Coraggio, competenze e curiosità. Come far emergere la tua startup

Internet ha fatto il suo ingresso nella nostre vite con la potenza di un uragano

business angelsIl web ha indotto una vera e propria metamorfosi non solo nel modo di informarsi e gestire i rapporti sociali, ma anche e soprattutto in ambito lavorativo.

Così, cambiano i valori, le aspirazioni e le professioni ambite. Negli anni Settanta il posto in banca rappresentava un traguardo, oltre che una sorta di assicurazione sulla vita, oggi invece si registra il boom dei profili legati al web, caratterizzati da un altissimo tasso di innovazione.

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La parola startup, ad esempio, è sulla bocca di tutti, talvolta anche a sproposito. 

daniele giacobbeAbbiamo intervistato Daniele Giacobbe (Gruppo Editoriale Italiano – StartUpMagazine) per delineare un quadro del settore al netto di falsi miti e luoghi comuni, e aiutare gli aspiranti imprenditori a scegliere su quale ambito concentrarsi.

Quali sono attualmente i settori produttivi con i margini di sviluppo più interessanti? Su quali ambiti innovativi consiglieresti di puntare agli startupper?

Le Industries con maggiori potenziali di crescita in termini di profitti (e impatto sulle nostre vite) sono l’Intelligenza Artificiale, la mixed Reality, tutte le tecnologie connesse con la blockchain sicuramente, la genetica e la Internet of Things. Faccio notare che questi settori richiedono knowledge non banale e non accumulabile in poco tempo.

D’altro canto dò un messaggio a tutti quelli che hanno questo tipo di conoscenze: lanciatevi in una startup, è il vostro momentum.

Se invece volete ‘approcciare’ o state valutando settori che richiedono un know-how più easy e più raggiungibile direi pet care, soluzioni che migliorino l’esperienza di retail (shopping engagement, purchasing solution e delivery chain), new drink (Starbucks è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno tutto da scoprire) e situazioni che offrono relax, meditazione e forma psicofisica.

Un terzo tipo di settore secondo me è interessante: quello dei social media e social network: se avete un’idea creativa c’è ancora tanto spazio e il mercato (la domanda) reagisce benissimo.

Quali sono i valori aggiunti, le peculiarità, in grado di far emergere una startup sulle altre? Quali i fattori che le consentono di essere scelta concentrando su di sè le attenzioni di potenziali investitori?

Parto dall’ultima domanda, ‘quali sono i fattori che le consentono di essere scelta concentrando su di sè le attenzioni di potenziali investitori?’: uno solo il team, il team e ancora…il team. Oramai sempre più spesso anche in Italia il parametro di valutazione che è vincente (o perdente) sono le persone che lo compongono: skills, attitude, esperienze pregresse etc.

I ‘valori’ che consentono di fare emergere sono coraggio, ottimismo e curiosità. Come vedi la centralità è spesso sulla persona – imprenditore più ancora che sull’idea imprenditoriale.

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Nella Silicon Valley si dice che l’idea di per se anche la migliore non vale più del 5 %. Il resto dipende da qualità ed energie umane.

E si tende a guardare con sospetto, riserva o prudenza l’aspirante imprenditore singolo. Il numero ottimale di partenza è 3 – 5 membri, ognuno con una specializzazione diversa (marketing, engineering, design).

Crowdfunding, business angels, venture capital

crowdfundingIn quale fase di vita della startup è preferibile affidarsi a ciascuno di questi?

Si valuta volta per volta e caso per caso: però direi business angels per la prototipazione, crowdfunding per la prima crescita e VC per il lancio su grande scala (spesso internazionale). Gli ultimi due possono essere invertiti talvolta.

Quali fattori geografici, culturali, normativi rendono un “ecosistema” favorevole allo sviluppo di una startup?

Tre senza timore di smentita: propensione all’avventura e al rischio (al sogno che si realizza), bassa o bassissima pressione fiscale e un buon livello di istruzione.

Se in Italia (o in una area pilota) si riuscisse a fare questo non saremmo solo una startup nation ma realizzeremo la più grande crescita economica della storia di questo pianeta.

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Cosa suggeriresti di fare a un team di startupper che, pur disponendo di una buona idea,  si trova in una provincia calabrese o pugliese, e quindi sconta una certa marginalità territoriale?

Memento audere semper (ricorda di osare sempre). Se l’idea è il team sono di livello adeguato basta muoversi al centro Italia se proprio necessario, altrimenti puntare tutto sull’ubiquità che consente oggi il web.

Ci indichi tre startup da tenere d'occhio e perchè?

Te ne indico tre italiane: Askii – Keople (social network di prossimità), Depop (shopping emozionale via smartphone su abiti usati) e Indabox (bisogno pratico di consegne dei pacchi al proprio bar sotto casa). 

Tutte e tre sono state molto logiche e creative ad approcciare il mercato. Tutte e tre sono facili da usare e rispondono in maniera ‘a misura dell’uomo di oggi’ a bisogni e desideri reali e di volumi mondiali.

 
francesca garrisi

 

 

 

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