Non buttare il cibo avanzato. Se lo doni, ci guadagni

Quante volte, dopo una cena con amici, hai guardato la tavola ancora ricolma e hai pensato che buttare via tutto sarebbe stato un reato? 

Legge-Sprechi-AlimentariFinora però, la soluzione più pratica da adottare era porzionare e surgelare, o costringersi a consumare le stesse portate per un numero indefinito di giorni. Oggi, invece, donare le rimanenze a chi ne ha bisogno è più semplice … e premia, grazie alla legge contro gli sprechi alimentari.

Il nostro Paese è il secondo, su base europea, a dotarsi di una normativa in materia. Prima di noi solo la Francia, che però ha scelto un approccio fondato sul sanzionamento: chi spreca cibo va incontro a multe e a un periodo di detenzione; contestualmente, è stato previsto un obbligo da parte degli esercizi commerciali a donare l’invenduto agli indigenti.

Combattere gli sprechi alimentari: come?

Legge-Sprechi-AlimentariLa legge italiana mira a promuovere l’esemplificazione burocratica e offrire incentivi a chi, tra privati e imprese, si dimostrerà solerte nell’impiego delle eccedenze di cibo. In quest’ottica è stata esplicitata la definizione di spreco alimentare (=la totalità di prodotti usciti dalla filiera agroalimentare ma comunque ancora fruibili) e di eccedenze alimentari (=beni che risultano invenduti per varie ragioni, tra cui il fatto di essere esteticamente difettosi e di avere una data di scadenza ravvicinata).

La normativa individua inoltre differenze sostanziali tra termine minimo di conservazione (=la data entro cui il prodotto mantiene le sue proprietà peculiari)  e scadenza (superata la quale ingerire il cibo sarebbe pericoloso). Non c’è l’obbligo di donare, ma chi vuole può farlo anche oltre il periodo per cui i cibi garantiscono le proprie caratteristiche specifiche, a patto che l’imballaggio sia integro e vengano assicurate ben precise condizioni ambientali.

Il pane, ad esempio, può essere devoluto entro 24 ore dalla produzione, e i farmaci , se l’etichetta è sbagliata , a patto che le irregolarità non abbiano a che fare con la data di scadenza o la presenza di allergeni. Vai al ristorante? Puoi portare via ciò che non hai mangiato grazie alla family bag.

Legge-Sprechi-AlimentariCiò che non può più essere consumato può essere donato per il sostentamento degli animali e per altri utilizzi, come il compostaggio.

Cosa ci guadagni a devolvere?

Privati e aziende di buona volontà potranno usufruire di una riduzione sulla tassa legata ai rifiuti, in rapporto al quantitativo di prodotti donati, previa certificazione della cessione stessa.

L’auspicio è quindi quello di innescare un circolo virtuoso, invertendo la rotta del consumismo sfrenato  in cui siamo immersi. Per riuscirci però, è necessario che la legge entri a regime. In tal senso sarà fondamentale il ruolo delle Regioni: tocca a loro, infatti, definire linee guida e regolamenti di attuazione. 

 

Francesca Garrisi     

Quando le cose non mi divertono, mi ammalo  (H.B.)

 

 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

 

FB  youtubeinstagram

✉ Iscriviti alla newsletter


☝ Privacy policy    ✍ Lavora con noi

Contattaci