Arduino, la startup che ha trasformato in realtà un’idea semplice e geniale

Eravamo quattro amici al bar. Si potrebbe riassumere così la storia di Arduino, azienda leader nella produzione di hardware e software fai da te annoverata tra le migliori startup dello scorso anno. Il progetto, partito dieci anni fa, è stato ideato da un gruppo di studenti e ha preso il nome dal locale di Ivrea dove questi si riunivano. 
 
 
 
 
Arduino è stato sviluppato presso l’Interaction Design Institute da un team composto da cinque persone (Massimo Banzi, David Cuartielles, Tom Ingoe, Gianluca Martino e David Mellis). Il dispositivo è costituito da una scheda fisica di piccole dimensioni, e un ambiente di lavoro. Dopo la programmazione, è possibile intervenire su altri oggetti. Essendo opensource, il sistema è liberamente accessibile in Rete e modificabile. 
 
 
Quella di Arduino potrebbe essere una specie di favola in chiave tecnologica, ma purtroppo nel 2015 sono emersi una serie di contrasti che sembrano aver compromesso irrimediabilmente l’unità del gruppo. Da una parte c’è Gianluca Martino (proprietario della fabbrica che produce le schede) e Federico Musto, (amministratore delegato), e dall’altra, i restanti quattro soci. Questi ultimi vorrebbero internazionalizzare il brand, ma i primi due non sono d’accordo. Chi avrà l’ultima parola sul futuro di quest’opensource?
 
 
 

 

 

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