Flessibile, determinato o leader? Dimmi cosa scrivi e ti dirò chi sei

«Sono appassionato, creativo, determinato. Possiedo forte inclinazione alla leadership e al problem solving».

Ecco la frase che NON dovreste usare quando siete in cerca di lavoro. Anche quest’anno LinkedIn ha sfornato la classifica delle parole più usate (e abusate) dai lavoratori per descrivere le proprie capacità professionali, evidenziando cosa sia meglio evitare per non rimanere imprigionati nell’anonimato.

"Leadership", "determinato","creativo" sono i termini più utilizzati a livello globale. Nella lista anche "dedito", "appassionato" e "di successo". Abusati anche i composti con driven (event o market driven). 

Sembra dunque che viviamo in un mondo di boss e gente fantasiosa. E in Italia? Nella top 10, il termine leadership è ultimo. I professionisti nostrani sono nella maggioranza “esperti, strateghi e responsabili” ( terzo posto del podio).  L’aggettivo "flessibile" rimane tuttavia il preferito dagli italiani, indicativo della situazione lavorativa nostrana. 

Indonesia, Spagna e USA  puntano più su "motivazione", "creatività" e "passione". Nel 2010 "vasta esperienza" era l’espressione più usata a livello globale, in Italia "problem solving". Dal 2011 al 2012 ha spopolato il termine "creativo", espressione che nel 2013 ha lasciato il posto a "responsabile", rimpiazzata nel 2014 da "motivato" (a livello globale) e "esperto" (a livello nazionale).

Consigli? Show don’t tell. Supportare il proprio curriculum con numeri e presentazioni, foto e video di lavori e progetti sviluppati. Il potenziale datore di lavoro ha dai cinque ai dieci secondi per rimanere impressionato dal vostro profilo.

Meglio condividere immagini e notizie relative al proprio settore, soprattutto su gruppi specifici. Sembra che chi fa parte di un determinato gruppo professionale su LinkedIn ottenga visualizzazioni quindici volte superiori rispetto agli altri profili.

Pensate che le recensioni ai colleghi siano una perdita di tempo? Nient’affatto. Dimostrano affabilità e riconoscimento delle capacità altrui, prerogativa fondamentale per il lavoro di gruppo.

Speriamo che la parola più frequente nel 2017 sino assunto e nuovo lavoro. 

 

di Irene Caltabiano

 

 

 

 

 

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