Cos'è la realtà diminuita?

Reale 2.0

realtà-aumentataNon abbiamo fatto in tempo a fare i conti con la realtà aumentata che già molte aziende hanno cominciato a sfruttare la gemella diminuita.

Per realtà aumentata si intende l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni manipolate e convogliate elettronicamente. In maniera più spicciola, la rappresentazione di un mondo che si sovrappone a quello che percepiamo con i nostri occhi.

Apple ha lanciato ARkit, Google invece Arcore mentre rivenditori come Ikea, Wayfair e Anthropologie hanno già pubblicato applicazioni di questo genere per fini puramente commerciali.

Da un po’ di tempo a questa parte però si sta tornando ad agire di sottrazione con la realtà diminuita. 

Come funziona?

realtà-diminuitaUna tecnologia opposta alla prima. Con quest’ultima infatti gli utenti saranno in grado di rimuovere digitalmente gli oggetti indesiderati e inanimati dal loro ambiente fisico, per ottenere una visione ancora più realistica di come gli acquisti si inseriranno all’interno del quadro generale.

In pratica, anziché aggiungere elementi, si cancellano contenuti fisici da una scena del mondo reale, catturata tramite tablet o fotocamera.

L'eliminazione degli oggetti avviene attraverso una semplice videocamera alla quale si applica un software, che agisce selezionando i singoli frame ripresi dalla webcam, riducendone la qualità e creando una sorta di "toppa" che riempie la parte eliminata, “riaumentando” la qualità in funzione dei pixel circostanti.

Campi di applicazione? In primis, l'audiovisivo. Infatti la tecnologia della realtà diminuita consente di modificare le sequenze dei film rimuovendo fili e imbracature di troppo, un po’ come il timbro clone di Photoshop.

 

Le tre dimensioni

ikea-realtà diminuitaE, certamente, tutto il retail di design e arredamento. L’accoppiata realtà aumentata e diminuita apre le porte ad un nuovo livello di manipolazione del mondo reale. 

Al giorno d’oggi una tecnologia ci mette poco a diventare obsoleta: quando la realtà aumentata avrà consumato tutte le sue potenzialità, i clienti vorranno probabilmente approcciarsi ad una nuova tipologia.

La migliore soluzione riguarda probabilmente la coesistenza di entrambe. Soprattutto nel campo degli acquisti, si elimina un oggetto in tempo reale  per vedere che effetto farebbe un altro ricollocato nello stesso spazio. Un quadro o un divano, ad esempio. 

Si prevede che nei prossimi dodici-diciotto mesi  si potranno già riscontare le prime applicazioni. Curiosi di provare?

di Irene Caltabiano

 

 

 
 


 

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