La mia maestra è candidata al Premio Nobel!

Italians do it better. Di cosa parliamo? Dell’insegnamento. La 49enne Barbara Riccardi è infatti l’unica italiana su 50 finalisti in lizza per il Global Teacher Prize, una sorta di Premio Nobel assegnato ai docenti. In attesa di conoscere il nome del vincitore, che sarà decretato a marzo prossimo, raccontiamo la storia della nostra virtuosa connazionale.
 
Barbara Riccardi fa la maestra elementare in una scuola di Spinaceto, alla periferia di Roma. 26 anni trascorsi insegnando italiano, inglese, storia, tecnologia ed educazione fisica. Cosa accomuna tutte queste discipline? La passione contagiosa con cui le “presenta” agli alunni. Tutto è possibile, basta “fare rete”, sembra essere questo il suo motto. Non sono molti, infatti, i colleghi che possono dire di aver organizzato, come lei, scambi interculturali con altri Paesi europei, il Tg Scuola e l’orto “a metro zero” che vede impegnati fianco a fianco nonni e nipoti.
 
L’impegno e la motivazione fuori dal comune erano valsi nel 2010 alla Riccardi una medaglia al merito da parte del Presidente della Repubblica. Poco prima l’insegnante aveva organizzato un campo estivo per bambini provenienti da famiglie indigenti.
Se vincesse, come utilizzerebbe il milione di dollari in palio?  La Riccardi ha già le idee chiare. «Darei vita a uno spazio polivalente, aperto anche al pomeriggio, per lo sport e i corsi di recupero per i bambini stranieri. E poi farei sistemare gli infissi e l’impianto di riscaldamento, doterei ogni classe di una Lim, e coinvolgerei più ragazzi negli scambi culturali con altri Paesi».

 

 

 

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