Nuove leggi in Italia: lo startup act funziona?

startup1L’affare delle startup è florido e in crescita in Italia, grazie anche all’impegno politico che ha dato vita nel 2012 allo Startup Act: cerchiamo di capire insieme, in termini semplici e comprensibili, di fare il quadro della situazione in questi otto anni di innovazione e sviluppo in Italia.

 

Partiamo da alcuni dati: secondo il Ministero dello Sviluppo Economico, sono oltre 9.000 le startup italiane create tra Lombardia (Milano e provincia ne conta più di 1500), Lazio, Emilia Romagna, Veneto e Campania.

Ma di cosa si occupano queste startup?

startup23Principalmente di software e consulenza informatica, di industria e artigianato, ricerca scientifica e sviluppo oltre ai servizi di informazione e alle altre tipologie di servizi informatici.

Si punta quindi sull’innovazione tecnologica principalmente. Tra l’altro, l’attuale Premier Antonio Conte ha presenziato ad un importante incontro come quello che si è tenuto ad ottobre a Milano presso il Talent Garden.

Questo perché il 94% delle piccole imprese con capitale investito inizialmente sotto i 100.000 Euro raggiungono complessivamente quasi 900 milioni di fatturato di produzione. Niente male, no?

Tutto questo processo ha quindi posto l’Italia sotto i riflettori dei mercati internazionali, attirando investitori stranieri e soprattutto mettendo finalmente in correlazione la formazione universitaria e il mondo del lavoro attraverso gli incubatori per nuovi progetti ambiziosi.

Tutto questo non sarebbe possibile, se non ci fosse stato un aiuto da parte dello Stato con lo Startup Act. Risultati promettenti che incoraggiano a migliorare i non pochi aspetti di questa legge.

 

Risultati e riconoscimenti grazie allo Startup Act

A proposito di risultati, sappiamo che nel 2016 l’ente che formula la classifica europea dei territori più adatti allo sviluppo delle startup, lo Startup Nation Scoreboard, ha attestato l’impegno politico dell’Italia al secondo posto soltanto dopo i Paesi Bassi; inoltre, il Digital Tax Index 2017 ha giudicato la fiscalità italiana come la più vantaggiosa al mondo dopo l’Irlanda.

Per la fine del 2018 le previsioni continuano ad essere ottimali: in attesa di nuovi preziosi dati, sembra chiaro che lo Startup Act permetta all’Italia di brillare nel campo dello sviluppo e dell’innovazione. E non possiamo che esserne fieri, nonostante ribadiamo la consapevolezza che molto ancora può essere fatto per migliorare il processo di creazione e lancio delle startup nel nostro Paese.

Dopotutto, arrivare secondi vuol dire classificarsi primi tra gli ultimi. Quindi al lavoro Italia!

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di Felice Catozzi

 

 

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