Mick Jagger che parla in barese e Keith Richards con forte inflessione pugliese?
È il video del momento, un precisissimo montaggio che ricalca il labiale del mitico leader dei Rolling Stones e del chitarrista del gruppo. L’autore è Fabio Celenza, youtuber sconosciuto. O almeno fino a oggi.
Ho provato a curiosare nei meandri di Internet e, con un po’ di sforzo, ho raccolto informazioni sull’identità dell’ultima web star. Fabio è un ventottenne insegnante di musica. Cresce nelle lande di Vasto, vicino Pescara, circondato dalle melodie della tastiera di zio Carmine , che lo lascia suonare ogni volta che vuole. Quando ne ottiene una tutta sua comincia a strimpellare i primi brani e per volontà del padre prende lezioni di piano. Sarà però durante il liceo che capirà qual è il suo vero amore: la chitarra. Insieme a Simone Franceschelli, degno compare di avventure, suonano in ogni momento utile. Poi il primo gruppo, gli Stranomalia, forse troppo amatoriale per avere visibilità. Il giovane abruzzese decide così di prendere lezioni dal maestro Gianni De Chellis. Nel frattempo si iscrive a Lingue, facoltà che ha considerato più compatibile con la sua passione. Durante un esame l’epifania: il Celenza si rende conto che non è quello che vuole fare. Si alza dalla sedia e se ne va a lezione di chitarra.
Viene così ammesso al Conservatorio e tranquillizza mamma e papà sulla sua istruzione. Lì trova persino persino
l’amore, Myriam. La loro unione determina una proficua collaborazione professionale: mentre lui si occupa degli arrangiamenti, la ragazza scrive testi. Insieme si sono trovati di fronte alle tante difficoltà di vivere di canzoni e sogni. Così nel tempo libero Fabio si diletta a fare doppiaggi. Ha cominciato per divertimento e di colpo la fama: ha raggiunto in pochissimi giorni milioni di visualizzazioni. Probabilmente non si immaginava che sarebbe diventato un fenomeno della rete, cosa che lo mette parecchio in ansia, come ha a dichiarato durante un’intervista a Radio Deejay. Tutti hanno visto il suo video, da Stefano Bollani a Luciana Littizzetto. Il Celenza sarà il prossimo Paolo Ruffini? Glielo auguriamo, visto lo spassoso risultato. Godetevelo.
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Per sopravvivere a lunghe code sul G.R.A e al via vai di strade della Capitale ci vuole il re del risparmio di tempo: lo scooter. Oltre a taxi e car sharing, da oggi potremo usufruire dell’app che “si muove su due ruote”. Scooterino, creata da Oliver Page e Francesco Rellini, consente di trovare passaggi per andare ovunque tu voglia, cinema, palestra, lavoro.
Passeggeri e scooteristi devono lasciare un feedback reciproco, possibile grazie a codici identificativi di ciascun utente. Una volta fatta la registrazione, sul display del cellulare comparirà posizione del passeggero insieme a scooter in circolazione in quel preciso momento. A questo punto, inserendo l’indirizzo di partenza e quello di destinazione, sarà visibile l’elenco di scooteristi disponibili a offrire un passaggio. L ’app visualizza per ognuno di loro nome, tipo di mezzo, giudizi espressi da altri passeggeri e tempo necessario a raggiungere la posizione richiesta. Infine non resta che effettuare la richiesta e aspettare. Se lo scooterista accetta, fornirà un casco e una cuffia igienica usa e getta per indossarlo. Una volta a destinazione il passeggero rimborserà, tramite l’app, con carta di credito il guidatore .
Il Pianeta è abitato da due tipi di persone: quelli che aspettano il settimo capitolo di Star Wars come fosse il giorno più importante della loro vita, e quelli che credono che Darth Vader sia l’ultimo modello di WC. C’è anche chi ha visto l’intera saga e non ha subito il fascino del lato oscuro della Forza. Individui che vengono prontamente emarginati e derisi dai fan dell’ epopea cinematografica.
fa con Il ritorno dello Jedi ( gli altri due sono Una nuova speranza e L’Impero colpisce ancora, entrambi degli anni Ottanta) . C’è inoltre da considerare che, al contrario di altre saghe, il cast torna al completo. Ritroviamo Harrison Ford, Natalie Portman, Ewan McGregor, Cristopher Lee, attori che non hanno paura di confrontarsi con il tempo che passa.
Altro elemento fondamentale per il successo del film? Star Wars è la prima pellicola a sfruttare il merchandising, strategia che fino a quel momento non era considerata importante per la promozione di un film. Solo la Disney all’epoca l’aveva adottata con successo. Videogiochi, fumetti, gadgets, vestiario, action figures, statuette dei protagonisti: oggetti che non possono mancare nella stanza di un fan accanito.