Gatti robot, i nuovi (finti) dispensatori di affetto

Pelo sintetico e movimenti naturali.

Simulano le fusa grazie alla modalità VibraPurr ma soprattutto non sporcano né graffiano. I nuovi gatti-robot della Hasbro, nota società produttrice di giocattoli, sembrano un soggetto perfetto per Black Mirror, serie televisiva che avverte sull'incedere dee nuove tecnologie e dei sui effetti collaterali. Si chiamano Companion Pet cat e non sono balocchi per i bambini, bensì gingilli pensati e collaudati per gli anziani, così da offrirgli compagnia, affetto e divertimento. Ma non solo. Orange Tabby, Silver, White Mitts e Creamy White sono la soluzione anche per chi è allergico al pelo di gatto oppure non ha spazio sufficiente in casa. 

Come funzionano

Nipoti dei Petster, gatti robot anni '80 molto più rudimentali, i pet companion hanno voglia di coccole e sono in grado di “ricambiare l'affetto” e fare compagnia a chi passa molte ore da solo in casa. Costano 99 dollari, sono dotati di sensori di movimento e luce che consentono di rispondere a carezze e abbracci. Se si riesce a stimolarli adeguatamente, si girano su sé stesso e si grattano la pancia. Nel caso in cui vi addormentiate, il super-gatto, se non stimolato per un tot di tempo, si spegne da solo, fingendo un lungo pisolino. Inoltre miagola in diversi modi, a seconda di come si interagisce con lui.

Hasbro ha iniziato lo sviluppo del prodotto quattro anni fa, quando a seguito di una ricerca di mercato scoprì che i peluche erano in gran parte destinati a mani adulte. Da qui alla creazione dei Pet companions il passo è stato facile. E quale miglior sembianza se non quella dell'animale domestico per eccellenza?

I Pet companions non sono il primo tentativo del genere. I primi animali domestici robot vengono dall'Oriente e anche lì sono rivolti agli adulti. Ad esempio Aibo, cane robot della Sony o Paro, il cucciolo di foca che risponde agli stimoli dei padroni. In quest'ultimo caso però l'animale è registrato come vero e proprio dispositivo medico, perciò il prezzo si alza fino ai 6000 euro, proibitivo per gran parte delle famiglie.

Ma non è meglio un gatto vero?

Questioni vecchie, ma sempre attuali. I robot facilitano la vita perchè ci sollevano dai problemi che qualcosa di naturale creerebbe. La questione è sempre capire quale sia il limite. L'idea di una manica di vecchietti con un gatto robot sulle ginocchia mi mette tristezza. Chi ci garantisce che da un momento all'altro i suoi circuiti non diano forfait, lasciandoli più soli di prima? L'essere naturalmente imperfetti è ciò che ci rende autentici. E questo vale sia per gli animali che per le persone.

 

di Irene Caltabiano

 

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