Doggy bag, il simbolo della lotta allo spreco

 «Lasciamo stare, mi vergogno».
Fino a poco tempo fa  chiedere una vaschetta per gli avanzi di pizza o pasta al ristorante era considerata una terribile onta. La maggioranza delle persone ha sempre paragonato questa richiesta a un’elemosina o al non potersi garantire il pasto del giorno dopo. Niente di più sbagliato. Perché sprecare cibo che abbiamo pagato e che, molto probabilmente, finirà nella spazzatura? 
 
La campagna Tenga il resto, iniziativa del Consorzio nazionale per  recupero e riciclo  degli imballaggi in alluminio, ha finalmente posto fine all’insana abitudine nostrana.  Le cosiddette doggy bag, contenitori molto diffusi in Usa, vengono messe a disposizione per portare a casa cibo avanzato da pranzo o cena. Dopo Monza e Arezzo, l’iniziativa è sbarcata anche a Pordenone. 
 
I vantaggi sono numerosi.   In primis si  riduce la spazzatura da smaltire  e si evitano gli sprechi.  In secondo luogo si 

aiutano le associazioni di volontariato che svolgono  questo tipo di assistenza ai poveri. Terzo, l’alluminio è un materiale  riciclabile al 100%.  Altri progetti simili sono stati portati avanti come Se avanzo, mangiatemi, ideato da Comieco e sostenuto da Slow Food Italia. Anche spagnoli e francesi, come noi restii a mangiare gli avanzi del giorno prima, stanno cambiando mentalità, richiedendo sempre più spesso i comodi contenitori. 

Non abbiate paura.  Chiedere è lecito, rispondere…pure.
 
Irene
 
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