InOvo, la startup che strappa alla morte i pulcini maschi

Gas, trituratori, lame che li riducono in poltiglia.

pulcinoA volte vengono persino schiacciati sotto i piedi come acini d’uva. La strage dei pulcini maschi, inutili alla filiera produttiva perché incapaci di generare uova, continua senza pietà. I morbidi animaletti sono solo una voce di costo per le aziende agricole, così ne vengono ammazzati almeno trenta milioni l’anno.

Ma, se per la maggioranza funziona il sempre valido proverbio “lontano dagli occhi lontano dal cuore”, c’è qualcuno che ha tiene ancora alle sorti dei teneri batuffoli gialli.

InOvo, la soluzione?

Una startup olandese, supportata dall’Università di Leiden e dal Ministero dello sviluppo economico, ha trovato un metodo ( opinabile) per mettere fine a questa pratica.

Wounter Bruins ( fondatore di InOvo) e i suoi ricercatori hanno messo a punto un macchinario che preleva una piccola quantità di liquido all’interno dell’uovo praticando un minuscolo foro. Tramite adeguate analisi di laboratorio si può rilevare il sesso del nascituro dieci giorni prima che il feto si sviluppi.

Una specie di “aborto” a fin di bene. Se dalle uova nasceranno maschi, verranno eliminate prima che si schiudano;  se femmine, sarano destinate alle incubatrici.

Quali difficoltà?

chicken-sexer

Non è un vero e proprio metodo salva-pulcini ma sempre meglio che trucidarli in maniera barbara. L’innovativa startup tuttavia ha ancora da affrontare alcune criticità.

Il primo problema è l’automazione del processo: la macchina richiede la presenza di almeno un operatore, elemento che fa lievitare le spese aziendali. Inoltre, anche se il test costa appena dieci centesimi, sul bilancio totale pesa comunque meno portare a termine la schiusa. Con le conseguenze che ben conosciamo.

Dalla parte del consumatore

uova

Gli allevatori portano avanti questa strage per mantenere i prezzi bassi e vendere il più possibile. Mantenere i pulcini maschi in vita non fa guadagnare in alcun modo? Vanno eliminati. Non più del 23-24% viene infatti cresciuto per la carne.

Ma siamo davvero sicuri che se tutti noi avessimo idea del crudele processo che viene portato avanti per ottimizzare la produzione non saremmo disposti a pagare le uova qualche centesimo in più?

di Irene Caltabiano

 

 

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