Infrazioni al codice della strada: quando puoi fare ricorso?

Le multe costituiscono una delle sanzioni più odiose, oltre a essere, talvolta, comminate con una certa arbitrarietà. Dunque è necessario far chiarezza sulla loro natura, così da sapere quando e come presentare ricorso. 
Tanto per cominciare, queste possono essere annoverate tra le sanzioni amministrative, venendo elevate in caso di trasgressione al Codice della Strada. Chi intende far valere le proprie ragioni, può rivolgersi a Prefetto o Giudice di Pace.
Esistono specifiche casistiche a cui legare un ricorso, tra queste:
- Verbale non notificato entro 90 giorni, che diventano 150 se si risiede all’estero
- Autovelox non indicato attraverso apposita segnaletica
- Verbale incompleto, o stilato da un agente esterno al territorio di competenza
- Apparecchi atti a rilevare l’infrazione non omologati
- Consegna di un doppio verbale inerente la medesima infrazione
- Presenza di un vizio di forma
- Notifica al vecchio proprietario a seguito del passaggio di proprietà (in questa eventualità ci si può avvalere dell’autotutela)
È possibile inoltrare il ricorso gratuitamente entro 60 giorni dalla notifica della sanzione o dalla contestazione (articolo 203 del D.lgs. del 1992) Per procedere è necessario inviare una lettera in carta semplice tramite raccomandata A/R al Prefetto, al Comando di Polizia Municipale o all’organo accertatore. 
Il ricorso deve presentare, in allegato, i documenti considerati necessari per suffragare la tesi del cittadino, di cui può poi essere richiesta anche l’audizione. Se da parte del Prefetto non vi è alcuna ordinanza emessa in risposta, in ottemperanza al principio di silenzio/assenso, si ritiene l’opposizione accolta. 
Ci si può poi rivolgere al Giudice di Pace, entro un mese dalla contestazione o dalla notifica della sanzione (articolo 204 bis del D.lgs del 1992). Trattandosi di un procedimento civile, sono previsti dei costi: nello specifico bisogna pagare 43 euro, che si sommano a una marca da bollo di 27 euro per sanzioni inferiori a 1.100 euro. 
Quali decisioni può assumere il Giudice di Pace? Potrebbe bollare il ricorso come inammissibile, confermare la sanzione, annullarla in parte o per intero, o condannare il ricorrente a pagare un importo compreso tra il minimo e il massimo della previsione edittale. 
Le multe costituiscono una delle sanzioni più odiose, oltre a essere, talvolta, comminate con una certa arbitrarietà

Dunque è necessario far chiarezza sulla loro natura, così da sapere quando e come presentare ricorso.

Tanto per cominciare, queste possono essere annoverate tra le sanzioni amministrative, venendo elevate in caso di trasgressione al Codice della Strada. Chi intende far valere le proprie ragioni, può rivolgersi a Prefetto o Giudice di Pace.

Esistono specifiche casistiche a cui legare un ricorso, tra queste:

-       Verbale non notificato entro 90 giorni, che diventano 150 se si risiede all’estero

-       Autovelox non indicato attraverso apposita segnaletica

-       Verbale incompleto, o stilato da un agente esterno al territorio di competenza

-       Apparecchi atti a rilevare l’infrazione non omologati

-       Consegna di un doppio verbale inerente la medesima infrazione

-       Presenza di un vizio di forma

-       Notifica al vecchio proprietario a seguito del passaggio di proprietà (in questa eventualità ci si può avvalere dell’autotutela)

È possibile inoltrare il ricorso gratuitamente entro 60 giorni dalla notifica della sanzione o dalla contestazione (articolo 203 del D.lgs. del 1992) Per procedere è necessario inviare una lettera in carta semplice tramite raccomandata A/R al Prefetto, al Comando di Polizia Municipale o all’organo accertatore.

Il ricorso deve presentare, in allegato, i documenti considerati necessari per suffragare la tesi del cittadino, di cui può poi essere richiesta anche l’audizione. Se da parte del Prefetto non vi è alcuna ordinanza emessa in risposta, in ottemperanza al principio di silenzio/assenso, si ritiene l’opposizione accolta.

Ci si può poi rivolgere al Giudice di Pace, entro un mese dalla contestazione o dalla notifica della sanzione (articolo 204 bis del D.lgs del 1992). Trattandosi di un procedimento civile, sono previsti dei costi: nello specifico bisogna pagare 43 euro, che si sommano a una marca da bollo di 27 euro per sanzioni inferiori a 1.100 euro.

Quali decisioni può assumere il Giudice di Pace? Potrebbe bollare il ricorso come inammissibile, confermare la sanzione, annullarla in parte o per intero, o condannare il ricorrente a pagare un importo compreso tra il minimo e il massimo della previsione edittale. 

 

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