Svart, l'albergo 100% ecosostenibile al circolo polare artico

Svart, l'albergo ad energia positiva

svart-1Un hotel vicino al ghiacciaio Svartisen, nel cuore della Norvegia, vicino al circolo polare artico?

Si chiama Svart (nero in norvegese) e, a parte la location mozzafiato, ha un grande punto di forza: è ad impatto zero ed energia positiva, ovvero produce più di quanto consumi.

Lo studio architettonico  Snøhetta già  al lavoro in vista dell’inaugurazione del primo ristorante subacqueo scandinavo, ha riunito per la realizzazione dell’edificio immobiliari, esperti ambientali, associazioni ong.

«Per noi era importante progettare un edificio green che avesse un impatto minimo sulla splendida natura del Nord. Costruire un hotel a basso impatto ambientale è un fattore essenziale per alimentare un turismo sostenibile, rispettando il più possibile le caratteristiche dell’area: piante rare, acque limpide e il ghiacciaio Svartisen» afferma Kjetil Trædal Thorsen, socio fondatore dello studio di architettura.

Obiettivi di Svart?

svart-3I lavori inizieranno nel 2019 e termineranno nel 2021. Obiettivo? Ridurre l’impronta di carbonio e aderire agli standard previsti dal protocollo Powerhouse.

L’edificio deve dunque, in sessant' anni di operatività, garantire una produzione di energia tale da bilanciare i costi energetici di costruzione, materiali utilizzati, funzionamento e rifiuti generati.

Quanta energia risparmia Svart?

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Gli architetti hanno ridotto di molto la spesa dal punto di vista energetico (fino all’ 85% rispetto ad un edificio normale).

Le stanze di Svart sono state infatti progettate in modo che la disposizione possa sempre garantire la luce solare nelle ore di maggior luminosità. 

 Gli architetti hanno trascorso un anno a studiare l’area del ghiacciao Svartinsen, rilevando il modo in cui i raggi solari rimbalzano tra montagne e acque.

 

Hanno così realizzato l’hotel in forma circolare, con il tetto ricoperto di pannelli solari. Le ampie vetrate laterali consentono di sfruttare la luce naturale anche durante quei periodi dell’anno in cui il sole manca.

 Nel suo complesso dunque il funzionamento dello Svart Hotel dovrebbe richiedere solo il 15% dell’energia utilizzata da un albergo tradizionale.

Ultima chicca? Forma e ubicazione minimizzano l’impatto su fauna e flora locali. Peraltro, l’accesso all’albergo potrà avvenire solo tramite barca.

Si sa che gli svedesi sono sempre avanti per quanto riguarda architettura e innovazione. Ma perché non prendere esempio e pensare di costruire anche nel Bel Paese strutture del genere?

 

di Irene Caltabiano

 

 

 

 
 

 

 

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