Il sogno dello spazio diventa realtà per una studentessa americana

Quanto misura la distanza tra desideri e vita? 

Per i giovani poco meno del tempo di un respiro (Per fortuna) La storia di Tiera Guinn, giovane donna di Atlanta sembra uscita da un film. Studentessa universitaria del corso di ingegneria aerospaziale del MIT, ha infatti già realizzato il suo sogno, ovvero, progettare i razzi del Sistema di Lancio Spaziale della Nasa.

Come si legge nel sito dell’organizzazione, Tiera Guinn si sta occupando di qualcosa che sancirà «l’inizio di una nuova era di esplorazioni oltre l’orbita della Terra nello spazio profondo». Lo Space Launch System sarà il razzo più potente, ma contestualmente si sta già lavorando a quelli che gli succederanno. 

La storia della studentessa si è contraddistinta dall’inizio per tenacia, caparbietà e chiarezza di sguardo. Ha avuto infatti la fortuna di focalizzare da piccola cosa avrebbe voluto fare della sua vita. «Un giorno ho visto un aereo volare, e all’improvviso ho avuto una sorta di illuminazione. Io disegnerò aerei. Diventerò un’ingegnere aerospaziale. Così, ogni classe che ho scelto era indirizzata a raggiungere il mio obiettivo. Ci mettevo un’ora ad arrivare a scuola, ma lo facevo perché ero consapevole di ciò che volevo fare».  Ha scelto queste parole Tiera Guinn per raccontarsi a The Huffington Post.

«Dovete concentrare la vostra attenzione sul sogno che avete, e non permettere a nessuno di mettersi di traverso. Non importa quanto sia difficile, o quante lacrime dovrete piangere. Dovete, semplicemente tenere duro. E capire che niente arriva senza sforzo. Tenete lo sguardo fisso sul traguardo, che poi è il vostro personale premio, e avrete successo».

Questi i consigli della giovane donna ai suoi coetanei. La sua strada si profila in discesa, probabilmente lastricata da felici intuizioni e obiettivi a portata di mano. Qualcosa, comunque, di ampiamente meritato. Niente male, considerando che ha cominciato a manifestare (e veder apprezzato) il suo talento matematico quando aveva solo sei anni, e la mamma la portava con se per farsi aiutare a utilizzare al meglio i coupon, e calcolare rapidamente il totale speso …

 

Francesca Garrisi   

Quando le cose non mi divertono, mi ammalo  (H.B.)


 

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