendo una relazione malata. Il primo indizio lo si potrebbe trovare fingendosispettatori del proprio rapporto. Chi è la donna o l’uomo con cui vivo? È quel che voglio, che vorrei o quel che credo che sia?  Chi vive un amore tossico ha la tendenza a vivere la relazione più nella fantasia che sulla pelle. È solito, nei momenti di difficoltà di coppia, non trovare soluzioni. 


Spesso si tende a sperare in un cambiamento da parte del partner senza cercare il dialogo, finendo così per uccidere quel poco d’amore presente, peggiorando la propria salute. Il benessere psicologico è importante: una cattiva relazione incide sull’autostima e può portare persino alla depressione. Ci sono tanti altri segnali per rendersi conto se si sta vivendo un rapporto sano o malato, ma occorre davvero poco per aprire gli occhi. Potete fare una lunga passeggiata e riflettere sulla vostra storia, sul vostro quotidiano. Vivo un amore complice o egoistico? Come mi sento? Bene o frustato?

relazione-d'amoreTerapia. Un rapporto patologico può durare anni, o addirittura tutta una vita. Per evitare di ammalarsi o pensare “ormai è troppo tardi”, occorre fare molta attenzione e ascoltarsi accuratamente sin da subito. Se ci rendiamo conto di provare un forte sentimento verso il partner e siamo ricambiati, perché no, si può pensare ad affrontare una terapia di coppia. Non c’è da vergognarsi. Questa senz’altro vi aiuterà a ritrovare quel benessere quotidiano e lo stile di vita più appropriato. O a lasciarvi definitivamente in maniera pacifica, ritrovando una vita serena e soprattutto la propria personalità.  

Liberami dal male

 Se non volete affrontare un percorso psicologico ecco qualche consiglio fai-da-te. Anzi tutto accendete il cervello: consapevolezza. Capite se state vivendo una relazione malata. Osservate il vostro stato psicofisico e di coppia in modo obbiettivo. Se avete ancora dubbi, confrontate la relazione con quella degli altri. Rinunciate a fare magie, è una mera illusione. Non potete cambiaregli atteggiamenti e aver il controllo sul vostro partner.

Non siete voi che siete in torto ma semplicemente potrebbe essere il vostro lui/lei a non essere esattamente quello giusto.Infatti, libertàla capacità di amare viene raggiunta quando c’è una sufficiente maturità psicologica. L’altro, molto probabilmente, non è all’altezza psicofisica per convivere con voi. Ricostruite l’autostima, non lasciatevi abbattere. Riprendete ad uscire con amici, coltivate interessi, cambiate obbiettivi, pensate alla carriera. Nel frattempo riducete gradualmente la dipendenza dal partner. Tenete a mente che non è mai troppo tardi per essere felici. Tutti abbiamo il diritto di star bene e di vivere con amore.

 


 

 

di Luca Mordenti

 
 
 

 

 

 

 

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L'importante è il gesto

Il corpo da sempre ci aiuta a comunicare.

gestualità1Lo utilizziamo fin da bambini, quando cominciamo a contare aiutandoci con le dita. Anche da adulti lo facciamo spesso ma senza rendercene conto. Dobbiamo esporre un concetto importante? Filmiamoci e poi osserviamo i movimenti del corpo. La nostra teatralità la conoscono oltreoceano, dove veniamo considerati  da un lato un po' naif dall'altro eleganti. Il  New York Times , tempo fa, dedicò un lungo pezzo all’argomento. Infatti, accademici, filosofi e psicologi hanno  tempo a lungo esaminato il linguaggio non verbale.

Comunicazione. Sono stati classificati circa 250 gesti differenti. Non possiamo conoscerli tutti, ma tanti li usiamo in maniera impulsiva perché fanno parte della nostra tradizione.Il gesto relativo, per esempio, all'espressione “non c’è niente da fare” coinvolge il pollice e l’indice, facendo ruotare la mano, ripetutamente, a destra e sinistra. Abbiamo mai fatto a caso, che, nello stesso tempo stiamo rappresentando una pistola? Spesso ai gesti non corrisponde un unico significato, per questo non si può parlare di linguaggio universale. Infatti, se andiamo in altri paesi, il nostro continuo gesticolare potrebbe essere frainteso

Ad ogni modo, ci sono alcuni elementi comuni a tutti. Se un amico, per scherzo, simulasse di lanciarvi addosso qualcosa, ancora gestualità2prima che ve ne rendiate conto, avrete assunto una posizione di protezione (accovacciati e mani sopra la testa). In egual modo, quando vi sentite a disagio, tenderete a guardare in basso e strofinarvi le mani. Fate sempre attenzione al vostro corpo perché comunica in ogni istante, che lo vogliate o meno.

Apprendimento. L’insegnante che gesticola durante la lezione ha una marcia in più. Gli allievi fisseranno nella memoria, in maniera efficace, sia concetti che movimenti. Gli studenti in questo modo saranno in grado di riprodurre correttamente le nozioni acquisite. L’apprendimento, infatti coinvolge due sistemi della memoria: dichiarativa e non dichiarativa. La prima ci permette di ricordare i concetti, la seconda di memorizzare gesti che diventano automatici, come correre o andare in bicicletta. Quando entrambe vengono utilizzate la probabilità di ricordare è maggiore.

gestualità3Stato psicologico e sentimenti. Il mondo fisico è legato ai nostri pensieri. Quando ad esempio si usa l’espressione: “afferrare l’idea”, nel nostro cervello si attivano aree che controllano i muscoli coinvolti in tale azione, ovvero quelle legate al verbo afferrare. Oltre che studi psicologici, a tale proposito è intervenuto il pedagogo teatrale M. Cechov, tanto da creare una tecnica in grado di stimolare un’emozione attraverso il gesto. Ogni singolo stato mentale è sempre una combinazione di pensieri (o immagini), sentimenti e impulsi di volontà. Un attore che utilizza questo sistema si troverà dunque a immaginarsi e affrontare il personaggio che dovrà interpretare attraverso l’azione, sia fisica che psicologica.

Come diceva A. Jodorowsky. «Mi piace sviluppare la mia coscienza per capire perché sono vivo, cos’è il mio corpo e cosa devo fare per cooperare con i disegni dell’universo».

 

di Luca Mordenti

 

 
 
 
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