Perché dovremmo fare beneficenza

La competizione e l'individualismo contemporaneo ci rendono ciechi

La crisi, la competizione, la carenza di opportunità ci mettono ogni giorno gli uni contro gli altri, pronti a sgomitare e a darci spallate a vicenda pur di ritagliarci un pezzettino di orticello. Che forse non ci frutterà niente, ma vogliamo comunque tenercelo stretto.

Proviamo per un attimo a dimenticare l’ansia di dover rispondere alle aspettative della società e fermiamoci a riflettere. Cosa ci stiamo perdendo in questa estenuante corsa quotidiana?

Se ci guardassimo intorno con più attenzione ci renderemmo conto che potremmo impiegare meglio il nostro tempo, anche solo qualche minuto al giorno, trattando gli altri non come nemici da sfruttare e poi da lasciare indietro, ma come persone con le nostre stesse difficoltà, se non più gravi.

Beneficenza: cosa posso fare se non ho grandi possibilità economiche?

Non c’è bisogno di fare grandi cose o di investire capitali, spesso la rivoluzione parte dai piccoli gesti. Inizia con il camminare più lentamente e con l’aiutare un anziano a scendere dall’autobus, a regalare il tuo panino a un mendicante, a soccorrere un animale solo e spaventato.

Ti accorgerai che imparare a donare senza chiedere nulla in cambio dà un significato nuovo alla vita, ti rende più sensibile alla sofferenza altrui e ti fa sembrare i tuoi problemi un po’ più piccoli.

Ci sono tantissime associazioni che si occupano di aiutare le persone indigenti, di tutelare i diritti dei bambini e delle donne, di assistere gli anziani, di contribuire alla ricerca scientifica contro le malattie, di portare la cultura e la legalità nei territori in cui ce n’è più bisogno, e così via.

Scegli la causa che più ti sta a cuore e investi una piccola parte del tuo tempo ad aiutare gli altri. Fare del bene produce un senso di benessere sia in chi dà, sia in chi riceve; inoltre, impegna le tue giornate e ti fa sentire utile, ti porta a conoscere persone nuove, a sentirti parte di un gruppo che si impegna per costruire qualcosa, e a crescere tantissimo dal punto di vista umano.

Attenzione a non cadere nel narcisismo...

Se oltre al tuo tempo hai anche delle piccole somme da donare, ecco qualche suggerimento su come investirle:

  • donazioni in favore delle associazioni e della ricerca;
  • adozione di un bambino a distanza;
  • acquisto di regali solidali.

In alternativa, potresti portare un pacco di viveri in un centro d’accoglienza per migranti o in un centro di raccolta per gli sfollati, o regalare gli abiti che non indossi più a chi non può permettersi di comprarne di nuovi.

Le possibilità sono tante, ma è importante che ogni gesto venga fatto per il piacere di farlo, e non per un tornaconto personale, come il voler apparire una persona da ammirare, il sentirsi migliore degli altri, perché altrimenti non è più beneficenza ma narcisismo

di Rosa Cambara

 

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