Rubies in the Rubble, le marmellate di frutta imperfetta

Quante imperfezioni da nascondere!

Una ruga, un neo, una cicatrice. Cosa sono se non difetti che ci caratterizzano? Nel mondo di oggi la corsa all’impeccabilità, alla bellezza anonima e senza difetti è presente in qualsiasi settore, persino nell’ortofrutticolo. 

Da quando abbiamo deciso che una cosa brutta o al di fuori degli standard non può essere mangiabile?

Brutti ma buoni

Purtroppo supermercati e rivenditori hanno politiche molto severe sulla selezione di frutta e verdura.  I prodotti con appena qualche ammaccatura vengono automaticamente scartati mentre potrebbero tranquillamente rinascere a nuova vita come nuovi, deliziosi alimenti. 

 

Per fortuna qualcuno ha pensato a recuperare l’enorme quantità di invenduto. Il progetto Rubies in the Rabble ha avuto inizio al Borough Market di Londra. Jenny Dowson, ideatrice dell’iniziativa, afferma che la maggior parte degli sprechi alimentari non sono costituiti da scarti ma da cibo invenduto che non rispecchia determinati canoni estetici. Alimenti commestibili ma scartati perché dalle forme curiose e poco consone per la vendita.

Rubies in the Rabble: dagli scarti a un'attività commerciale

Grazie alla frutta scartata si preparano marmellate, mentre dagli ortaggi nascono salse e condimenti a base di pomodori, peperoni e peperoncini. 

Il progetto ha avuto inizio nel 2011 e ora Jenny gestisce una cucina presso il New Spitafields Market di Londra, prepara più di ottanta barattoli di marmellata e conserve al giorno. L'onda lunga del riciclo non accenna ad arrestarsi e ora l'imprenditrice inglese possiede un folto numero di aiutanti.

A volte per diffondere consapevolezza alimentare e sostenibilità serve perseveranza e la giusta idea di business.

 

 

 

di Irene Caltabiano

 

 

 

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