Ti manca l’Italia? Metti online i prodotti della tua terra, e vendi in tutto il mondo

Dentro ogni emigrato si nasconde un’indole nostalgica che non si rassegna a dover rinunciare agli odori e ai sapori della propria terra. Un sentimento che è il mix tra bruciante desiderio e ineluttabile mancanza. Qualcosa che, nell’immaginario comune, è associato a chi (ha) lascia(to) il Sud alla volta del Nord, Italia o Europa, per reinventarsi professionalmente e/o umanamente.

QualitaonlineForse proprio il desiderio inconscio di appagare questa fame (non solo emotiva), unito alla volontà di condividere con chi è intorno le eccellenze della propria terra, è all’origine della diffusione dell’ecommerce dei prodotti italiani all’estero. La Germania, ad esempio, si sta scoprendo vorace e appassionata consumatrice non solo della celeberrima gastronomia partenopea, ma anche di quella, meno nota, abruzzese e marchigiana. Tra i suoi alfieri più tenaci, Biagio Vagabond Bistrot, di cui abbiamo già parlato in questo post, e Qualitonline, sito che, da Eschwege (Assia), attraversa l’intero Paese con le sue gustose spedizioni.

Ambasciatori delle Marche all’estero

A ideare il portale sono stati Silvia Camaiani e il marito Mirco Pavoni che, dopo aver terminato gli studi a San Benedetto del Tronto, si sono trasferiti in Germania. Tuttavia, la precisione teutonica e le ottime birre non erano riuscite a far dimenticare loro le radici marchigiane. Anzi, i due a un certo punto hanno cominciato a far  assaggiare ad amici e conoscenti i prodotti con cui erano cresciuti, e il riscontro è stato talmente significativo, che hanno deciso di creare Qualitonline.

Difendere (e diffondere) la qualità oltre i confini tradizionali

Qualitaonline«Abbiamo deciso di entrare nel mondo dell’ecommerce dopo aver notato che ci sono molte eccellenze enogastronomiche marchigiane e abruzzesi praticamente sconosciute all’estero. Tra queste, vini come Passerina e Verdicchio, il tartufo del Piceno, e gli oli monocultivar e blend, ottenuti da una o più tipologia di olive. Tuttavia, dato che il nostro obiettivo è promuovere la qualità a forte vocazione territoriale, abbiamo l’intenzione di estendere la platea di prodotti presenti sul sito, includendo anche quelli provenienti da altre regioni. Attualmente, è già disponibile l’aceto di Modena.

Qualitonline vuole far conoscere le piccole realtà che, con tenacia e intelligenza, hanno custodito e portato avanti la storia della propria famiglia, resistendo alle ‘turbolenze’ dei mercati».

 

Eccellenze italiane ed ecommerce: perché può essere un’unione felice (e duratura)

QualitaonlineNel 2014 l’export agroalimentare italiano è arrivato a quota 35 miliardi, così, mettere online il meglio dell’enogastronomia rappresenta una scelta potenzialmente vincente, oltre che lungimirante.

Tuttavia, il settore oggi non ha raggiunto ancora il pieno del proprio sviluppo, basti pensare che l’ecommerce copre appena il 4% (circa 6 miliardi) del fatturato totale dei beni di consumo venduti all’estero. Insomma, il canale di vendita preferito dalla stragrande maggioranza degli utenti resta quello diretto, ovvero il face to face. Dunque, partire con il piede giusto significa valorizzare gli aspetti più interessanti e peculiari del proprio prodotto, avendo cura di fornire tutti i dati relativi all’azienda di origine, e, contestualmente, conoscere a fondo il mercato a cui si punta.

Cosa è necessario per cominciare?

Puntare sul web consente di ridurre i costi ampliando considerevolmente la platea dei propri clienti. Detto ciò, bisogna avere ben presente che Internet NON significa gratis: la qualità e la professionalità hanno un prezzo, per quanto più contenuto rispetto ai canali pubblicitari tradizionali, e, se si vogliono ottenere risultati apprezzabili, bisogna essere disposti a pagarlo.

Dunque, se non hai le competenze necessarie per creare un sito, affidati a una web agency per curare la veste grafica del tuo negozio virtuale. Il traduttore (o i traduttori) è invece colui il quale ti permetterà di entrare in o più mercati internazionali.

Pronto a trasformare l’amore per la tua terra in un lavoro?

 

Francesca Garrisi     

Quando le cose non mi divertono, mi ammalo  (H.B.)

 

 

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