La Start Up

Tentrr, l'Airbnb dei campeggiatori

Se è il viaggiatore a fare il viaggio, non tutti siamo tipi da hotel, servizio in camera e colazione a letto.

tentrr-1Per molti, e mi ci metto anche io nella categoria, partire è sinonimo di zaino e gambe in spalla. Meglio se con una tenda a portata di mano.

Tuttavia, anche nel caso in cui si opti per un road trip non sempre è facile trovare un posto dove piantare la propria “dimora temporanea”. Lo sa bene Micheal D’Agostino, inventore di Tentrr, ribattezzato l’Airbnb del campeggio.

La scintilla si è accesa dopo aver trascorso un weekend con la moglie in cerca di un terreno dove sistemare la propria canadese. Allora perché non creare qualcosa di molto simile al fratello più famoso, collegando tutti i privati disponibili ad affittare una tenda in campagna o un terreno su cui poter campeggiare?

 

Come funziona

tentrr-5Al posto di un letto, una tenda. Con tanto di materasso ad aria e tutto ciò che può servire per la permanenza, come un fornelletto, piatti, acqua, una dispensa di cibo a lunga scadenza, un tavolo da picnic con sedie e una toilette outdoor.

Così come su Airbnb, dove si può prenotare una stanza scegliendo mese, giorni e numero di persone la stessa cosa potrà essere fatta con una tenda (fino a un massimo di quattro campeggiatori per ciascuna). 

Inoltre, in base ai filtri impostati, si potrà decidere se sostare in un luogo dove fare lunghe passeggiate, scalare o ad esempio, specificare la vicinanza ad un fiume per fare rafting.

Per chi volesse mettere a disposizione tenda e area dovrà pagare una somma di 1500 dollari e  ad ogni prenotazione riuscirà a ottenere l’80% del costo iniziale. Solo dopo essersi messi in contatto con il proprietario ed accordati su prezzo e durata della permanenza, è possibile effettuare il pagamento online.

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Un business vincente

tentrr-8Al momento la piattaforma è disponibile solo in America, in zone rurali dal Sud del Maine alla Pennsylvania orientale. Ma è un business il cui fatturato è cresciuto in maniera esponenziale, che si potrebbe facilmente trasferire ad altre aree del mondo.

Ad esempio in Italia, dove il clima mite, la folta presenza di aree naturalistiche e terreni favorevoli potrebbero dar vita a una fiorente attività.

Al momento non è un servizio esattamente economico. Ma sicuramente, soprattutto se siete amanti della natura, un'esperienza da provare. 

 

di Irene Caltabiano

 

 

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Authentico, l'app che protegge il made in Italy nel mondo

Tutti pazzi per il made in Italy

parmigianoUna forma di Parmigiano, un buon Chianti, il prosciutto di Parma. Se c’è una cosa di cui il Bel Paese si può vantare è l’enogastronomia. Si stima infatti che ogni anno 1,2 miliardi di stranieri acquistino cibo italiano. O forse è ciò che credono.

Come ogni eccellenza che si rispetti, il made in Italy genera un’enorme quantità di fake e scopiazzature. Dalla zottarella al regianito, il fake food è un fenomeno nocivo sia lato consumatore che produttore.

Come amiamo ripetere, le startup nascono per far fronte a un bisogno concreto. E Authentico, piattaforma italiana, soddisfa la richiesta di autenticità di chi acquista i prodotti nostrani per gustarne la reale bontà.

Come funziona

authentico-cuoco«Abbiamo sviluppato un sistema di verifica dell’autenticità di un prodotto alimentare attraverso la scansione del codice a barre» spiega Giuseppe Coletti, amministratore delegato di Authentico.

Niente QR Code: il consumatore può dunque, in qualsiasi parte del mondo, scansionare con il cellulare e verificare che non si tratti di  italian sounding (ovvero utilizzo di denominazioni geografiche, immagini, marchi che evocano l’Italia per commercializzare merce contraffatta, che di italiano ha probabilmente solo il nome).

Un simpatico cuoco mascotte vi darà l’ok oppure negherà l’origine dop del prodotto.

Un problema di normative

autentico-5Authentico diventa anche un modo per sostenere le aziende italiane all’estero. Spesso si tratta di piccole medie imprese che non riescono a difendersi sui mercati internazionali, causa leggi poco chiare e facilmente aggirabili.

Ma il servizio utile non sta semplicemente nello smascheramento del falso made in Italy. L’ alert può essere inviato per avvertire l’impresa scopiazzata o il settore merceologico di riferimento. Così si neutralizzano le “minacce” in circolazione.

In più l’app punta alla costruzione di una community di amanti dell’originale. Authentico mette a disposizione per ogni prodotto informazioni su metodologia di produzione, territorio d’origine e come cucinare le materie prime acquistate.

Disponibile anche un e-commerce e un sistema di newsletter per informare su promozioni legate a un determinato articolo. Ciliegina sulla torta? Authentico indica anche i ristoranti nelle vicinanze che cucinano le vere tagliatelle o la pizza napoletana, non i cheese maccheroni o l’hawaiana pizza.

Qual è il guadagno?

Un modello do ut des«Noi percepiamo una piccola fee da parte delle aziende agroalimentari che vogliono entrare nel nostro network e ricevere i nostri servizi. In questo modo possono avere informazioni sui consumatori e creare un legame con loro. Ma possono ottenere anche insight dal mercato, individuando i concorrenti o le aree in cui ci sono potenziali acquirenti».

irene-caltabiano

 

di Irene Caltabiano

 

 
 

 

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Svuotarmadio.it il sito italiano per vendere i tuoi abiti usati

Avete abiti usati che non utilizzate più? No problem!  da oggi c’è Svuotarmadio.it

svuotarmadio

Nel tuo armadio c’è un tesoro!” è lo slogan della nuova startup Svuotarmadio.it che si occupa di vendere i nostri abiti usati. E a pensarci bene i nostri armadi sono affollati di scarpe messe solo due tre volte,vestiti acquistati d’impulso e mai sfruttati,  giocattoli dei bambini e borse e accessori praticamente nuovi. A svuotare i nostri guardaroba per fare spazio ai nuovi acquisti ci pensa questo nuovo sito in modo pratico e veloce ma anche dettagliato

 

 

Com’è nata l’idea

L’idea di realizzare un sito specifico di compravendita dell'abbigliamento usato nasce da un’esigenza personale di Daniele Ferla, CEO di questa startup, che era quella di vendere il proprio abbigliamento usato i modo semplice ma dettagliato e cioè senza dover creare tanti annunci diversi e avendo la possibilità di catalogare i prodotti e presentarli come fossero in vetrina.

Pur essendoci numerose piattaforme per vendere online,nessuna di esse è dedicata alla vendita di abiti usati e non è organizzata in maniera adeguata.

Come funziona la piattaforma

daniele_ferla_desdinova

Dopo esserci collegati al sito effettuiamo la registrazione attraverso email oppure Facebook. Il nostro profilo dovrà essere dettagliato. 

Bisogna indicare, infatti, le proprie preferenze in ambito di moda come ad esempio il colore preferito, lo stile, le taglie, etc. Dopo di che potremo inserire il prodotto da mettere in vendita. Anche per quest’ultimo è necessario specificare le caratteristiche in modo da renderlo facilmente individuabile dagli altri utenti.

La sezione di richiesta Outfit,di cui il sito è dotato, consente, inoltre,  alle donne iscritte a Svuotarmadio.it di usufruire di un servizio che offre la consulenza di una costumista che preparerà un completo con i capi di abbigliamento in vendita sul sito.

Ad oggi

Dopo un anno dal suo debutto il sito ha avuto un buon riscontro soprattutto tra le ragazze che vanno dai 25 ai 40 anni, appassionate di moda e di shopping ma anche attente alla spesa e al riuso intelligente.

La startup si ripropone in futuro di migliorare il sito rendendolo ancora più ricco di contenuti e più funzionale e di oltrepassare i confini dell’Italia. Il progetto è quello di entrare in Francia, paese molto ricettivo e stimolante sotto l'aspetto della compravendita dell'usato online e di creare un’app per iOS e Android in modo da facilitare la comunicazione tra venditore ed acquirente.

Simona
Blogger tra-vestita

 

 
 

 

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