Comitato Mura Latine: i "pollitici" verdi

Se fosse un film, potrebbe essere “occhio ai greench: non toccate il nostro verde”. 

Perdonate le velleità cinematografiche. Non sto parlando dell’essere peloso che odia il Natale, ma di chiunque minacci l’esistenza delle aree verdi tagliando i pini per addobbare salotti il 25 dicembre, e non solo. Fortunatamente ci sono sempre gli elfi che lottano perché la città non venga ricoperta dal cemento.
 
Il bisogno di un maggiore contatto con la natura e di un ampliamento dei luoghi di incontro è infatti sempre più forte. Proprio per questo nella Capitale operano diverse associazioni di quartiere. Tra le più attive, il Comitato Mura Latine, che si muove all’interno dell’Appio Latino. Dall’intervista fatta alla presidentessa (dott.ssa Annabella D’Elia), sono emersi punti interessanti per la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse del territorio. 
 

In passato l’Appio Latino è stato vittima del degrado generale. Poi dieci persone hanno deciso di far fronte alla situazione. Le proposte di riqualifica sono dunque partite interamente dal basso  e, nonostante la diffidenza iniziale, l’interesse e l’apprezzamento della comunità è gradualmente cresciuto, e, di pari passo, anche il gruppo. Attualmente il comitato vanta la presenza di circa 900 persone e una media di 14.000 visualizzazioni della pagina Facebook ufficiale.

 Uno dei progetti più importanti di Mura Latine è la riqualifica del Parco. A maggio è stata infatti approvata la delibera comunale per l’adozione di quest’area. Un polmone verde che si  sviluppa da Porta Metronia a Porta Latina, e che correva il rischio di essere martoriato dai lavori della metro C.  Il punto di forza dell’iniziativa è stata l’istituzione di turni volontari di pulizia e vigilanza, che al momento funzionano senza particolari intoppi. 

Ci si chiede spesso perché non sia il Comune a operare per primo su queste aree, e sembra che ciò avvenga per mancanza di fondi.  La Pubblica Amministrazione non dà un contributo finanziario, ma non ostacola le proposte, accettando di buoni grado gli interventi della cittadinanza.

La via più breve per portare avanti le iniziative sembra dunque essere il mutuo aiuto; i rapporti con gli altri comitati di quartiere sono infatti proficui e ci si scambiano “ gli attrezzi del mestiere”: scope, ramazze e palette.

L’adozione delle aree verdi non è però il solo progetto portato avanti da questi green warriors.  In atto c’è anche la riqualificazione di Piazza Epiro, sede di uno dei mercati rionali storici, che sta letteralmente risorgendo a nuova vita. L’iniziativa, a parte gli esercenti, ha coinvolto anche gli studenti del Liceo Artistico Giorgio De Chirico e dell’Istituto Professionale Confalonieri. I giovani artisti realizzeranno infatti pannelli con immagini storiche della piazza, che verranno selezionate durante altrettanti eventi ufficiali del comitato. L’intento è proseguire  grazie a metodi come il crowdfunding, che partirà a breve, sottolineando come si possa agire in maniera trasversale e collaborare su più fronti in modo proficuo.

Da evidenziare anche proposte come la raccolta firme per l’apertura della stazione di Piazza Zama.  Sfruttando i binari che scorrono sotto l’intera area, si potrebbe di fatto congiungere la stazione Tuscolana con  quella Ostiense, creando un ulteriore punto di snodo. Attualmente infatti il quartiere ha solo la fermata della metro Re di Roma come stazione di riferimento.  La questione  è stata già discussa con il Presidente della Commissione Lavori Pubblici e  con le Ferrovie dello Stato, principale interlocutore tecnico.

 I fondi sono invece stanziati dalla Regione e dal Ministero dei Trasporti. Purtroppo il benestare del Comune è stato ritardato a causa delle dimissioni del sindaco Marino, quindi momentaneamente la realizzazione del progetto  è sospesa. La raccolta firme però continua, sia online che in diversi punti della città.

Iniziative come quelle di Mura Latine ti fanno credere che si possa realizzare ancora la vera politica: quella apartitica e a misura di cittadino.

Irene Caltabiano

Una metaforica previsione del nostro Pianeta senza più polmoni verdi...guarda il video:

 

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