Viaggiare consapevoli: sai davvero cos’è l’overbooking?

Volare oh oh…

Viaggiare_ConsapevoliCon l’avvento di internet, prenotare un volo per raggiungere qualsiasi destinazione è diventato un gioco da ragazzi. Bastano un semplice smartphone e una carta di credito prepagata per assicurarsi un posto in aeroplano, senza doversi necessariamente rivolgere a un’agenzia di viaggi.

Ciononostante molti viaggiatori ignorano che ciò che acquistano sul sito di una qualsivoglia compagnia aerea non è la carta d’imbarco vera e propria, ma soltanto una prenotazione. È un po’ come occupare un posto in un’aula universitaria con un quaderno, un’ora prima che la lezione abbia inizio: in teoria potremo seguirla sedendoci lì, ma in pratica potrebbe accadere che un altro studente ce lo soffi.

Ebbene sì, nonostante dalle nostre tasche sia uscita moneta sonante, in realtà non abbiamo comprato un bel niente. Almeno finché non effettuiamo il check-in, beninteso, nel qual caso la prenotazione di cui sopra si trasforma magicamente in carta d’imbarco e ci garantisce la partenza.

Fino a un attimo prima, tuttavia, può capitare di sentirsi dire che i posti in aereo siano esauriti e che, pertanto, occorre ingegnarsi per trovare una soluzione alternativa. Naturalmente le compagnie garantiscono varie forme di assistenza e rimborso, in questi casi, ma la pazienza di chi rimane al palo è messa a dura prova.

 

Com’è possibile tutto ciò?

Viaggiare_ConsapevoliL’obiettivo di una compagnia aerea è trarre il massimo profitto possibile da ogni singolo volo, pertanto si ricorre alla tecnica dell’overbooking. In sostanza si accetta un numero di prenotazioni superiore all’effettiva capienza del mezzo, basandosi su dati statistici che indicano la probabilità che alcuni passeggeri rinuncino al volo.

La cancellazione di una prenotazione, anche all’ultimo minuto, è un evento che si verifica sistematicamente. Ciò comporta una perdita in termini di incasso per gli operatori del settore e da lì è nata la necessità di elaborare una strategia per ovviare al problema.

In molti casi i passeggeri rinunciano al volo con discreto anticipo ottenendo un rimborso parziale. La compagnia aerea ha così il tempo di vendere nuovamente il posto, garantendosi un extra guadagno.

Cosa accade, però, se il passeggero ha un contrattempo all’ultimo minuto che gli impedisce di recarsi in aeroporto? In questo caso la compagnia non è tenuta a rimborsare il biglietto non fruito e ha la possibilità di guadagnare addirittura il doppio assegnando il posto a un altro viaggiatore. Come? Semplice, grazie all’overbooking.

Il più delle volte, infatti, quanto appena descritto accade in modo trasparente agli occhi del passeggero. È proprio per questo che molti ignorano la differenza tra “prenotazione” e “carta d’imbarco”. Siccome non ci si accorge di niente, si pensa che il passaggio da una all’altra sia automatico e privo di imprevisti.

Purtroppo invece non è così, perché per quanto gli algoritmi usati per stimare la cancellazione delle prenotazioni siano sofisticati, c’è sempre qualcuno che è costretto a rimanere a terra. Negli Stati Uniti, ciò accade a 9 passeggeri su 10000.

In questi casi la compagnia è obbligata a fornire un posto sul primo volo successivo e a offrire una ricompensa. La spesa, tuttavia, risulta davvero poco invasiva per le compagnie, considerando che le pratiche di overbooking consentono di guadagnare centinaia di milioni in più ogni anno.

Cosa fare per evitare di rimanere vittime dell’overbooking?

Viaggiare_ConsapevoliQuando prenotiamo un volo online ci guardiamo bene dal leggere le clausole del contratto e clicchiamo senza indugio sul pulsante “Accetta”. Comportamento, questo, più che comprensibile considerando che leggendole tutte si rischierebbe davvero di perdere il volo.

Eppure in alcune di esse si fa chiaro riferimento all’overbooking e alla possibilità che il posto a bordo non sia sempre garantito. Per cui è legittimo rimanere delusi e inveire contro la sfortuna, ma non ci si può lamentare più di tanto perché come recita l’antico adagio “la legge non ammette ignoranza”.

Le persone che hanno più probabilità di subire l’overbooking sono quelle che viaggiano in classe economica, che hanno volato poche volte con la stessa compagnia aerea, che non hanno carte fedeltà come quelle per la raccolta delle miglia e che hanno tardato a fare il check-in per confermare la loro presenza.

Proprio il check-in, come già accennato, è l’unica vera garanzia per non perdere il posto. Perciò si consiglia di farlo sempre online, non appena è possibile, anziché in aeroporto. Anche nel caso in cui si debbano imbarcare i bagagli, infatti, nulla vieta di ottenere la carta d’imbarco in anticipo.
Buon viaggio!

 

di Giovanni Antonucci

autore del romanzo "Veronica Fuori Tempo"

 

 
 

 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

 

FB  youtubeinstagram

✉ Iscriviti alla newsletter


☝ Privacy policy    ✍ Lavora con noi

Contattaci