Baba Lena, la nonnina 89enne che gira il mondo da sola

Nove decenni sulle spalle e non sentirli.

baba-lenaLena Erkhova, anche detta Baba ( nonna in russo) sei anni fa ha deciso di fare i bagagli e viaggiare intorno al globo. Una scelta fatta alla “tenera” età di 83 anni.  A dimostrazione che c’è sempre tempo per realizzare i propri sogni. 

Thailandia, Vietnam, Germania, Israele, Turchia. Girare in lungo e in largo, da sola, incontrando persone sempre nuove. Impossibile resistere a questa enfant terrible racchiusa in un corpicino gracile e il volto incorniciato da occhiali a fondo di bottiglia. Chiunque la incontri non può fare a meno di provare simpatia per lei. «Quando viaggio è più facile per me fare amicizia, le persone si stupiscono sempre quando dico loro la mia età e del fatto che sia da sola, e per questo vogliono sempre darmi una mano. Mi portano nei posti interessanti, sulle spiagge a vedere il mare, nei ristoranti buoni».

 

La passione di Lena per il girovagare non è recente

Già negli anni Settanta era partita alla volta di Praga, Polonia e baba-lena2Germania dell’Est.  Un viaggio che terminò solo quando finì i soldi e fu costretta a tornare a casa. In Vietnam però incontra la persona che l’avrebbe portata alla celebrità: Ekaterina Papina, giovane viaggiatrice russa che rimane affascinata dall’arzilla vecchietta, decidendo di postare su Facebook la testimonianza del loro incontro.  

La foto ha generato migliaia di like, trasformando la babushka in una star del web. Oggi Lena possiede un seguitissimo account Instagram che il nipote la aiuta a gestire. Cosa le dà una tale energia quando la maggioranza dei coetanei resta in casa a lamentarsi degli acciacchi dell’età? Lena non ha paura. Né di conoscere estranei né di provare qualcosa che rappresenta la novità. E soprattutto, non ha paura della morte.

«Viaggiare significa vivere una nuova vita, nuove persone e nuovi incontri. La cosa più importante che ho imparato è che nel mondo ci sono persone fantastiche, in tutti i paesi. E poi non c'è nulla di cui aver paura, perché si muore una volta sola e, alla fine dei conti, un giorno moriremo comunque». 

 

di Irene Caltabiano

 

 
 

 

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