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Italia-Guatemala: perchè fare un biglietto di sola andata

Clima così accogliente da definirlo "il Paese dell'eterna primavera".

lago-atitlanCibo buono, gente del posto amichevole e panorami mozzafiato, quasi dipinti a olio con colori non diluiti

Il Guatemala è un Paese variopinto, culla della civiltà Maya, dalla natura rigogliosa quanto impervia, terra di montagne e vulcani. 

E anche di laghi come l'Atitlán, luogo in cui  Miriam Venturi, pensionata pistoiese che abbiamo avuto il piacere di intervistare, fugge dall'inverno italiano.

Miriam ha fatto costruire da un falegname la sua casetta. Sulle sponde del bacino a circa 50 km da Antigua. In Guatemala funziona così. 

Più facile comprare un terreno che un appartamento, dal momento che il prezzo è circa un euro (che equivale a otto quetzal, moneta guatemalteca) al metro quadro. Il costo della vita è ridicolo: settanta cent per un litro di latte, meno di cinque euro per una cena al ristorante. 

Oggi Miriam, che parte con meno frequenza, ha lasciato la piccola abitazione di legno e lamiera (realizzata circa dieci anni fa) alla figlia, che risiede lì facendo la pittrice e disegnando murales. Impossibile nel bel Paese pensare di vivere di un'attività simile.

 

Guatemala sola andata

Esiste infatti una fitta comunità di compaesani che hanno aperto locali, pizzerie, o imprese edilizie. Un dato curioso è laconsistente presenza di israeliani. L'età è varia, dai quarantenni agli ottantenni. 

Parecchi i pensionati che, dopo una vita di lavoro, vogliono godere di pace e relax in mezzo alla natura. «D'altronde l'intregrazione è facile, basta sapersi adattare » conferma Miriam. « La gente del posto è amichevole e anche imparare la lingua non è stato complicato». Ufficialmente si parla lo spagnolo, ma gli indigeni comunicano tra loro in guatemalteco.

Lo stile di vita è molto più rilassato e i costi della quotidianità dimezzati

Basti pensare che uno stipendio medio-alto è di circa 120 euro. «E c'è sempre frutta e verdura fresca» dice Miriam, deliziata. L'altra faccia di una vita più rilassata è pero un tasso di povertà elevato e minori servizi. Purtroppo il tasso di microcriminalità è alto quindi occhio soprattutto a quando si prendono i mezzi pubblici, spesso mirino di attacchi di malfattori che vogliono derubare i passeggeri.

Altro punto a favore? Le agevolazioni fiscali

Guatemala

Non esistono tasse sul reddito, sulle eredità e c'è possibilità di reversibilità di pensione e polizze vita.

  La soglia minima di pensione è di circa 1098 euro. Nonostante alcuni luoghi risultino ancora incontaminati, progresso e tecnologia si sono fatti avanti anche lì. 

«Ci sono ancora gli indios con lingua e costumi tradizionali, ma sarà per pochi anni. I giovani sono sempre più globalizzati».

 

 

di Irene Caltabiano

 

 

 

 

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A tavola le differenze dialogano. One Sense, il primo ristorante "sordi-friendly” a Roma

Dividere, polarizzare, scatenare la caccia al nemico “giurato”

Ai tempi dei social la mamma degli hater è sempre incinta. Ciò determina una macroscopica stortura: fa apparire desuete e inutili caratteristiche quali l’empatia e la capacità di integrare nella propria visione della realtà anche spunti altrui. Fortunatamente, storie come quella di Valeria Valla Olivotti, 30enne romana sorda. Contribuiscono a ricordarci che per evitare l’imbarbarimento da superficialità dobbiamo restare umani.

La donna, infatti, ha dato vita alla Garbatella a One Sense, un ristorante frutto di accurati studi finalizzati a promuovere il confronto e lo scambio tra udenti e non.

Aggregare rimuovendo ogni tipo di barriera, in un luogo fortemente simbolico

One-Sense-GarbatellaOne Sense è nato dopo tre anni di “gestazione” in cui niente è stato lasciato al caso. A partire dallo spazio scelto come sede. Il ristorante è sorto dove un tempo c’era un deposito di audiovisivi; il quartiere Garbatella è uno dei più rappresentativi della capitale, in quanto inclusivo e facilmente raggiungibile con i mezzi.

Particolare attenzione è stata dedicata al tema dell’accessibilità: via libera quindi a pedane ed ampi corridoi. In virtù della storia di Valeria Valla Olivotti One Sense è stato disegnato su misura dei sordi, favorendo al tempo stesso l’ingresso nel loro “mondo” di chi ci sente e vuole provare a mettersi nei panni altrui. A tale scopo, sugli scaffali sopra i tavoli sono a disposizione libri come “Una mamma normale”. Il personale di sala è composto d persone udenti e non, e tutti parlano la lingua dei segni. Le portate presenti nel menu sono contraddistinte da numeri, per facilitare la comunicazione tramite labiale, ed il bancone del bar è munito di campanelli, così da richiamare l’attenzione dei camerieri sordi.

Lo chef utilizza prodotti provenienti da aziende solidali che operano nel biologico. Tra i piatti forti del menu, le mezze maniche all’amatriciana, l’agnello marinato alla malvasia e rosmarino, e pancetta con insalata di songino.

Valla, il destino in un soprannome

Valeria Olivotti ha scelto per sé un diminutivo diverso da Vale, quello più comunemente associato al suo nome di battesimo. Una decisione, questa, che riassume la sua passione per l’equitazione, la sua indole, e il suo approccio alla vita. 

Il primo “incontro ravvicinato” con i cavalli è avvenuto quando Valeria aveva due anni, poco prima di diventare sorda. Tale condizione, successivamente, l’ha portata a sviluppare una particolare sensibilità tattile, facilitando la comunicazione anche con i pony considerati più irrequieti e turbolenti.

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L’equitazione è stata per Valla una palestra di vita: la corsa a ostacoli, che è la sua specialità, le ha consentito di affinare tenacia e determinazione, contribuendo a definire il suo approccio alla sordità che, spiega, è “un dato di fatto e non un problema”. Anzi, come recita uno dei suoi tanti tatuaggi, rappresenta oggi un dono, un valore aggiunto alla sua personalità. La chiave di volta per mettersi in gioco, relativizzare i problemi ed essere ricettiva nei confronti di tutto ciò che è “altro”.

Le radici di una persona e gli insegnamenti ricevuti dai genitori influenzano in parte il percorso di vita costruito in età adulta. La vitalità, l’entusiasmo e la testardaggine sfoderati da Valla hanno trovato un primo supporto nella madre, Donatella Montani. La donna, infatti, non solo ha alimentato la sua voglia di fare, ma l’ha anche aiutata a tradurre in realtà il suo sogno, vale a dire aprire un locale. Gli ostacoli che per anni le avevano impedito di inserirsi appieno nel mondo del lavoro non l’hanno scoraggiata, così l’idea di One Sense è affiorata spontaneamente, nel corso di una chiacchierata. D’altronde, anche il cibo può essere considerato un linguaggio, e la sua peculiarità è che la maggior parte delle persone ha una predisposizione naturale a padroneggiarlo.

 

Francesca Garrisi     

Quando le cose non mi divertono, mi ammalo  (H.B.)

 
 
 

 

 

 

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iGram, come scaricare video e foto da Instagram

Wow, un tutorial sullo smokey eye!  

Un video su come fare la pastiera! Un gatto che fa il triplo salto mortale! 

Ogni giorno su Instagram osserviamo una tale quantità di contenuti interessanti e divertenti che risulta difficile vederli tutti in tempo reale.

Per questo motivo spesso vorremmo scaricare i video da Instagram per visualizzarli più volte o riutilizzarli in un secondo momento.  

Come fare? Purtroppo, all’interno di Instagram, non è disponibile una funzione simile, né da sito web né dall’app. Ecco quindi che ci vengono in aiuto applicazioni come iGram,  con cui chiunque scarica video e foto da Instagram praticamente da ogni dispositivo, che sia un computer, un tablet o un cellulare. 

Come scaricare con iGram 

iGramL’utilizzo di iGram è veramente semplice, senza bisogno di nessun’altro plug-in aggiuntivo. È sufficiente seguire tre semplici passaggi: 

1) Copia l’URL 

Apri direttamente l’applicazione dal sito web o dall’app, copiando l’URL della foto, del video o della reel. 

2) Scarica 

Fatto? Bene. Ora incolla il link dove c’è scritto “Copia URL” e clicca su Scarica. 

3) Scegli la qualità che ti serve 

Igram ti dà la possibilità di scegliere tra varie opzioni di qualità, così da avviare il download delle opzioni più adatte alle proprie esigenze.  

Una volta scaricato il video, anche se chiaramente dipende dal tipo di sistema operativo utilizzato e dal browser, basta andare nella sezione download o premere Cltr+J. In ogni caso, IGram dovrebbe supportare qualsiasi tipo di sistema operativo, iOS, Android, Linux etc.  

Che tipo di file si possono scaricare da iGram? 

Con iGram puoi scaricare sia una singola foto che immagini multiple. Anche per quanto riguarda i video puoi ottenere sia video multipli che caroselli (gallerie da più foto) e persino i video ripresi da IGTV, senza la necessità di essere per forza online (o nel caso in cui l’IGTV corra il rischio di essere cancellato). Infine, l’ultima novità è il download dei reel e delle stories. 

Story Saver, infatti, consente di scaricare qualsiasi story su Instagram in modo anonimo, senza limiti, per ricaricarle, ripubblicarle o creare video da mostrare agli amici. 

I formati maggiormente consigliati sono il jpeg, per le immagini mentre per i video è consigliato l’MP4, formato di alta qualità con dimensioni ridotte. La qualità dell’immagine dipende dal file originale ma normalmente il download avviene a 1080x1350 pixel. Per quanto riguarda il video invece nella maggior parte dei casi viene scaricato in HD. 

Scaricare con iGram da account privati

Scaricare video da iGram è assolutamente gratuito e senza limitazioni di quantità. Attenzione però: l’unica clausola a cui bisogna prestare più attenzione è scaricare video o foto da account privati.  

iGram rispetta la privacy degli utenti. I video di account privati possono essere scaricati per uso personale ma non riutilizzati a fini commerciali. In questo caso è necessario attribuire crediti e diritti agli autori.  

Spero che questo articolo ti sia stato utile e che comincerai subito a sfruttare questo innovativo strumento a tua disposizione.  

Sei pronto per scaricare video utili e divertenti o a conservare delle foto per un bel collage creativo? 

di Irene Caltabiano 

 

 

 

 

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