Ingiusta iscrizione in Centrale Rischi: vittoria di Sos Utenti

Di black list si può morire. Così, la Nuova Banca delle Marche è stata condannata a rimuovere la segnalazione della società Patos, che produce arredi da bar. 
L’azienda infatti, è tutt’altro che in cattiva salute: basti pensare che vanta un fatturato da oltre un milione di euro, e dà lavoro a circa trenta famiglie. Insomma, rappresenta una delle eccellenze produttive abruzzesi.
 
 
Per Patos i problemi era iniziati un anno fa, quando la Vecchia Banca Marche, attualmente Nuova Banca Marche (una delle quattro destinataria del Decreto Salva Banche), aveva erogato un fido da 100mila euro. Improvvisamente poi, era stato chiesto il rientro. Era quindi stato pattuito un piano di rateizzazione ma già dopo il primo pagamento, la società era stata “schedata”. Questo aveva determinato, a cascata, l’impossibilità di ottenere credito anche da altri istituti, rischiando di compromettere gravemente la produzione. 
 
Provvidenziale, per la risoluzione della questione, l’intervento di Sos Utenti al fianco degli imprenditori. «Almeno 10.000 abruzzesi», rileva l'associazione, «vengono marchiati sofferenti e cattivi pagatori presso la Centrale dei Rischi in modo illegittimo, visto che almeno il 30 per cento dei cattivi pagatori in sede giudiziale si appalesano essere creditori anziché debitori».
 
 
 

 

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