Gente senza cuore. Ladri derubati

Rincuorare un senza cuore

Per me c'è solo il viaggio su strade che hanno un cuore, qualsiasi strada abbia un cuore. Là io viaggio, e l'unica sfida che valga è attraversarla in tutta la sua lunghezza. Là io viaggio guardando, guardando, senza fiato” (C. Castaneda). Tutte le strade sono uguali, solo che una ha un cuore e l’altra no. Entrambe non portano da nessuna parte, ma su una il viaggio sarà lieto, mi renderà forte e sarò un tutt’uno con lei.

Senza Quore, ops Cuore

Solo chi ha cuore capisce queste bellissime parole. Chi non ne ha, a malincuore, non può. Sì perché esistono persone che sembrano vivere, e come possano non so, senza cuore, sorde alla voce dei suoi battiti. Il cuore è un muscolo, al pari del cervello, indispensabile per la sopravvivenza. È un tamburo che batte forte e costituisce un richiamo (tribale) d’esistenza, un monito al vivere che mi ricorda che ci sono. Quindi la persona senza cuore è apparentemente morta? Che strano fenomeno, chissà cosa le è successo.

Il senza cuore è un ladro derubato

Che cosa accade a quel cuore tanto da portarlo a fuggire e lasciare un vuoto, un posto vacante in attesa di riempimento? Il senza cuore è un ladro che è stato a sua volta derubato di un valore (fiducia, solidarietà, confidenza e molto altro) che adesso vuole portare via agli altri. I furti emotivi inflitti saranno tanti quanti quelli subiti. Mette in atto una vendetta, volontaria o meno che sia, in nome della durezza del suo cuore di pietra. Tuttavia non consideriamo che dentro ogni inamovibile macigno, che sul cuore stesso si appoggia gravemente, si agita un brulichio di vita effervescente (quella dei minerali).

Il senza cuore sembra un essere duro, gelido e perfido, privo di sentimenti. Un caso disumano, troppo difficile da rincuorare per restituirgli quel cuore di cui è rimasto orfano. E dire che tutto è cuore e cuore c’è dappertutto. Forse non è poi così impossibile tornare a far battere una piccola emozione. Basta accorgersi dove abbiamo lasciato il nostro cuore.

Ovunque è cuore

Non è vero che cuore non c’è.  Può stare sulle labbra quando mi fa parlare sinceramente e dire quello che sento dentro. Allora porto il cuore alle labbra. Può stare in gola e mi fa sentire come batte forte un sentimento dentro di me. Allora lo porto alla gola e divento emozione. È sulla mia mano quando mostro la mia generosità e onestà. Al centro del cuore posso andare, o stare, se voglio dirigermi al punto nevralgico di qualcosa e prenderne comprensione.

Il senza cuore, che proprio al cuore è stato colpito, forse è vittima di un folle rapimento (innamoramento) d’amore. Potrebbe aver sentito il suo cuore piangere di un dispiacere talmente grande che pietrifica e si fa pesante. Potrebbe essere caduto giù al suolo, schiacciato sotto il peso di questo dolore, e avere assunto, per timidezza o paura, le sembianze di un coniglio.

Ritrovare la via del cuore

A questo punto chi non è mai stato vittima, almeno una volta, di un simile furto e trasformazione? Ecco perché è così complicato toccare il cuore di queste persone, ma la via del cuore per tutti può essere indicata e ritrovata. Di cuore si ride con allegria e spensieratezza. È leggero quel cuore che sereno, si mantiene aperto con fiducia, e senza nascondere nulla per vergogna, dice quello che ha dentro. Il cuore può tornare a farsi grande e allargarsi per dare sollievo. Oppure può stringersi per commuoversi.

Il cuore non sbaglia mai

 

È facile amare una strada simile perché non costa fatica né sacrificio. Certo è la migliore, ma se non ti porterà da nessuna parte, avrai fallito. Se rimarrai su un percorso senza cuore, dovrai abbandonarlo e scegliere un altro sentiero. Prima di incamminarti dovrai cercare dove hai perso o lasciato il tuo cuore. Dovrai fermarti un attimo per sentire bene, riflettere e comprendere. Non possono esistere cammino o essere umano senza cuore. Bisogna avere il coraggio di un leone e ascoltare profondamente. Senza cuore si muore? Secondo me sì. Tutte le volte che non ami sei su una via che uccide.

Il cielo aiuta chi rincuora

Ridare un po’ di cuore a chi non ne ha più, o crede di non averne, potrebbe essere spiacevole e costarti molto sacrificio e fatica. Allora la strada è sbagliata? Non è detto. Incamminati ogni volta con cuore lieto e contento lungo il viale, è il miglior auspicio affinché l’aiuto del cielo non tardi troppo ad arrivare. 

di Laura Pugliese

 

 

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