Allarme inquinamento
Generalmente, siamo portati a considerare l’inquinamento come una cosa a noi estranea. Un’entità a sé, scollegata dal nostro modo di vivere e di pensare.
Se ci fermassimo a fare un po’ di mea culpa, capiremmo che perseguendo un certo stile di vita, altro non facciamo che fare del male a noi stessi. E non solo al nostro fisico ma anche al nostro cervello.
La ricerca
Uno studio condotto in Cina su un campione di 20mila persone
dai dieci anni in su. I ricercatori, provenienti da Beijing e Yale, ne hanno testato le abilità verbali e matematiche per quattro anni, mostrando un impatto negativo di causa-effetto.
I ricercatori hanno evidenziato una relazione tra la presenza nell’aria di elementi nocivi e calo delle performance. Lo studio, nel corso del quale sono stati somministrati 24 quesiti di matematica e 34 in cui si testava il riconoscimento delle parole, ha preso in considerazione le misurazioni di anidride solforosa, diossido di azoto e particolato sospeso, sotto i dieci micrometri, nelle aree in cui abitavano i partecipanti.
«Abbiamo scoperto - dicono i ricercatori - che l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico ostacola le performance cognitive. Gli effetti sono più pronunciati con l’età, soprattutto tra gli uomini e tra le persone meno istruite. I danni dell’invecchiamento della mente provocato dall’inquinamento atmosferico impongono probabilmente costi economici e sanitari, dal momento che le funzioni cognitive sono importanti per gli anziani, sia per la gestione delle incombenze quotidiane sia per prendere decisioni importanti».
Gli effetti nocivi
Non è stato trovato un rapporto diretto di causa effetto tra inquinamento e impatto negativo sull’intelligenza. Tuttavia i risultati corrispondono ad altre ricerche già effettuate. Un team dell’Università di Barcellona aveva dimostrato che lo smog può rallentare il cervello dei bambini, riducendo memoria e capacità di attenzione.
Un ulteriore studio spagnolo aveva dimostrato che i bambini che vanno a scuola a piedi sono i più esposti al particolarato sottile, manifestando una riduzione nella memoria di lavoro.
Insomma, l’inquinamento è nocivo su tutti i fronti. Ciò che non viene compreso è che fra la natura e il genere umano, non sarà certo la prima a soccombere.

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