Da grande voglio fare il lettore professionista
Sembra un ossimoro ma non lo è. Per concretizzare questa immagine bisogna trasformare la lettura da hobby, e quindi attività praticata esclusivamente per il proprio diletto e comunque da autodidatta, a competenza specialistica remunerata, e cioè lavoro a tutti gli effetti.
Diventare lettore professionista richiede NON solo una forte base di passione per la lettura, ma anche la predisposizione ad apprendere una serie di nozioni professionalizzanti (ad es: critica letteraria), e ad effettuare un periodo di apprendistato che potrebbe essere a titolo gratuito, se svolto presso una piccola casa editrice.
Cosa fa in dettaglio il lettore professionista
Il suo compito è esaminare approfonditamente i manoscritti degli scrittori in cerca di pubblicazione. Deve infatti esaminarne la struttura, la forma, la qualità contenutistica secondo specifici parametri, e poi dare un giudizio attraverso la compilazione della cosiddetta scheda di valutazione
Il background e la formazione del lettore professionista
Le lauree più affini a questo profilo sono Lingue, Lettere e Scienze della Comunicazione, a cui devono seguire master o corsi specialistici finalizzati a conseguire competenze mirate nell’ambito della scrittura e dell’analisi letteraria.
Come entrare nel mercato del lavoro?
Si parte nel modo più classico e semplice, inviando il proprio curriculum al maggior numero possibile di case editrici.
Per testare le effettive capacità dell’aspirante lettore professionista, generalmente viene richiesto lo svolgimento di un esercizio scritto cui segue un colloquio.
Se l’esito è positivo, nel caso di prima esperienza, è necessario un periodo di apprendistato.
Lettore professionista: quello che insegna l’esperienza
I valori aggiunti, i veri punti di forza di questa figura sono la capacità di gestire due o più letture in contemporanea/in parallelo, e la lungimiranza: saper prevedere i gusti del pubblico, magari anche incanalarli in una certa direzione, e non, semplicemente assecondarli.
Entrambi, come frutti, maturano grazie al tempo ed al suo uso proficuo, coltivando sistematicamente la possibilità di crescere e migliorare traendo spunto anche (anzi, soprattutto, dagli errori).
Quando le cose non mi divertono, mi ammalo (H.B.)
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Dietro ad un
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