Scusa ma, questa è una scusa!

La parola alla scusa! O era accusa?

Mi scusi, Vostro Onore?! La parola all’accusa! Va bene, qualcosa è successo, qualcosa ha messo una distanza tra me e te. Un’incomprensione, un malinteso, un litigio o forse una paura, una frustrazione. Fatto sta che adesso una disarmonica tensione ci allontana. La colpa è mia, la colpa è tua e così via, e scuse su scuse, giustificazioni su giustificazioni. Così finiamo con l’aspettare la prima scusa valida per uscire da questa situazione o per discolparci e vicenda.
Che stai aspettando? Forse la scusa giusta

Succede un po’ a tutti di ritrovarsi a porgere o mettere scuse no? Tuttavia un conto è chiedere scusa (scusarsi), un altro è inventarne. Excusare nell’etimologia latina ha a che fare con l’accusare, pensate un po’. Ma il significato più interessante riguarda l’allontanare da qualcuno (o se stessi), la causa (colpa) di qualcosa. Allontanamento dunque, e rieccoci al punto di partenza. Siamo lontani.

Sul banco dell’accusa…o era scusa?

Insomma le scuse le puoi chiedere, mettere, aspettare e trovare. Tuttavia c’è sempre chi accusa e c’è chi scusa. Nel gioco delle parti, nel bel mezzo della lite, non è spesso facile fare un passo indietro e passare dall’accusa al perdono, mi scusi vostro Onore! E come si sente chi incontra le scuse che trovo?

A torto o ragione, metti  a posto e fai ordine!

Lo so vi sto facendo la filippica, ma ripartiamo dall’inizio. Io e te per vari motivi ci allontaniamo, e a questo punto entrano in scena le scuse, ora è da vedere chi le mette per primo o chi le fa. Tra noi c’è uno squilibrio, uno stato tensivo che ha incrinato la nostra armonia, insomma c’è disordine. Scusare è un fare ordine perché costituisce un tentativo di mettere a posto la situazione per ‘allontanare’ le cause del bisticcio. Poi chiunque riporta l’ordine nella sua e nella tua vita, si sa, ti porta in fondo amore e armonia. Quindi che bello scusarsi così, con spontaneità e semplicità, eppure quanto ci costa. Sempre tanta fatica! Quante volte le scuse ci sembrano le più improbabili da dare e le più impossibili da fare? Provate a pensare, invece, a un genitore che chiede scusa ad un figlio, oppure a un datore di un lavoro che le porge a un dipendente? Che figata no? Mica è detto che sia solo la rosea visione di un mondo migliore e possibilista. Oppure mera questione di ‘odine’ sociale nel rispetto delle gerarchie Se qualcosa la desideri ardentemente una strada la trovi, sennò cerchi una scusa.

E il naufragar m’è dolce in questo mare di scuse

Sentite, ci sono scuse che proprio non tengono, altre possono pure essere credibili, fatto sta che sono degli alibi per tenerti alla larga da quello che desideri  e rigettarlo più lontano. Quanto è forte il tuo desiderio? Forse troppo poco. Meglio rinunciare dai, in fondo è più comodo inventare scuse, forse...

Scusa, ma chi te lo fa fare?

Eppure inventare scuse credibili è un vero incubo. Devi saper gestire e alimentare l’inferno di un alibi di ferro. Tenere in piedi scuse troppo lunghe significa giocare per mesi  a nomi, cose, persone, fatti  e città per intrecciarne, a memoria e senza mai tradirti, le fila comuni. Ma sai che ti dico? Perdonati e falla finita! In poche parole..scusati che fai prima! Sì perché questo enorme lavorio che potresti portare per un po’ avanti, altro non farà che allontanare, nel breve termine, da te la tua colpa che presto rincontrerai per strada. E vorrà dire che non hai messo a posto subito. Sono così convenienti le tue scuse di convenienza allora?

Adesso basta scuse!

C’è da dire che le scuse poi vanno sentite in modo sincero e profondo, altrimenti servono a ben poco. Ci sono infatti scuse davvero pericolose e sono quelle frequenti dettate dal senso di colpa, che rimandano sempre alla ‘prossima volta’. Proprio quella volta che non arriverà mai e non vedrà affatto l’incontro con la realtà che genera un cambiamento nella persona. Sapere chiedere scusa è un gesto che richiede una grande volontà di sentire e comprendere l’altro. Può sembrare debolezza ma è, non senza fatica, ascoltare il prossimo, assumersi insieme la responsabilità per cambiare quello che non va e che ha creato disordine e sfiducia. E scusatemi se è poco!

di Laura Pugliese

 
 

 

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