Crisi da sovraindebitamento, è nato l’Organismo che aiuta il consumatore

Un debito accorcia la vita. A volte può addirittura porre fine a essa. Fortunatamente esiste uno strumento, noto come legge sul sovraindebitamento, capace di disinnescare situazioni esplosive e salvaguardare le istanze di ambo le parti. 
Quotidianamente, persone fisiche e non affollano i Tribunali per chiedere di accedere alla “composizione della crisi da sovra indebitamento”. Non sempre però, è possibile beneficiarne, in quanto la modulistica presentata è lacunosa, o sono imprecise le informazioni contenute. L’assenza di un apposito Organismo di raccordo ha, evidentemente, peggiorato la situazione. La buona notizia è che, il primo in assoluto, è nato a Milano in questi giorni.
 
«Ridurre le tensioni sociali e pervenire in tempi rapidi a soluzioni eque, per il debitore e per il creditore. Nel nuovo istituto potranno confluire molti casi segnalati all'Ordine dagli ‘sportelli’ del cittadino istituiti in convenzione con il Comune nelle nove municipalità e in numerosi comuni della Città metropolitana. In particolare dallo sportello di orientamento legale per le vittime di racket e usura, o dalle segnalazioni dei casi di morosità non colpevole degli inquilini, da parte di Comune e Prefettura, in base al Protocollo di intesa che verrà rinnovato a breve, in Prefettura». Così Remo Danovi, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano. 
 
Insomma, questa modifica potrebbe fare davvero la differenza, a patto che il cittadino dimostri fattivamente la sua volontà di risolvere la situazione. «Il debitore deve rivolgersi all'Organismo, e deve comportarsi con il professionista nominato gestore della sua crisi, con la massima sincerità e in spirito di collaborazione. Proprio come quando si ‘consegna’ al medico in presenza di una malattia. Lui può curarlo, ma deve sapere tutto». A fare il punto è il giudice Paluchowski.
 
 

 

 

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